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Per la rubrica VFP (very funny people): Giacomo C. : “Con le donne sono peggio di Mr Bean”

Creato il 05 agosto 2011 da Ludmilla
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Ieri sera passeggiando nei pressi del Tevere, rimuginavo su cosa trattare nell’articolo di oggi. Gossip? Salute? Mmmh … e allora mi è venuta un’idea … perché non regalare qualche minuto di “popolarità” alla persone “normali”? E allora oggi nasce una nuova rubrica, la rubrica VFP, nonché “very funny people”. Intervisterò prima dei miei amici (magari che hanno storie divertenti) e poi magari qualcuno che non conosco benissimo. Così, ho deciso di partire da un mio amico, Giacomo, che ha la ha la fortuna con le donne davvero sotto i piedi. Giacomo 26 anni e tanta sfiga, non è un ragazzo brutto, ma è molto carino ed ha anche un bel fisico, ricorda Emanuele Fiore (in foto). Ecco a voi l’intervista che gli ho fatto, leggete e ridete:

-Prima di tutto grazie per aver accettato!

G: Beh di niente, un’idea un po’ bizzarra la tua … sinceramente quando mi hai telefonato mi son chiesto “Che si è messa in testa? Di passare un guaio?” nessuna donna mi ha mai telefonato di punto in bianco, soprattutto sapendo la mia “bella” reputazione.

- Ma perché, sei così sfigato con le donne?

G: Eh si, non so perché ma questo è un difetto di famiglia, mio zio non si è mai sposato, e mio padre per stare con mia madre fa i salti mortali …

- E tu?

G: E io?? Ho solo 26 anni ed ho già collezionato un casino di “2 di picche” e non parliamo di quello che sono riuscito a combinare alle donne!

- Addirittura? E che hai combinato di così grave?

G: Esempio … ho fatto arrivare una pallina da golf in faccia ad una delle mie ex …

- Ma dai … racconta!

G: Beh, a 23 anni feci uno stage a Buenos Aires e conobbi una ragazza che aveva la passione per il golf e io per conquistarla le dissi che ero un campione …

- Bugia …

G: Grande bugia, ma lei ci cascò e un giorno m’iscrisse ad una sorta di gara, dove c’era una cena per due in palio, mi pregò di vincere ma io non sapevo giocare, così decisi di allenarmi e naturalmente lei mi pregò di venire con me … e al primo tiro! Bum! Sul suo naso …

- Ma che male!

G: Eh, glielo hanno “ingessato” per 30 giorni …

- E lei naturalmente ha capito che non eri un professionista …

G: Certo, anche perché lei era molto brava a giocare, e notò sin da subito che io non sapevo neanche cosa fosse il golf, perché sbagliavo la postura e non sapevo da quale lato tirare.

- Ti ha mollato subito?

G: Certo che si, e aveva messo anche in guardia le altre!

- Quindi ti evitavano?

G: In un certo senso …

- E qui in Italia?

G: Certo, qui a Roma me ne sono capitate di tante, fortuna che è una grande città e ci sono tante persone che non ti conoscono sennò mi avevano già esiliato da un pezzo …

- Raccontamene una …

G: Te ne racconto una leggera … ed è pure fresca, ti parlo di Novembre 2010, avevo conosciuto una ragazza molto carina ma che aveva una particolarità, era vegetariana. Ora, mi viene in mente il film di Zalone, dove lui porta la ragazza musulmana a mangiare la porchetta, non sapendo però che lei non la poteva mangiare.

- Hai portato una vegetariana a mangiare la porchetta??

G: No, ho fatto peggio! Come prima cena a due, ho portato la mia ragazza al Mc’Donald ed ho ordinato due mega Hamburger … di carne!

- Oddio, non sembra vero … e lei?

G: Beh, devo dire che è stata molto gentile, me l’ha fatto notare nuovamente, nonostante me l’avesse detto già mille volte, poi non ha mangiato nulla eccetto le patatine e diciamo che la serata è finita bene …

- Allora così male non è andata …

G: Per quella sera! Il culmine l’ho raggiunto una domenica, quando l’ho portata ad una grigliata di carne da Massimo (il mio amico), era inverno e lui nella sua villetta aveva organizzato questa calda grigliata, così ci siamo andati … il problema fu che oltre alla carne Massimo non aveva nulla di commestibile per un vegetariano.

- E lei?

