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PAVIA. Melania Lanave critica la gestione delle risorse da parte della giunta Depaoli.

Creato il 22 marzo 2016 da Agipapress
PAVIA. Melania Lanave critica la gestione delle risorse da parte della giunta Depaoli.PAVIA. Il bilancio in discussione in consiglio, per l'opposizione è pieno di lacune. 
Non fa sconti ad alcun settore là vicepresidente del consiglio comunale Melania Lanave rappresentante di Forza Italia, che condanna la gestione delle risorse della giunta Depaoli, pur riconoscendo che "sulla finanza locale vengono scaricate le contraddizioni di una finanza governativa incapace di affrontare i problemi del debito pubblico". 
"Il bilancio comunale di Pavia, come del resto anche per gli altri comuni - afferma la Lanave - è la rappresentazione manifesta di una volontà accentratrice che poco o nulla lascia al Comune stesso". 
La giunta presenta un bilancio che secondo la consigliera di Forza Italia presenta due caratteristiche principali: essere ideologico e senza programmazione. 
"Un'amministrazione chiamata alla guida della città, una volta eletta, dovrebbe farsi carico dei problemi e delle esigenze della città intera, al di là di ideologismi e del colore politico - spiega -. Così purtroppo non è. L’attuale maggioranza sta sostituendo le scelte basate sul diritto con imposizioni etiche. Quando un assessore interviene sulla viabilità, creando disagi e dissensi, e afferma che i cittadini verranno informati a cose fatte e che le scelte non saranno comunque modificate, sta istituendo un vero e proprio regime". 
PAVIA. Melania Lanave critica la gestione delle risorse da parte della giunta Depaoli.Alla base di tutti gli errori commessi dalla maggioranza ci sarebbe un'assoluta mancanza di dialogo fra forze politiche su tematiche concrete.
"In consiglio comunale non si è mai potuto discutere di temi legati allo sviluppo della città - riflette Melania Lanave -. Si è parlato di registri di unioni civili, di gender, di testamento biologico, di moschea, del 25 aprile e delle foibe. Sicuramente temi che appartengono alla nostra democrazia, ma il consiglio comunale non può e non deve essere l’assemblea di una associazione culturale. La città nella sua pluralità è rappresentata dal consiglio comunale e dal sindaco. Assessori non eletti non possono pretendere di imporre ai pavesi le loro personali visioni, utilizzando un potere di scelta che appartiene solo ai cittadini. Quindi sarebbe meglio che la giunta si comportasse con maggiore sobrietà e con meno show personalistici".
Più difficile, forse, spiegare il concetto di "integralismo" applicato a un documento programmatico come il bilancio. 
PAVIA. Melania Lanave critica la gestione delle risorse da parte della giunta Depaoli."Il metodo integralista nell’affrontare il governo della città si può rilevare in tutte le espressioni di attività - sottolinea la vicepresidente del consiglio - nei confronti dei commercianti del centro, per esempio, considerati alla stregua di ospiti di un monumento da preservare. La cosa peggiore è che questa amministrazione porta avanti queste teorie finendo per considerare in malafede chi la pensa in modo diverso. Atteggiamento che si estende ai rapporti in consiglio comunale, dove la minoranza, che ha il solo torto di aver conseguito la fiducia di quasi la metà dei cittadini, viene vista come il male assoluto".  
Le idee di Melania Lanave per Pavia sono precise. "Occupiamoci delle piste ciclabili ma non dimentichiamo chi non ha la casa - esordisce -; lavoriamo per una città pulita nelle strade e nell’aria ma cerchiamo di produrre reddito e quindi lavoro. Decidiamo di dedicare i proventi della vendita di LGH a grandi investimenti strategici per la città come il completamento della circonvallazione, i parcheggi a sostegno del Centro attorno alla ZTL, la collaborazione a un grande centro convegnistico, il recupero dell’idroscalo, la valorizzazione del Ticino come meta turistica".
Serena Baronchelli

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