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Pentelite

Da Letteratitudine

pentelite-logoHo il piacere di presentarvi Pentelite: volume annuale nato da un progetto letterario di Salvo Zappulla in collaborazione con il Comune di Sortino (SR).
Pentelite non viene messo in vendita. È elargito in omaggio ai collaboratori, alle associazioni culturali, alle biblioteche e ai circoli di lettura… un progetto nato in un piccolo comune siciliano con l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale e letteraria.
Mi fa piacere dedicare un post apposito a questo progetto per un motivo molto semplice. Come scrive Zappulla nella sua prefazione, alcuni dei collaboratori di questo numero di Pentelite sono stati “intercettati” proprio qui a Letteratitudine. Insomma, Pentelite ha una sorta di aura letteratitudiniana.
Chi lo sa: magari, con la vostra collaborazione, da questo post potrebbero nascere idee per il prossimo volume di Pentelite…
Ne parliamo con lo stesso Salvo Zappulla e con Maria Lucia Riccioli (che ha co-curato questo nuovo numero)… auspicando gli interventi di tutti coloro che ne hanno contribuito alla realizzazione.
Massimo Maugeri

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PENTELITE 2010

Presentazione di Salvo Zappulla

pentelite-2010
Pentelite 2010. Sono passati quindici anni. Una vita. Forse è arrivato il momento di tirare un bilancio. La prima considerazione è: stiamo invecchiando. L’entusiasmo non è più quello di una volta e anche il fisico comincia a cedere. Reggere il peso della C(q?)ultura è faticoso. In particolare per me, fare le scale che portano alla sede della manifestazione (la chiesa del Carmine) è diventata un’impresa: le ossa scricchiolano, le mani tremolano, la lingua spesso s’impiglia nella dentiera. Un bastone a cui appoggiarsi potrebbe non bastare. Occorrono forze fresche, e nuove energie. Sarebbe un peccato disperdere tale patrimonio. Giovani fatevi avanti. Quindici edizioni di Pentelite. Quindicimila copie stampate e diffuse in tutta Italia (e anche oltre) rappresentano una scommessa vinta. I migliori nomi della cultura siciliana anche quest’anno sono stati ben lieti di darci i loro testi. Scrittori e giornalisti di fama nazionale e internazionale hanno accettato con piacere di far parte del gruppo. Significherà pure qualcosa. O no? Persone che vivono in ogni angolo d’Italia (qualcuna anche all’estero). Persone belle, che credono ai sogni, conosciute attraverso questo strumento diabolico che è il computer, molte, diciamolo pure, su Letteratitudine, il blog del mitico Maugeri. Potenza della scrittura, del desiderio di condividere attraverso la parola scritta emozioni, sentimenti legati alla letteratura. Potenza della parola. Incanto e poetica della Parola. La parola come strumento salvifico. La parola-pietra per citare Carlo Levi. A volte basta poco per realizzare cose belle: spirito di iniziativa e idee, come ha fatto Virginia Foderaro con l’agendina letteraria di Opposto. Pare che quell’agendina porti fortuna a quanti ne entrino in possesso.
Internet è destinato a diventare l’invenzione del secolo, ha rivoluzionato il sistema della comunicazione. E’ una finestra sul mondo. Ha dato libero accesso a tutti, visibilità a quanti desiderano esercitare il loro diritto all’esistenza, dalla casalinga al poeta locale cui nessuno voleva dare credito letterario. Un oceano popolato da pesci multiformi che si muovono sconnessi alla ricerca di luce. Nel bene e nel male ha sovvertito certi strumenti di potere, egemonia della stampa e della televisione. Una rivoluzione in piena regola. Fioriscono i siti on-line, proliferano i blog e si intrecciano amicizie. Tornando alle cose nostre, se apriamo la parte della saggistica con Sebastiano Burgaretta e Marinella Fiume, due storici tra i più profondi conoscitori della nostra terra e delle nostre tradizioni, vuol dire che qualcosa di buono abbiamo pur fatto. E se subito dopo un’ospite illustre quale Rita Charbonnier, scrittrice romana, i cui romanzi sono tradotti in mezza Europa e persino in America, ci invia un articolo gustosissimo e illuminante sul suo rapporto con la Sicilia, vorrà dire ancora qualcosa. Giorgia Lepore, archeologa dell’Università di Bari, insegnante, scrittrice, è un altro pezzo pregiato che si aggiunge alla collezione. Così come l’articolo del caro Subhaga Gaetano Failla su Bonaviri, uno degli scrittori più importanti del nostro secolo. Renzo Montagnoli ci ricorda Mario Rigoni Stern, altro grande scrittore e grande uomo. Uno dei più amati in assoluto, un esempio da seguire. Personalmente ho un ricordo molto caro di Rigoni Stern: lo conobbi tre anni fa al Salone di Torino, c’era un pubblico enorme a seguire il suo intervento. Esordì dicendo:”Sono venuto a piedi dal mio albergo fino a qui, quanto traffico, quanto rumore, come vivete male in città”. Si levò un applauso lunghissimo, interminabile.
Sabina Corsaro, Dottore di Ricerca, aggiunge linfa vitale al nostro libro. Simona Lo Iacono, fresca vincitrice del premio Vittorini opera prima, è un’altra perla che va a impreziosirlo. E le giornaliste siracusane Annalisa Stancanelli, Veronica Tomassini, altre magnifiche realtà del nostro territorio. Angelo Orlando Meloni ci presenta un autore impegnato, pubblicato da Del Vecchio, editore giovane che promette scintille e di cui si dice un gran bene (che Dio lo illumini). Maria Lucia Riccioli quest’anno cura la stampa del libro assieme a me (la seconda parte, quella riguardante il premio letterario) e anche lei rappresenta un investimento. Forze emergenti e propulsive. Massimo Maugeri ci ha fornito un testo importante sulla letteratura per ragazzi. Rina Brundu ormai è una vecchia conoscenza e il suo saggio su Maria Teresa Scibona è l’incontro fatale tra due spiriti grandi. Morena Fanti e Marco Scalabrino ci collaborano da anni e sono colonne portanti di questo libro. A loro si sono aggiunti i giovani Serena Acquilino, Giampaolo Pitruzzello e Antonio Lanza, loro sono il futuro, la prova materiale che abbiamo fornito gli stimoli giusti. Serena ci racconta Sortino visto da lei, una ventenne. Antonio Lanza ci fornisce una testimonianza piacevole: l’esperienza culturale del Comune di Biancavilla (CT). Bene. Piccoli sintomi di risveglio in una Sicilia che non vuole rassegnarsi all’oblio Per concludere, un ringraziamento doveroso al sindaco, prof. Paolo De Luca, all’avv. Dionisio Mollica, assessore alla Cultura del Comune di Sortino, che ci seguono con affetto, e alla prof.ssa Teresa Gigliuto, la cui collaborazione è stata preziosissima. E infine il Concorso di poesia e la estemporanea di pittura sulla legalità organizzati dall’ACIPAS. La collaborazione dell’associazione antiracket ci onora e ci dà prestigio. C’è bisogno di legalità e c’è bisogno di moralità. Grazie anche al presidente Alfio Pitruzzello e al prof. Mauro Magnano per essere con noi.
Il resto, come sempre, è ancora da scrivere. (Speriamo).