G:Scoppiò, mi mollò uno schiaffo in faccia ed andò via, così quella mia “malefatta” diventò la barzelletta della serata …

- Scusa, ma non ricordavi che la tua ragazza era vegetariana?

G: Non ci avevo pensato, tutto qui …

- Strana storia … ma io ne so altre due, quella del DVD e quella a Fregene … me le devi raccontare tutt’è due, decidi tu quale per prima …

G: Ma già le sai!

- Si ma mi servono per l’intervista

G: Va bene, credo che la più divertente è quella che mi è successa a Fregene … al mare …

- Racconta …

G: Praticamente avevo 22 anni era Agosto, forse il 20, ricordo bene che era passato Ferragosto, e comunque io e la mia ragazza andammo un giorno al mare … affittammo 2 lettini ed un ombrellone, e lei si sdraiò e si addormentò su di uno dei due con i capelli che penzolavano fuori, io ero sdraiato sul lettino accanto e ascoltavo l’i-pod, mi venne la felice idea di accendermi una sigaretta, me l’accesi ed incominciai a fumare e poi con la sigaretta accesa stesi il braccio verso la mia ragazza, preciso, verso i capelli della mia ragazza …

- E non li avevi visti?

G: Beh no, anche perché avevo gli occhi chiusi, mi resi conto del fattaccio sentendo la puzza di bruciato

- Mamma mia … e cosa hai fatto?

G: Ho spalancato gli occhi ed ho visto che i capelli della mia ragazza avevano preso fuoco, lei non se n’era accorta perché dormiva beata e velocemente ho preso il secchiello del bambino che era con i suoi genitori sotto l’ombrellone accanto al nostro e sono scappato a riempirlo con l’acqua marina, neanche a farlo apposta insieme all’acqua avevo pescato anche un pesce minuto, naturalmente non l’avevo visto!

- E poi?

G: Di corsa sono andato sotto il nostro ombrellone ed ho buttato l’acqua salata sulla testa e sul viso della mia ragazza, che si è risvegliata bruscamente, ed ha urlato … alla fine si è trovata con gli occhi che le bruciavano forte, un pesciolino vivo che le si era incastrato nei capelli e una ciocca di capelli bruciata!

- E come ha reagito?

G: C’è da dire che mi ha tirato le infradito in testa, mi ha subito detto “Sei un imbranato e con te non ci voglio stare più!!” ed è scappata via tornando a Roma in autobus.

- Hai fatto qualcosa per scusarti?

G: Si le ho fatto una telefonata, ma quando l’immagine di lei che si dimenava sul lettino come una matta per il bruciore agli occhi mi è tornata in mente, sono scoppiato a ridere e lei mi ha chiuso la telefonata in faccia.

- E adesso chiudiamo in bellezza con la storia del DVD …

G: Okay, questa è di Marzo … mi frequentavo con una ragazza praticamente matta per Robert Pattinson, aveva i DVD con tutti i suoi film, ma le mancava uno, quello di Twilight così decisi di acquistarlo via internet e farglielo recapitare a casa, facendole una sorpresa …

- Scusa Giacomo, piccola domanda … come mai non aveva quel DVD? Se ce li aveva tutti!

G: No, in realtà, l’aveva avuto, l’aveva comprato non appena era uscito però poi l’aveva prestato ad una sua amica ed era “stranamente” scomparso.

- Ah capito … continua!

G: Insomma, trovai una bella offerta su di un sito internet e così lo ordinai, quando le arrivò a casa era tutta contenta e decise di organizzare un pigiama party con le amiche per rivedere il suo amato film. Preciso che lei non aveva ancora visto il DVD e che aspettava la serata con le amiche per vederlo per la prima volta. Naturalmente, invitò anche me.

- E cosa accadde?

G: Beh, eravamo tutti intorno alla TV, le sue amiche erano tutte entusiaste, ma quando ha messo il DVD, invece dell’inizio di Twilight incominciò una scena erotica! Insomma, mi avevano rifilato un porno!

- E lei come reagì?

G: Pensò che lo avevo fatto apposta, mi mollò un ceffone che mi lasciò il segno e mi cacciò da casa sua e dalla sua vita, per sempre!

- Ma allora sei davvero uno sfigato!

G: Sfigato? Dire sfigato a me, è un complimento!

- E ora cosa vuoi fare?

G: Ho due opzioni, o divento gay o mi faccio prete!

- Meglio la seconda! La sfiga potrebbe seguirti anche sull’altra “sponda”, non si sa mai!

 

Ludmilla!


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