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Peg:caldo e freddo

Creato il 22 marzo 2012 da Alessandrodecet
PEG:CALDO E FREDDO
Un recente articolo riguardo le previsioni di uno scienziato a riguardo di una nuova Piccola Era Glaciale afferma quanto segue:
"Carestie, peste, esodi biblici, condizioni climatiche estreme: è lo scenario apocalittico prefigurato dall'astrofisico russo Abdussamatov. Non parliamo degli effetti devastanti del Global Warming studiato da diversi anni da diversi team di scienziati e, soprattutto, dall’IPCC (il gruppo di esperti sul cambiamento climatico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite) bensì di una nuova piccola era glaciale che dovrebbe cominciare nei prossimi anni ed avere il suo culmine, in termini di temperatura minima, intorno al 2055.
Habibullo Abdussamatov è un docente universitario, noto soprattutto per i suoi studi sul comportamento del sole e le conseguenze sul clima del pianeta. Abdussamatov è il responsabile del progetto Astrometria che viene implementato presso l’osservatorio dell'Accademia delle Scienze Russa di Pulkovo, a San Pietroburgo, dove vengono analizzate le misurazioni relative al comportamento del sole.
Secondo il blasonato astrofisico le temperature sul nostro pianeta e il loro andamento sono determinate dall’irradiazione Solare Totale (TSI) che dipende dai cicli solari associati a variazioni del diametro del Sole. La periodicità di queste variazioni ha indotto le glaciazioni passate e il loro studio permette di pronosticare quelle future.
Secondo il prof. Abdussamatov “il bilancio termico annuale nel lungo periodo determinerà in modo affidabile il corso ed i valori sia dell’eccesso di energia accumulata dalla terra che del deficit energetico del budget termico rispetto all’irradiazione solare (TSI), e questo permetterà di predire con largo anticipo l’ampiezza dei prossimi cambiamenti climatici. Dall’inizio degli anni 90’ noi osserviamo una diminuzione bicentennale della TSI e della relativa energia assorbita dalla Terra che avrà d’ora in poi un bilancio termico negativo che porterà come conseguenza ad una caduta della temperatura fino ad un minimo attorno al 2055”.
In sintesi, l’attività solare ha dei cicli lunghi, di 200 anni, e dei cicli brevi che durano 11 anni; secondo la teoria di Abdusamatov, adesso il Sole sta diventando meno attivo perchè è in corso un ciclo bicentenario che si sovrappone a quello più breve. Di conseguenza, la Terra riceve meno energia e ne manda di più nello spazio. Per ora l’atmosfera è riscaldata dal calore accumulato dall’oceano mondiale, tuttavia, secondo lo scienziato russo, già a partire dal 2014 l’umanità vivrà nelle condizioni di abbassamento delle temperature e vedrà la quinta glaciazione dell’ultimo millennio. Anche le precedenti furono precedute da periodi caldi e videro un brusco abbassamento della temperatura terrestre nell'emisfero settentrionale, verificatesi ad intervalli di circa due secoli l’una dall’altra, a conferma delle sue teorie.
Le emissioni dei gas ad effetto serra sarebbero, dunque, un fattore trascurabile di condizionamento del clima rispetto a quello decisivo dell’attività solare. Una tesi sostenuta non solo da Abdussamatov. "

L'autore dell'articolo in seguito fa le seguenti affermazioni a cui rispondo tra parentesi:
- Abdusamatov cerca di dimostrare che la correlazione tra TSI (Total Solar Irradiation) e clima è determinante, ma questo non elide la teoria avallata dagli esperti dell’IPCC secondo la quale ci sarebbe una correlazione diretta tra emissioni di gas clima-alternati e riscaldamento globale;(negare che il sole sia il principale artefice delle temperature globale è come negare che la vita sulla Terra dipende strettamente da esso,la stima dell'influenza della Co2 come gas serra è realativamente troppo bassa per considerarlo un gas che influenza la temperatura)
- gli stessi colleghi di Abdusamatov non condividono la sua teoria, ricusata anche da uno dei maggiori esperti mondiali, la climatologa Yuri Shmakin dell’Istituto di geografia dell’Accademia delle scienze;(forse i suoi colleghi non condividono il suo parere,ma sintetizzando il numero di scienziati che negli ultimi anni ha previsto un raffreddamento globale il quadro cambia.)
