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Per chi pensa che i mobili della Ikea facciano schifo

Da Brasilitalia

IKEAAllora… cercherò di essere chiaro e rapido, così riusciremo a capire di cosa sto parlando senza perdere troppo tempo (anche perché l’argomento non è certo tra i più importanti).

Quando vivevo in Italia avevo in piazzato in corridoio quattro librerie Billy della Ikea, pagati la modicissima cifra di 39 euro. Sempre dalla Ikea avevo comprato alcuni mobili della cucina e altre piccole cose. Inoltre, considerando i pochi soldi che guadagnavo, TUTTI i mobili che avevo in casa erano super-economici, comprati in quelli che dalle mie parti si chiamavano “Mercatoni”, cioè grandi magazzini con prodotti molto economici.

Fatta questa premessa, devo ammettere che anche qui in Brasile la mia situazione economica non è migliorata di molto, e di conseguenza i mobili che ho ora in casa sono stati acquistati quasi tutti da Casas Bahia. Un vantaggio di Casas Bahia è che per i mobili, anche quelli più semplici, c’è la possibilità di avere un montatore che viene a casa tua senza spendere altri soldi aggiuntivi. Il problema è non tutti i mobili che voglio li trovo a Casas Bahia, e così ho avuto la sventura di comprare una libreria presso la Loja Americanas e un’altra presso la Carrefour. Questi negozi non fanno il montaggio di mobili, quindi bisogna arrangiarsi da soli.

Nessun problema per me, visto che sono abituato a montare i mobili da solo, compresi anche armadi e altro. O perlomeno questo era quello che pensavo…

Facciamo un piccolo salto indietro. I mobili della Ikea, al di là di quello che si dice, sono di una facilità estrema da montare, basta seguire attentamente le istruzioni e non fare di testa propria. I mobili vengono sempre accompagnati da tutta la ferramenta necessaria, così con un solo cacciavite e un martello potete montare qualunque cosa.

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Bene. Sapete cosa sono gli spinotti di legno?

Sono degli spinotti che vengono inseriti fra le varie parti per fare in modo che sia più facile il montaggio e per assicurare meglio i vari componenti.

 

Quindi per montare una libreria normalmente la procedura è la seguente:

prima si mettono tutti questi spinotti

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poi si incastrano i vari elementi

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poi si fissa il tutto con delle viti per rendere più sicuro e stabile il mobile

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poi si mette il pannello posteriore

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e infine si fissa la libreria alla parete per evitare una eventuale caduta.

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Bene. Qui in Brasile sembra che gli spinotti in legno non li conosca nessuno, dato che le librerie da me comprate, in due negozi diversi, non avevo tale piccolo ma utilissimo accessorio. L’unico modo di montare le varie parti è tramite delle banalissime viti da legno, e voi non avete idea di cosa voglia dire montare una libreria alta due metri, con sette ripiani totali, cercando prima di puntare il tutto tramite queste viti, per poi fissare con la dovuta forza i vari componenti. Senza questi piccoli spinotti non c’è modo di tenere ferma la libreria, quindi si perde molto tempo (e pazienza) cercando di centrare il tutto con un mobile che “balança” da tutte le parti.

Come se non bastasse, tutte queste viti sono “a vista”, nel senso che non vengono forniti nemmeno dei banalissimi tappi coprivite. Quindi alla fine del lavoro il vostro mobile sarà pieno di viti da tutte le parti, a scapito ovviamente della estetica finale.

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Ma non solo. Il pannello posteriore è quasi sempre più piccolo del mobile, quindi c’è sempre il rischio che, pur usando i chiodi in dotazione, tale pannello non rimanga fissato bene, e con il tempo possa staccarsi.

 

 

Ma non solo. Per un motivo inspiegabile (uno dei tanti misteri del Brasile) TUTTI i mobili NON HANNO quell’incavo alla base per lo zoccoletto. Mi spiego meglio:

in Italia i mobili, alla base, posteriormente, hanno una specie di incavo per fare in modo che lo zoccoletto entri dentro questo incavo e il mobile possa essere fissato bene alla parete aderendo perfettamente (guardate la foto in basso).

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Qui in Brasile questa rientranza non ce l’hanno, con la conseguenza che il mobile rimane SEMPRE staccato dal muro, pregiudicando così la sicurezza e l’estetica.

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Questo è un vero e proprio mistero, uno dei tanti, specialmente in un Paese dove lo zoccoletto è fatto con le stesse piastrelle del pavimento (in Italia di solito è di legno e molto sottile), con uno spessore finale di quasi due centimetri (a casa mia, in alcuni punti, arriva a due centimetri e mezzo).

E non pensate che questi mobili siano così perché d’importazione dalla Cina o altro. Quello che ho comprato da Americanas, pagato la bellezza di 230 R$, è prodotto dalla brasilianissima Politorno. Mentre quello comprato alla Carrefour è della Art In Móveis

Quindi, per farla breve, per tutti quelli che pensano che i mobili della Ikea facciano schifo… venite a montare questi brasiliani, e poi ne riparliamo!


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