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Perché accontentarsi di un'armatura quando puoi avere un robot? - Recensione - PC

Creato il 23 marzo 2016 da Intrattenimento

Arriva Fallout 4: Automatron e Bethesda ha pensato bene di puntare ancora una volta sul crafting. Questa volta però niente design di interni, si costruiscono robot

L'ultimo Fallout è stato a dir poco controverso. Elogiato un po' ovunque per il suo complesso sistema di crafting e il suo mondo ricchissimo, ha purtroppo scontentato parecchi videogiocatori a causa dell'abbandono di elementi particolarmente riusciti dei predecessori in favore dell'accessibilità, di bug davvero troppo numerosi e di un gameplay che non si è evoluto abbastanza rispetto al terzo capitolo. L'irritazione della fanbase è comprensibile, in fondo Bethesda ha seguito la solita regola del "tanto ci pensano i modder", mettendo in piedi un titolo indubbiamente ricco di contenuti e appassionante, ma che ancora una volta sembra più una enorme base su cui la community può costruire un capolavoro a sé stante. Indipendentemente da come la pensiate a riguardo di Fallout 4, comunque, la software house statunitense ha sempre aggiornato con criterio i propri titoli, sviluppando con discreta frequenza DLC superiori alle aspettative e a qualunque progetto degli utenti. Per tale motivo abbiamo atteso al varco il primo pezzo del season pass, le cui ambizioni e i cui costi sono sensibilmente levitati negli ultimi mesi. Automatron, questo il nome del DLC ufficiale numero uno, aggiunge una nuova serie di missioni all'avventura, ma con sé non porta solo nuove quest... gli sviluppatori infatti hanno fatto due più due, e si son resi conto che al loro gustosissimo sistema di crafting mancava una cosa assolutamente indispensabile per soddisfare pienamente il loro esercito di fan: dei robottoni personalizzabili, armati fino ai denti. Oh, dategli torto.

twittalo! Robot personalizzabili nella Wasteland? Scatenate il dr. Wily che c'è in voi nel primo DLC di Fallout 4

Insalate di matematica

Per dare il via alla questline di Automatron vi basterà seguire la richiesta di aiuto di una carovana via radio.

Perché accontentarsi di un'armatura quando puoi avere un robot?
Lì però troverete solo morte, un'armata di automi particolarmente inviperiti, e una robot di nome Ada, che deciderà di seguirvi dopo l'inevitabile trasformazione in rottami dei nemici meccanici che la stavano attaccando. Ada è un Protectron programmato per difendere le persone, ma la sua mente meccanica ragiona in modo piuttosto semplice: "tu ammazzi tutti i suoi amici, lei ammazza te". Spinti dal desiderio di vendetta della vostra nuova amica robotica dovrete quindi girare per la mappa alla ricerca del colpevole, massacrando ammassi di latta ad ogni angolo. Fin qui nulla di particolarmente memorabile ma, come detto nell'intro, non è la quest principale la vera attrattiva di Automatron. Se dotati di materiali a sufficienza, infatti, potrete praticamente subito dotarvi di un'officina per creare e personalizzare robot, ove avrete modo di potenziare non solo Ada, ma anche dei guerrieri meccanici a parte, tanto privi di personalità quanto utili per proteggere i propri insediamenti. Il crafting dei robot è piuttosto intuitivo e per certi versi ricorda una versione dei poveri dell'officina di Armored Core. Il vostro robottone si piazzerà al centro di una comoda piattaforma e lì potrete modificare ogni sua singola parte, dalla testa alla corazza delle gambe, passando per decine di armi. Chiaramente, eliminare robot avversari e raccoglierne i pezzi vi permetterà di sbloccare questi ultimi anche nel vostro quartier generale. Siamo rimasti sinceramente impressionati dal numero di opzioni di personalizzazione offerte dal DLC, creare la propria variante mortale di Bender Rodriguez ha pur sempre un fascino notevole. Peccato solo che il resto di Automatron non sia altrettanto appagante.

Circuito corto

La serie di quest fatta partire da Ada è piacevole, ciò è indubbio. La varietà dei nemici, che sfruttano gli stessi componenti offerti dalla nuova officina, è impressionante, e questi rappresentano una reale minaccia se non li si affronta ad un livello elevato e con il giusto equipaggiamento.

Perché accontentarsi di un'armatura quando puoi avere un robot?
La durata del tutto però sta attorno alle tre misere ore, anche meno se non si cercano tutte le possibili testimonianze dei terminali nelle mappe e si affronta Automatron a testa bassa. Il fatto che le location presenti nel gioco siano discretamente curate, ricche di trappole e componenti rari, e piuttosto interessanti da esplorare è consolante, ma non basta a farsi andare giù una longevità davvero scarsina per un DLC da 10 euro. Perlomeno questo contenuto aggiuntivo offre anche un companion extra oltre ad Ada (e a nostro parere sensibilmente più interessante in quanto a caratterizzazione), nuovo equipaggiamento e alcuni dialoghi unici per i più attenti. Cose sempre ben accette in prodotti di questo tipo. Non molto da dire invece dal punto di vista tecnico. Durante la nostra prova non abbiamo notato grossi bug, ma è capitato che Ada si incastrasse a casaccio in alcune zone e che alcune porte ci mettessero fin troppo ad aprirsi, non è pertanto il caso di aspettarsi un livello di limatura superiore a quello del titolo base. In parole povere siamo davanti a un contenuto di buona qualità che aggiunge una chicca non indifferente al già lodevolissimo crafting del gioco base, e diverte con una questline breve ma intensa e impegnativa se non la si affronta troppo in là. A nostro parere valido, con riserva. Prima di recuperarlo quindi fatevi una semplice domanda: "quanto amate i robot?"


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