- Abdusamatov ha scritto questo articolo per la Applied Physics Research, rivista finanziata dal Canadian Center of Science and Education che lavora in partnership con il governo canadese che ha recentemente deciso di ritirarsi dal Protocollo di Kyoto e di investire massicci fondi nell’estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose, un processo altamente inquinante;
negli ultimi 150 anni, in concomitanza con la diffusione dell’industrializzazione e al netto del fisiologico incremento delle temperature (periodo interglaciale), si è osservato un innalzamento termico ragionevolmente stimabile in 0,8 °C;(in realtà è l'aumento delle temperature che causa un'aumento dell'anidride carbonica e non il contrario)
- da quando esistono le misurazioni della temperatura terrestre, l'ultimo decennio è stato quello più caldo;da circa 150 anni i ghiacciai montani stanno riducendosi mediamente di circa 50 metri ogni dieci anni. La tendenza è praticamente la stessa in tutto il globo, ragion per cui sembra ragionevole ritenere che a partire dagli anni '50, si osserva una notevole tendenza alla riduzione della superficie globale coperta dalle nevi. Nel giro di 60 anni si è passati da una copertura di 38 milioni di metri quadrati a una di 35 milioni circa;(questo perchè dalla fine della Piccola Era Glaciale nel 1850 l'attività solare ha ricominciato ad aumentare,mitigando sempre più il clima con conseguente ritiro dei ghiacciai)
- nel 2011 a causa dello scioglimento della calotta artica si sono liberati nell’aria 120 miliardi di metri cubi di metano (gas con un effetto serra 20 volte superiore alla CO2);(verissimo,ma l'aumento del metano nell'atmosfera crea dei processi chimici che lo sintetizzano in 2 molecole di vapore acqueo)
- in Texas, lo stato americano eco-scettico per eccellenza, nel 2011 si è avuta l’estate più calda mai registrata negli USA che ha provocato una siccità di cui i texani pagano ancora i danni, ormai siamo in primavera 2012, in termini di mancanza di acqua e interi raccolti andati persi;(un sostenitore della Piccola Era Glaciale,aveva previsto questa siccità ben un anno prima che questa si verificasse,inoltre oceani più freddi a causa della Nina emettono una minor quantità di vapore acqueo,e quindi meno precipitazioni,il che rende piuttosto facile questa previsione,senza attribuirla necessariamente al Riscaldamento Globale,a prevedere questa siccità è stato il meteorologo americano Bastardi)
Come si può osservare resta ancora da comprendere quali siano le reali cause di un fenomeno meteorologico o di un'altro,talvolta la spiegazione più pubblicizzata anche se non corrisponde al vero,è che si tratti del Riscaldamento Globale,spesso però anche un raffreddamento del clima può causare una mancanza di piogge e quindi frequenti siccità.
È incredibile come, a volte, la natura ci giochi dei tiri mancini.
Ho seguito per tutto l’inverno l’andamento dei ghiacci al Polo Nord. Là infatti, si può tastare il polso del reale riscaldamento terrestre. E poiché durante l’estate scorsa i ghiacci erano scesi ai minimi storici, paragonabili per estensione al record di minimo del 2007, mi chiedevo come sarebbe andato l’andamento durante l’inverno. E nei mesi di gennaio e febbraio la situazione si è mostrata preoccupante.
Situazione inaspettata
Ma poi ecco l’incredibile. Di colpo l’ascesa. Verso la seconda metà di febbraio la temperatura scende a picco sul Mare di Bering. Per quasi 3 settimane è addirittura dai 3 ai 5 gradi centigradi inferiore alle medie. E così i ghiacci iniziano a risalire e oggi eccoli rientrare nella fascia grigia, quella che fa sperare nella sopravvivenza del plateau artico. Negli ultimi giorni l’estensione dei ghiacci ha superato di quasi un milione di chilometri quadrati la drammatica situazione del 2007 per il periodo in corso. E adesso che ne sarà? La speranza è che il freddo resista e permetta ai ghiacci di crescere ancor più (anche se negli ultimissimi giorni la tendenza è verso una discesa) così che la prossima estate non sia drammatica per il Polo Nord.
PEG:CALDO E FREDDO
Potrebbe essere un fattore solo temporaneo tuttavia molti segni lasciano intravedere che il clima potrebbe seriamente cominciare a fare sul serio.
Non solo il raffreddamento del mondo,il livello del mare è ora in calo,contrariamente alle teorie degli allarmisti delle Maldive.
Il tasso di innalzamento del livello del mare è controllato dai cicli solari.
PEG:CALDO E FREDDO
Tasso di variazione del livello del mare controllata dai cicli solari
La produzione agricola di fronte a questo problema potrebbe avere seri problemi.
Gli scienziati della Colordato States University confermano infatti che a partire dal 1 Giugno si avrà una minore attività rispetto alle recenti annate. Il tutto per via di un riscaldamento del Pacifico tropiale e un raffreddamento dell'Atlantico tropicale.
Acque più fredde equivale e meno evaporazione e quindi meno precipitazioni,il che potrebbe portare a fenomeni si siccità,già in atto.
La siccità ha causato scompensi economici diffusi in Paraguay, che è stato anche colpito da una malattia del bestiame.
Gli analisti hanno detto riguardo alla siccità relativa agli sviluppi in Brasile che ha portato a stime delle rese più basse,di circa 2,8 milioni di tonnellate fuori dalla stima originale di 67,1 milioni di tonnellate per il raccolto di quest'anno.
Le previsioni sottolineno inoltre che l'Atlantico tropicale, in questi mesi, si è raffreddato in maniera anomala e sembra che le probabilità di un evento di El Nino tra l'estate e l'autunno sono solo elevate.
Non resta che vedere come proseguiranno gli sviluppi.
Tuttavia è facilmente ipotizzabile che ci saranno anche il caldo anomalo potrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.
