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PD-PDL, la nuova guerra dei Roses «per il bene del Paese»

Creato il 20 settembre 2013 da Webmonster @mariomonfrecola

Litigano da più di vent’anni ma continuano a restare insieme.
Lui è arrogante, lei è permalosa, impossibile trovare un punto comune. Lui ama la libertà anarchica tipica di chi vive senza regole, lei è petulante, boriosa e autolesionista. Insieme sono capaci di distruggere qualunque cosa/persona incontrino sul loro tortuoso cammino, eppure convivono sotto lo stesso tetto.
Chi li conosce, ammette sconsolato: «sono il diavolo e l’acquasanta» e come tutti gli estremi si scontrano e si attraggono.

La diversità apparentemente palese è in realtà meno evidente di quanto appaia e dopo le urla pubbliche segue un’appassionata riappacificazione privata.

La guerra dei Roses (1989)

La «guerra dei vent’anni» sfocia in lunghe e profonde crisi ma lui&lei trovano sempre un armistizio e «per il bene dei figli» evitano traumatiche separazioni.
La coabitazione forzata continua per interessi superiori e convenienza reciproca non certo per Amore. D’altronde, gli adulti ragionevoli sono consci che a volte è necessario mettere da parte i sentimenti - o peggio ancora gli irrealizzabili ideali  - per necessità anche se sono convinti di poter vivere meglio l’uno senza l’altro, due entità egocentriche e fortemente individualiste che si sacrificano «in modo responsabile».

La separazione?
E’ un pensiero ricorrente ma è anche rischioso: nessuno vuole abbandonare la dimora ed i privilegi costruiti faticosamente nel tempo.
Va bene odiarsi ma con la sicurezza del tetto domestico.

MMo



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