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“PENSARE PAROLE”: recensione libro di Gianrico Carofiglio “UNA MUTEVOLE VERITà” per martedì 9 settembre 2014;

Creato il 10 settembre 2014 da Dan76

PER “PENSARE PAROLE”: recensione libro “UNA  MUTEVOLE VERITà” di Gianrico Carofiglio per martedì 9 settembre 2014;

 

Il prolifico Gianrico Carofiglio torna con un  nuovo breve romanzo “una mutevole verità”edito da Einaudi stile libero; un giallo, un poliziesco avvincente che, uscito da poco in libreria, è già un successo; una storia densa che va subito al cuore del mistero da risolvere. E’ un romanzo che racconta una storia ambigua con una verità celata, mutevole appunto come è nello stile  di Carofiglio che predilige uno stile classico e compassato a fuochi d’artificio linguistici. Il protagonista del romanzo è il nuovo personaggio Pietro Fenoglio, maresciallo dei carabinieri, un uomo che va oltre le apparenze, che va a cercare una realta’ che non sia mistificata, non” una mutevole verità”, ma una “certa verità.” Fenoglio è tenace nella ricerca della verità e cerca le contraddizioni dietro tutte le cose apparentemente chiare. Una storia credibile, è questo il romanzo nella sua semplicità. Un uomo viene trovato morto con la gola squarciata nel suo appartamento, una testimone ha visto l’assassino e ha annotato il numero di targa della macchina con cui è fuggito; tutto troppo facile appare agli occhi del maresciallo Fenoglio, ci sono tutti gli elementi per chiudere subito il caso; il presunto assassino sarebbe un giovane di buona famiglia che avrebbe ucciso per ragioni di interesse perché la vittima era un usuraio. Qualcosa però non convince Fenoglio. Come fa ad essere tutto così scontato? Questo è un noir dove tutto non è come sembra, dove l’intuito del maresciallo vince sulle prove scientifiche; un classico poliziesco ben scritto da Carofiglio con estrema lucidità ed acutezza per rendere il romanzo scorrevole e comprensibile, cosa non da tutti; l’obiettivo dello scrittore, ex magistrato, ex senatore, è proprio questo: farsi capire e far capire al lettore la storia di “una mutevole verità” in modo che questa “verità” venga fuori da sé dopo una attenta riflessione e considerazione dei fatti. In questo romanzo breve fa il suo esordio il maresciallo Pietro Fenoglio, piemontese spedito a Bari per il suo lavoro e il suo metodo di indagare colpisce subito per intelligenza ed equilibrio, il suo indagare scrupoloso, il suo coltivare l’arte del dubbio riaccende l’epoca di fine anni ’80 dove non c’era la prova del dna, le prove balistiche, i tabulati telefonici e dove ora le sentenze le emanano i periti di parte, non negli anni ’80 dove l’indagare era basato sui fatti concreti e reali e grazie solo alla bravura e all’intuito si veniva a capo delle indagini e questo è ciò che fa il maresciallo Fenoglio che acquista così una allure in perfetto stile Simenon. Ne viene fuori così un poliziesco dai toni classici ed il cui protagonista merita ulteriori approfondimenti tanto è da scoprire nelle sue sfaccettature di uomo e carabiniere e che 130 pagine non sono sufficienti a spiegare per rendere gloria al suo modo di arrivare a questa “mutevole verità”. Sicuramente vi farà ritorno presto magari insieme all’altro protagonista dei romanzi di Carofiglio, l’avvocato Guerrieri, che già si è potuto intravedere nel finale di questo romanzo.

   DANIELA MEROLA

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