Questo vale anche per gli Usa.
"ontinua il periodo caldo e siccitoso in buona parte degli Stati Uniti. Ormai si è perso il conto dei tanti record giornalieri caduti quasi quotidianamente, specie lungo il Middle West e sulla regione dei Grandi Laghi, dove le anomalie termiche positive che vanno avanti dal lungo periodo invernale sono veramente spaventose. Nelle giornate di lunedi 19 e martedi 20 Marzo, l’intensa ondata di calore che è risalita dall’entroterra desertico messicano, sotto l’incalzare di un robusto blocco anticiclonico posizionato davanti la East Coast, ha bruciato decine di record mensili fra il nord-est degli USA e il sud del Canada, proprio lungo il confine. Notevoli i valori misurati nello stato del Michigan. Quasi tutti gli aeroporti del Michigan meridionale hanno stabilito nuovi record assoluti di caldo per il mese di Marzo, con valori da piena estate. In alcune località il termometro ha lambito la soglia dei +29° +30° all’ombra, un evento più unico che raro nel mese di Marzo. Tra i record mensili stabiliti vanno segnalati i +28° (86 Fahrenheit) toccati nelle città di Lansing, Alpena, Pellston, Flint. Notevoli pure i +28° di Grand Rapids, Saginaw e Lansing, si tratta di valori pienamente estivi.
A Detroit invece si sono raggiunti gli 82 Fahrenheit, circa +27.7°, il valore più alto mai raggiunto in Marzo dalla stazione dell’aeroporto internazionale della città del Michigan. Il caldo si sta facendo sentire nel Michigan settentrionale, li dove in genere si registrano le temperature più basse di tutta la nazione, con picchi che possono scendere abbondantemente sotto i -30° nel periodo invernale. Oggi invece si sta trasformando nell’area più calda d’America, con la colonnina di mercurio che varca il muro dei +30°. Basti pensare alle temperature massime registrate da Pellston che non sono mai scese al di sotto dei +26°, con picchi di oltre i +28°. Temperature veramente insolite per Marzo. Il caldo anomalo che caratterizza questo insolito mese di Marzo non sta risparmiando nemmeno l’area dei Grandi Laghi, dove si sono archiviate massime che hanno oltrepassato i +29° +30°, con scarti di oltre i +10° +12° rispetto a quelle che dovrebbero essere le tradizionali medie per il periodo. A Chicago si sono superati gli 85 Fahrenheit, circa +29.4°."
Questo è un segno del Riscaldamento Globale?
No,un fenomeno naturale che si è ripetuto anche in passato.
"Se il Medioevo ha sofferto di grande canicola e siccità, la colpa è di un raffreddamento oceanico. Almeno questa è la tesi di un gruppo di ricercatori dell' Università di Miami (Usa). L' acqua più fredda sulla superficie dell' Oceano Pacifico sarebbe stata la causa dell' ondata di caldo che ha colpito l' Europa e il Nord America nel XV secolo, provocando carestie e spostamenti di popolazioni verso climi meno difficili. Ma come sono state ricavate le temperature dell' oceano medievale? Dall' analisi dei coralli fossili nell' atollo di Palmyra (Oceano Pacifico centrale). Grazie ai dati di temperatura estrapolati dai coralli fossili è stato possibile costruire un modello di cambiamento climatico simulato, avvenuto in un periodo di 142 anni (1320-1462). Secondo Rober Burgman che ha guidato lo studio, a causare l' afa medievale è stato un piccolo abbassamento della temperatura dell' oceano, pari a un decimo di grado. Tanto è bastato - appena una frazione di grado - per scatenare una serie di eventi meteorologici sulla terra ferma, tipo effetto domino. Quali? Dalle nostre parti prima ci sono stati tre anni di piogge torrenziali, seguiti da un periodo di temperature roventi. Con in mezzo una piccola glaciazione, giusto per non farsi mancare nulla. «La piccola glaciazione ha messo in risalto il caldo - spiega Guido Visconti dell' Università dell' Aquila - anche se l' Ipcc, il comitato del cambiamento climatico delle Nazioni Unite, sostiene che questa temperatura elevata nel Medioevo in realtà non ci sia mai stata»."
Come si sa,l'Ipcc non è mai stato all'altezza di comprendere i sistemi climatici,le previsioni si sono rivelate essere troppo riduttive ed eccessivamente esagerate,il che lascia ben poco contare su di esso.
Fonti:
http://www.ilcambiamento.it/clima/cambiamenti_climatici_arrivo_piccola_era_glaciale.html
http://www.ilmediterraneo.it/it/ambiente/7595
http://blog.focus.it/effetto-terra/2012/03/16/incredibili-ghiacci/
http://theextinctionprotocol.wordpress.com/
http://www.meteoweb.eu/2012/03/caldo-record-tra-usa-e-canada-battuti-diversi-record-mensili-freddo-e-maltempo-invece-sulla-west-coast/125529/#chiudi_adv
http://archiviostorico.corriere.it/2010/giugno/15/Oceani_freddi_Medioevo_mori_caldo_co_9_100615033.shtml

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