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Perché devo ringraziare anche Ratzinger

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Che Ratzinger fosse figura particolare all'interno delle stanze vaticane era abbastanza ovvio. Un papa filosofo, o meglio, anti-filosofo, viste le sue posizioni abbastanza contradditorie sul rapporto tra fede e ragione. Venne eletto Papa proprio mentre la Corte distrettuale della contea di Harris (Texas) lo citava come imputato, per "ostruzione della giustizia", a seguito della epistola che nel giugno 2001 _ De delictis gravioribus _ (firmata sia da Ratzinger che dal Card. Tarcisio Bertone) escludeva la Magistratura dalle indagini sui casi di pedofilia all'interno dell'istituzione ecclesiastica. Fu così che mentre il 19 aprile 2005 Ratzinger diventava Papa, il 20 settembre 2005 il Dipartimento di Stato statunitense con l'allora presidente George W. Bush accoglieva la richiesta di estendere al Papa l'immunità diplomatica in quanto capo di Stato. Veniva dunque rimossa la possibilità di essere implicato, per Ratzinger, nei casi di pedofilia ecclesiastica che erano venuti alla luce nel procedimento aperto nel 2005 nel quale erano citati l’arcivescovo di Galveston, monsignor Joseph Fiorenza e i sacerdoti Juan Carlos Patino Arango e William Pickard. Patino era stato accusato per molestie da tre giovani che avevano frequentato la chiesa di San Francesco di Sales, a Huston.
"Chi inizia bene è già a metà lavoro", dice un motto. E non poteva che finire "presto" questo pontificato così malato nelle sue fondamenta. Dobbiamo ricordare che è anche grazie al venire in luce di questo caso di occultamento, per opera di Ratzinger e Bertone, che molti casi di pedofilia interni alle stanze delle chiese sono potuti finire nelle aule dei magistrati. Dunque, dobbiamo ringraziare anche Ratzinger per aver irreparabilmente compromesso la credibilità della Chiesa Cattolica. Non ci resta che salutarlo, forse con un pò di amarezza, visto che anche la sua salita nel campo dei Social Network aveva da subito dato buoni frutti, raccogliendo un numero elevatissimo di critiche e insulti. Non finiscono ovviamente qui i meriti di Ratzinger, dobbiamo ricordare infatti le sue posizioni estremamente retrograde, o meglio, semplicemente coerenti con i dettami della Dottrina della Fede, che hanno fatto vacillare la fede delle giovani coscienze, oramai democratizzate e civilizzate dalla cultura liberale dell'occidente. Insomma, ora si affaccia la possibilità di un Papa "giovane", più accattivante e al passo coi tempi, di un Papa dunque sempre meno coerente con i dettami della Chiesa, simile a un Don Andrea Gallo che in piena contraddizione con il suo essere prete e dunque con la sua accettazione ai dogmi e alla Dottrina della Chiesa, si mette a fianco delle battaglie LGBT. Ancora una volta dobbiamo ringraziare Ratzinger per essere stato coerente con le posizioni incoerenti della Chiesa. In uno dei (non pochi) sprazzi di lucidità Joseph Ratzinger aveva detto:

Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa (...)

(Cit: Meditazioni e preghiere per la Via Crucis (IX Stazione) al Colosseo del 25 marzo 2005, Venerdì Santo)

Viene da pensare che anche se ora, dopo le sue dimissioni, non sarà più Ratzinger a sporcare la veste e il volto della Chiesa, qualche cosa continuerà a corrodere comuque l'istituzione ecclesiastica. Il declino della Chiesa non deriva solo da cause endogene (che con un atto di onestà lo stesso Ratzinger ammette), esso deriva oramai dalla mancanza di sex appeal della Dottrina della Chiesa. Agli occhi delle ultime generazioni, la Chiesa non ha più nulla da offrire se non quello che può offrire anche un bar o un circolo. L'unico punto di forza della Chiesa, di quella "barca che sta per affondare", sono quei ragazzi che ignorando i dettami e le posizioni della Chiesa rispetto ai temi centrali della modernità, si prodigano a frequentare i gruppi catecumenali credendo di essere in un semplice luogo dove giocare e divertirsi con gli amici. Su queste teste la Chiesa gioca il suo futuro, ovvero, sulla possibilità che il divertimento possa essere una via per rendere silente le contraddizioni tra il modo di vivere moderno e i precetti della Chiesa Cattolica.

Nazzario Giambartolomei

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