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"Per Sempre Noi" di Lucia Tommasi

Creato il 05 ottobre 2015 da Obbrobbrio @obbrobbrio
Se una mano oscura concentrasse tutti i mali possibili della narrativa, del lessico e della grammatica in un solo libro, probabilmente il risultato finale somiglierebbe al romanzo che sto per recensire.La sapiente mano dell'autrice, Lucia Tommasi, individua nel narratore onniscemo il punto di vista ideale, facendo compiere alla voce narrante così tanti scempi della lingua italiana da farla sembrare analfabeta come i personaggi che popolano questa sorta di trasposizione paraletteraria di una soap opera.
Il romanzo è ambientato a Verona, ma avrebbe potuto esserlo anche a Campobasso o a Lodi, in quanto non c'è mezza riga che faccia riferimento a un luogo preciso o perlomeno esistente. Ma chi se ne frega del contesto? In fondo ciò che importa è la trama. Parliamone.
Serena si innamora del fratello di suo marito Andrea, un certo Michele, che va in giro sempre in canotta ed è pieno di tatuaggi. Già dalle prime battute si capisce che sia Michele che Serena (nonché Andrea) sono semianalfabeti, grazie all'eccellente caratterizzazione operata dall'autrice. Michele - che d'ora in avanti chiameremo più sinteticamente il truzzo, ha una passione per le auto sportive. Una di queste, IL Maserati, è la causa di un violento diverbio del truzzo con suo padre Caleb (e sì, che nome del cazzo):
:<Avete saputo l’ultima bravata di mio figlio Michele? Mi hanno raccontato che a 250 Km/h si è schiantato in un muro in Germania, ha distrutto il Maserati!…il Maserati!... mi è costato 140.000 mila euro…mi sono snervato per regalargliela per il suo 19° compleanno e lui che fa?...l’ha distrutta>: disse Caleb cercando di non far capire l’amarezza che lo colpiva.

140.000 mila euro... praticamente centoquaranta milioni. E ci credo che il buon Caleb sia incazzato. Dopotutto si è snervato per comprarla. Ah non so se avete notato la particolarità della punteggiatura: ogni battuta di dialogo si apre con un :< e si chiude con un >:. Puccioso, vero?
Andrea è rigido e bacchettone ma affettuoso, mentre suo fratello Michele è il classico truzzo e dannato. Ovviamente Serena non resiste al suo fascino e a quello della nuova truzzomobile, un'Audi TT RS. Lo so che non ve ne frega un cazzo del modello, ma l'autrice lo specifica per intero ogni volta che qualche personaggio mette le chiappe in quella macchina.
Serena tradisce suo marito Andrea con il truzzo e resta incinta. Non sapendo a chi dei due simpaticoni appartenesse il fortunato spermatozoo, decide di sottoporsi al test del DNA. Un test che, secondo l'autrice, non necessità di alcun prelievo del DNA dei possibili padri. Probabilmente negli ospedali esiste un database segreto, siamo tutti schedati e non voglio sapere come abbiano raccolto il mio campione. Fatto sta che la protagonista riceve una busta chiusa dall'ospedale e la consegna al truzzo. Per l'emozione non riescono più a distinguere un verbo da una congiunzione:
Michele prese il foglio in mano lesse il risultato e non cambiò di una virgola lo sguardo, poi guardò lei e gli disse :<e sicuro al 100% sto coso?>::<si perché? E di Andrea vero?>::<è...è mio>:

La storia prosegue tra mille insidie e colpi di scena. Non mancano immagini inquietanti, ai limiti dello splatter ("C'era una arcana aria", "Luana mettendo la mano nella gamba di Michele", "seduta in una panchina aspettava Michele", "La sua testa era sul suo petto", "si alzò dal letto e con la stampella in un braccio perché l'altro era ingessato si aiutava", "diceva al suo collo di non voltarsi indietro"), ma nulla è più spaventoso dell'ortografia dell'autrice.
Serena e il truzzo sono davvero innamorati e nei momenti di difficoltà si scambiano spesso effusioni e avverbi di modo:
Era sul divano, rannicchiato per il freddo mentre dormiva profondamente. Prese una coperta e lo coprì dolcemente. :< Andrea... >: lo chiamò sottovoce delicatamente.

Non mancano momenti di riflessione, impervi come qualsivoglia periodo ipotetico:
Se tu non ti fossi innamorato di me... se non mi avresti mai conosciuta... a quest'ora staresti bene

Sono sicuro che se lui ti direbbe che ti ama tu scapperesti di nuovo con lui...
Ma dimmi una cosa, ti sei mai chiesta se avesse funzionato tra noi se non avessi sposato Andrea?

Abbassò la testa e pensava a cosa sarebbe successo se lei sarebbe stata incinta di lui.

Il contesto non è meno fantasioso delle costruzioni lessicali:
Era già notte fonda e finalmente trovarono una tavola calda aperta.

Cara Autrice, avessi stata a Verona, avrebbi visto che se vuoi mangiare di notte ti conviene mettere in moto la truzzomobile e andare a caccia di un Autogrill, perché in città saresse tutto chiuso.
A un certo punto, succede l'insuccedibile: Andrea, il truzzo, decide di schiantare in un muro anche la sua preziosa Audi TT RS e...
:< sei proprio sicura che lo vuoi essere raccontato? >:

Sarà davvero morto? Sarà davvero truzzo? Chi lo sa. Mi auguro di cuore che non siate così curiosi o autolesionisti da cercare di scoprirlo.
In conclusione, Per Sempre Noi sarebbe un libro osceno anche se fosse scritto in italiano. Che si tratti di una scelta voluta o meno, è un'accozzaglia di tipiche situazioni da telenovelas: corna, finte morti, finte vite, ritorni di fiamma, personaggi e dialoghi intelligenti come una cozza pelosa. Dato che si avvicina Natale, potreste regalarlo a qualcuno che vi sta particolarmente sulle palle.

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