Via del Plebiscito, Roma: Silvio Berlusconi, insieme ai militanti del Pdl, si sono radunati per contestare la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset. Il Cavaliere ha aperto il suo discorso affermando: «Il governo deve andare avanti, approvare i provvedimenti economici che sono stati concordati e il Parlamento deve andare avanti per approvare i provvedimenti adottati dal governo».
Silvio Berlusconi ha poi proseguito: «Il vostro affetto mi ripaga di tante pene e dolori, grazie per la vostra vicinanza. Nessuno può dire che questa è una manifestazione eversiva come troppi hanno detto. E non possono dire che siamo degli irresponsabili. Io sono innocente. Sono passato in questi giorni attraverso delle giornate più angosciose di tutta la mia vita».
Il Cavaliere ha concluso dichiarando: «La magistratura ha tentato di buttarmi fuori per vent’ anni dalla politica, ora hanno raggiunto il loro traguardo, ma io sono qui, io resto qui, io non mollo. La presenza di Berlusconi e Forza Italia è un argine contro un regime; è l’unico baluardo che abbiamo contro un regime illiberale e giustizialista. Quando è nata Forza Italia ci hanno lanciato subito contro una accusa di corruzione e hanno fatto cadere il governo eletto dagli italiani. E poi, via via, un calvario di accuse. Ho quarantuno processi alle spalle. Nella nostra Costituzione c’è scritto che la sovranità appartiene al popolo non c’è scritto come dovremmo credere che l’articolo 1 dica che la sovranità appartiene alla magistratura che la esercita come vuole, questo è ciò che dovrebbe essere scritto nella costituzione vedendo la per la dolorosa realtà. C’è una magistratura fatta di impiegati statali che hanno fatto un compitino, vincendo un concorso, e che ora sono liberi, indipendenti, irresponsabili perché non subiscono nessun controllo e mettono sotto gli altri poteri dello Stato, quello esecutivo e quello legislativo. E’ una condizione che si ritrova solo nei regimi. Non possiamo accettare che ci dicano di non criticare una sentenza, una magistratura che non è potere dello Stato. I poteri dello Stato seguono alle elezioni».
La folla ha applaudito l’ex premier, che ha più volte ribadito che ricorderà l’affetto dimostratogli in questa giornata, definendolo «L’abbraccio» dei suoi sostenitori: «A tutti voi un grande abbraccio, negli anni che mi restano non dimenticherò mai questa giornata. La mia riconoscenza va verso di voi verso ciascuno di voi per la commozione che mi avete creato e per il fatto che siete riusciti con un atto di amore a trasformare quello che in me era angoscia e dolore. Credo che mi porterò per sempre questo abbraccio da chi non conosce invidia e odio che ha rispetto per altri, che rappresenta la parte buona e di buon senso e quella produttiva non si farà metter sotto da chi ha l’indivia e l’odio come conduttori della loro azione. Hanno eliminato dalla vita politica nel ’92 e nel ’93 i cinque partiti democratici che ci avevano governato per 50 anni, facendo crescere il benessere nella libertà e nella democrazia».