Magazine Calcio

Pensi a vendere vernici...

Creato il 01 giugno 2010 da Astonvilla

PENSI A VENDERE VERNICI....
Più storia, più blasone e più tifosi. Sulla carta il «nobile» Torino stravince il confronto con il «parvenue» Sassuolo per la semifinale playoff più attesa, ma è sul campo che l’equilibrio regna sovrano e la piccola società neroverde può pensare di abbattere il gigante granata nella corsa promozione. Il Sassuolo quest’anno ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre, quarto posto in serie B con 69 punti (un gradino e un punto in più del Toro), grazie ad una programmazione mirata («Un passo per volta, ma ben fatto» è lo slogan), una spesa contenuta (un milione scarso investito sul mercato e 5,5 milioni lordi d’ingaggio contro i 19 pagati da Cairo) e un allenatore preparato (Stefano Pioli) capace di lanciare la «capitale delle piastrelle» verso il sogno della serie A.
Sassuolo non è capoluogo di provincia, ha 42 mila abitanti ed è costretto ad emigrare per ogni partita a Modena visto che lo stadio «Ricci» è inadeguato. Questo miracolo, perché si tratta di miracolo sportivo, porta la firma di Giorgio Squinzi, patron della Mapei e primo sponsor della società (6 milioni per il campionato cadetto) che dal ciclismo è passato al calcio. «Mondi opposti, impossibili da paragonare - commenta Squinzi -. Se nel ciclismo eravamo la squadra leader, qui siamo proprietari di una squadra che lotta per venire in serie A. Non vedrò la partita con il Toro, mi terranno aggiornato. Il nostro obiettivo è solo uno: vincere». Poche parole e grande senso degli affari (la Mapei fattura 1,7 miliardi di euro), anche se Squinzi non nasconde le paure del presidente della provinciale che affronta la squadra metropolitana.
Il Toro ha 104 anni di storia, 7 scudetti vinti, 84 campionati giocati in A e un popolo da un milione di tifosi. Numeri da brivido per chi è in serie B da due anni e al massimo ha vinto un campionato di serie C con Max Allegri. «Sono un tifoso del Milan - risponde Squinzi - e non conosco neanche Cairo, ma spero che il Sassuolo arrivi alla fine della sua prima avventura playoff in B. Mi auguro non ci siamo condizionamenti geopolitici, in quello siamo inferiori al Toro».
Sembra di assistere alla vigilia di finale di 4 anni fa, quando c’era Lori con il Mantova a soffiare sulla questione dei rapporti di forza, ma il Torino disinnesca la miccia. «Il dottor Squinzi può essere sereno - commenta Gianluca Petrachi, diesse granata - e gli ultimi casi lo dimostrano: il Portogruaro promosso in B contro l’Hellas Verona. Chi merita di passare, passa: il campo è il vero arbitro e dà sempre il verdetto migliore. Al massimo l’unica differenza la faranno i tifosi, non la politica o la geografia». Il fattore campo, infatti, sarà a vantaggio del Toro che praticamente giocherà due partite in casa. Per l’andata di domani sono già stati venduti più di 8 mila biglietti, nonostante i problemi del software di Lottomatica (ieri il botteghino elettronico era riservato agli abbonati), e all’Olimpico si prevedono più di 20 mila persone con 300 tifosi dall’Emilia (tre pullman pagati dal Comune di Sassuolo). Per domenica sera, a Modena, invece è già pronta un’invasione di 5 mila granata contro i tremila tifosi del Sassuolo. Non decide, ma pesa.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines