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PAVIA. "L'anno delle chiusure". Duro attacco di Cattaneo all'amministrazione Depaoli

Creato il 17 aprile 2015 da Agipapress
PAVIA. “L’anno delle chiusure”; così l’ex sindaco Alessandro Cattaneo ha definito i primi dieci mesi di operato della giunta Depaoli durante la prima seduta di discussione sul bilancio di previsione, tenutasi ieri sera al Mezzabarba.  La discussione, in verità, è iniziata con molto ritardo rispetto all’orario previsto delle 20,30. Poco prima dell’inizio del consiglio, si è presentata al Mezzabarba una madre di famiglia disperata: lei, il marito e il figlio disabile al 100% stanno per avere lo sfratto esecutivo.  Sembra che l’amministrazione non possa fare nulla, almeno nel breve periodo. Gli alloggi destinati alle emergenze sociali, infatti, sembrerebbero essere tutti occupati.  “La domanda esula dall'offerta dell'amministrazione – ha puntato il dito Giuseppe Polizzi - Un migliaio di persone attende la casa popolare: ciò che questa amministrazione sta offrendo alla città è insufficiente”.  “Un cantiere da 24 alloggi avrebbe dovuto essere collaudato il 31 marzo 2010 – ha replicato il capogruppo Pd Davide Ottini -. Anche Cattaneo si prenda le sue responsabilità per ciò che non ha fatto”.  Per alcuni istanti si è addirittura dubitato che la seduta potesse essere considerata valida. In aula, infatti, non era presente alcun revisore dei conti.
Un fatto inaccettabile secondo il capogruppo della lista civica Rodolfo Faldini, che ha chiesto una sospensione della seduta e ha minacciato di annullarla a meno che non fosse stato presente almeno un revisore (arrivato in seconda serata). 
Gli attacchi di Cattaneo sono stati duri e non hanno risparmiato alcun assessorato.  “L'anno scorso avete affermato che il vero bilancio sarebbe stato presentato nel 2015 – ha esordito - chiedete ai pavesi cosa è stato fatto a loro avviso in questi 12 mesi, risponderanno che non è cambiato nulla. Se dovessimo dare un titolo al vostro operato, sarebbe "l'anno delle chiusure". Avete chiuso scuole e strade a seconda degli umori dell'assessore alla Mobilità senza un disegno urbano. Il sottotitolo di questa opera sarebbe ‘Non è colpa mia’. Se aumentano le tasse non è colpa vostra, ma del brutto e cattivo Matteo Renzi. Peccato che lo stesso Renzi sia il faro della vostra politica. Non era colpa vostra neanche che la città fosse sporca e le scuole fossero al freddo: i responsabili erano i dirigenti di Asm. Avete cambiato il management, ma non si vede alcun tipo di cambiamento”.
“Potete poi ricordarmi cosa è stato realizzato in periferia? – ha proseguito - Sostenevate che il Pgt targato Cattaneo fosse ciò che di più nefasto questa città aveva vissuto, ma non avete mai riunito la commissione per parlare del nuovo piano. Non ho visto nuovi cantieri. Avete venduto solo balle, che ora vi travolgeranno: i Pavesi non sono stupidi. Non so se tutto ciò sia dovuto a mancanza di concretezza, ma i ‘non risultati’ sono sotto gli occhi di tutti”.
L’arringa dell’ex primo cittadino di Pavia è proseguita concentrandosi sul settore Mobilità. “La sponda del Ticino non è più percorribile completamente: solo questo è cambiato davvero – ha ironizzato - Del cantiere di Santa Clara non si sa più nulla. Dobbiamo aderire al comitato Arsenale creativo per comunicare con voi? Quando varerete il piano urbano della mobilità faremo i salti di gioia: lo si evoca da un anno, ma intanto la mattina ci si alza e si chiude una strada. Gli autobus, che dovevano sparire dal centro storico, sono vivi e vegeti e continuano a passarvi”.
Per concludere, Cattaneo ha richiamato in causa la questione della convivenza fra religioni e della libertà di espressione di ogni ideologia. “L'amministrazione apre un sacco di tavoli: interreligiosi, sulla pace nel mondo, sulle discriminazioni sessuali – ha chiosato – senza azioni concrete. Ci occupiamo inoltre dell'antifascismo ogni giorno, ma siamo davvero in emergenza fascista? Non state creando voi questa emergenza?”.
“Avrei avuto piacere che durante l’anno ormai trascorso la presa d'atto di quanto sta accadendo in città avesse portato a delle modifiche delle voci di spesa – ha aggiunto Rodolfo Faldini -. E’ rimasta invece inalterata la pressione fiscale; l'amministrazione non si è adoperata per togliere le mani dalle tasche dei cittadini, anzi. Le idee mancano totalmente, così come una visione d'insieme. Si chiudono vie e si aprono ztl senza avere una concezione d'insieme della città”.  Alcuni attacchi di stampo etico e sociale sono invece arrivati dal M5S. “Decine di famiglie sotto sfratto e non si riesce a ottenere dal Prefetto la moratoria per gli sfratti incolpevoli – ha ricordato il consigliere pentastellato Giuseppe Polizzi - Molte persone non riescono a pagare le bollette: Asm dovrebbe dare un segnale in questo senso. Tante persone anziane vivono in solitudine e altrettanti giovani affogano i loro pensieri nell’alcool e nella droga, per non parlare del vizio del gioco. Si dovrebbe lavorare affinché si superi tutto questo. I veri poveri, però, non sono loro. Saremo noi se non riusciremo a dare loro risposte istituzionali”. a cura di Serena Baronchelli

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