PAVIA. Riparte il Confluente, locale storico pavese e lo fa all'insegna dei valori gastronomici e culturali locali.

PAVIA. La salute comincia a tavola. Questo è il principio che ha mosso Filippo Gaiaschi, Arcangelo Langone, Stefano Nava e Luca Oriani ad acquisire Il Confluente, storico locale pavese che da qualche anno aveva chiuso i battenti.
La ricetta si basa sulla semplicità: prodotti del territorio, buona musica, contatto umano.
"Mi ha convinto la storicità del locale - spiega Langone -. Manterremo una cucina e una tradizione prettamente lombarda, pur con progressive aperture alle altre realtà regionali. Intendiamo riprendere le ricette del passato, alcune senza modifiche, altre rinnovate per rispondere ai gusti attuali dei pavesi. Abbiamo già preso accordi con Cabanon, Cà del Santo e Vercesi di Castellazzo per la selezione vini. Siamo in trattativa con un produttore piacentino per quanto riguarda la produzione di insaccati, con il quale ufficializzeremo il rapporto durante l'inaugurazione del locale, prevista per il 3 ottobre. Per quanto concerne il riso andremo a ricercare e selezionare prodotti di assoluta qualità, visionati personalmente".
Alla base della scelta, il rapporto fra persone e tra persone e territorio pavese.
"La produzione non deve essere gestita necessariamente a livello mondiale ma a livello umano" commenta Langone. Una scelta che potrebbe apparire in controtendenza, in un periodo storico in cui gli italiani sembrano essere attratti dal fascino dell'esotico e dello sconosciuto.
"Il cibo in Italia va riscoperto - commenta il futuro gestore del Confluente -. Siamo famosissimi all'estero per la ristorazione ma in Italia ci si concentra sul "mordi e fuggi" in stile americano. Credo che i pavesi siano pronti alla novità, che paradossalmente si configura come un ritorno al passato".
Un legame con il territorio che passa anche e soprattutto attraverso la possibilità di lavoro per le famiglie del territorio.
Lo staff del Confluente sarà infatti composto da 9 membri (due barman, due cuochi e personale di sala) tutti provenienti dalla provincia di Pavia. E mentre a Pavia imperversa la polemica sulla gestione del decoro urbano e del verde pubblico, i futuri gestori del Confluente si stanno informando sulla possibilità di sobbarcarsi l'onere di mantenere i parcheggi antistanti il locale puliti e in sicurezza.
"Intendiamo consentire ai clienti di vedere il Naviglio Pavese e la Darsena, dal momento che ora non è possibile - commenta Langone -. La riva del Naviglio è invasa da rifiuti di ogni genere, non certo portati dalla piena".
Solo una delle tante idee che la nuova gestione intenderebbe concretizzare a partire dalla prossima primavera.
"Sarebbe bello organizzare gare di pesca con pranzi o cene annessi, portando i cittadini pavesi a riconoscere il Naviglio" riflette Langone.
Il locale sarà aperto tutti i giorni, per pranzo e cena, tranne il lunedì, giorno dedicato alle grandi pulizie. "L'igiene è uno dei fattori cui tengo di più e riscontro raramente nei locali" chiosa Langone.
di Serena Baronchelli