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Per i diritti dei ragazzi e per i doveri dei genitori

Creato il 22 ottobre 2015 da Ghlucio @ghlucio
Il  decalogo del Panathlon per i diritti dei ragazzi e uno per i 

doveri dei  genitori.

Per i diritti dei ragazzi e per i  doveri dei genitoriIl primo contiene i diritti fondamentali dei ragazzi che si accostano all’attività sportiva, il secondo invece codifica il comportamento che dev’essere tenuto dai loro parenti stretti.
CARTA DEI DIRITTI DEL RAGAZZO NELLO SPORTTutti i ragazzi hanno il diritto di1. Praticare sport.
2. Divertirsi e giocare.
3. Vivere in un ambiente salutare.
4. Essere trattati con dignità.
5. Essere allenati ed educati da persone competenti.
6. Ricevere un allenamento adatto alla loro età, ritmo e capacità individuale.
7. Gareggiare con ragazzi dello stesso livello in idonee competizioni.
8. Particare lo sport in condizioni di sicurezza.
9. Usufruire di un adeguato periodo di riposo.
10. Avere la possibilità di diventare un campione oppure di non esserlo.
CARTA DEI DOVERI DEL GENITORE DELLO SPORT1. La scelta della disciplina sportiva preferita spetta ai miei figli, senza condizionamenti da parte mia.
2. Mio dovere è verificare che l’attività sportiva sia funzionale alla loro educazione e alla loro crescita psico-fisica, armonizzando il tempo dello sport con gli impegni scolastici e con una serena vita familiare.
3. Eviterò ai miei figli più giovani pesanti attività agonistiche, privilegiando discipline formative e lo sport ludico e ricreativo.
4. Li seguirò con discrezione e li aiuterò ad avere un rapporto equilibrato con lo sport.
5. Non chiederò agli allenatori dei miei figli nulla che non sia utile alla loro crescita e commisurato ai loro meriti e potenzialità.
6. Dirò ai miei figli che per essere bravi sportivi e sentirsi felici nella vita non è necessario diventare campioni.
7. Ricorderò loro che anche le sconfitte aiutano a crescere perché servono per diventare più forti.
8. Indicherò loro i valori del Panathlon come fondamento etico per affrontare una corretta esperienza sportiva.
9. Al loro ritorno a casa non chiederò se abbiano vinto o perso ma se si sentano migliori. Né chiederò quanti gol abbiano segnato o subito o quanti record abbiano battuto, ma se si siano divertiti.
10. Vorrò specchiarmi nei loro occhi ogni giorno e vederli contenti di amare e praticare lo sport.Fonte VareseNews

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