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Presentazione di Maria Lucia Riccioli

Secondo Indro Montanelli, premi letterari non ce ne sono mai abbastanza, mentre non mancano mai gli incentivi all’incultura.
Saba invece, ironicamente, sosteneva che i premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.
L’Italia, storicamente, è la culla dei premi letterari. Dai certamen poetici ai blasonati Strega, Campiello, Bancarella e tanti altri, per tutto lo stivale è un pullulare di concorsi. Eppure per la lettura il nostro popolo si classifica sempre tra gli ultimi.
Punti di vista o qualcosa non quadra?
Chi partecipa ad un premio letterario dev’essere animato dalla giusta ambizione e dal legittimo desiderio di essere letto e di vedere riconosciuti i propri meriti, ma deve rifuggire ogni spirito di vanità e porsi soprattutto nell’atteggiamento di confronto amichevole con i sodali nell’esercizio delle arti belle. Un premio letterario, vissuto in questo senso, è veramente un’occasione di crescita, sia per chi lo organizza che per i partecipanti.
Quando Salvo Zappulla mi propose di fare la “giurata” per l’edizione 2009 del Premio letterario “Città di Sortino”, non esitai ad accettare.
Le precedenti edizioni, garanzia di serietà. La rivista “Pentelite”, fregiata di pregevoli firme. Il comitato organizzatore e il meccanismo di selezione e voto, al di là di qualsiasi sospetto di maneggi o di spoil system
Solo l’amore sincero per la cultura e il desiderio di dare lustro a Sortino con una manifestazione dedicata alla scrittura narrativa e poetica e ai libri.
Le poesie e i racconti pervenuti sono animati da una genuina passione per lo scrivere e devo dire che sia contenutisticamente che stilisticamente sono di buona fattura.
Innanzitutto gli autori sono desiderosi di esprimersi, di comunicare il proprio mondo interiore. Vogliono dare voce a sentimenti e pensieri, l’urgenza fa trovare loro parole in prosa e versi.
Al di là dei risultati e delle classifiche, il senso di questo premio è offrire a poeti e narratori un’occasione di incontro, dei lettori più o meno qualificati ma sicuramente interessati. Per gli organizzatori, la soddisfazione di veder crescere la stima intorno a questo premio, di leggere i componimenti degli autori ed entrare nel loro mondo umano e creativo.
Ringrazio veramente di cuore ognuno dei partecipanti per la fiducia riposta in noi e l’esperienza che mi hanno permesso di vivere, lo staff organizzativo di “Pentelite” e… ad maiora!


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