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Perché apri gli occhi?

Creato il 08 settembre 2011 da Andreapomella

Perché apri gli occhi?Corro in discesa lungo una strada a tre corsie che porta dritta verso il centro di Roma. Respiro gli scarichi delle auto. La gente chiusa dietro i vetri mi osserva come se fossi un animale mitologico. Un uomo che corre è un’anomalia in questo inferno di macchine incastrate una dentro l’altra, in cui si passa ore fermi ad un semaforo in attesa che un’intelligenza collettiva districhi il groviglio del traffico. Mi circonda la musica nauseante dei motori, il riverbero delle carrozzerie al tramonto. Passo davanti ai tavolini di un bar, ci sono tre coppie sedute a sorseggiare oblunghi bicchieri di acqua tonica. Guardano anch’esse le macchine nel traffico, si godono lo spettacolo da questo punto di vista privilegiato. Appena una settimana fa le strade erano ancora perfettamente desolate, non c’era questa complicazione dell’aria, la città aveva riacquistato un aspetto umano. Succede al massimo per due settimane l’anno. In questo posto non esistono le stagioni. Il grigio della città è tanto profondo e diffuso che fa pensare che il tempo non trascorra mai. Si passa dal giorno alla notte, dall’estate all’inverno, dalla vita alla morte, sempre annodati in questo orrore. Io corro. Che è la circostanza perfetta per porsi delle domande. Perché – per esempio – apri gli occhi proprio adesso? Vuoi qualcosa? O forse ti annoi? O forse avresti preferito non vederla mai sotto questa prospettiva? Per caso ti sei accorto solo adesso che in fondo non è mai cambiata come volevi la tua vita?


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