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Perchè ho scelto un Ultrabook

Creato il 23 maggio 2014 da Egosistema

Ultrabook o Tablet questo il dilemma…

Ecco: così potrei riassumere il dilemma che mi sono posto a inizio anno, quando ho ricominciato a viaggiare più di prima. In pratica,  mi sono trovato di fronte alla impossibilità di portarmi sempre il portatile ma averne purtroppo la necessità.

Il notebook era un Vaio 13.3, pesante, un po’ vecchio e che aveva preso qualche colpo di troppo. La necessità era dettata dalla migrazione a web apps dell’intero sistema aziendale, di cui mi ero fatto promotore (mannaggia a me!) e che andava testato spesso (quasi nightly..).

Quindi, la necessità era portabilità sia in termini di peso che dimensioni, sommato ad una alta produttività e restando nel budget aziendale.

In pratica potevo scegliere tra un Tablet convertibili, un Mac non Air, o un ultrabook dalle caratteristiche medie.

La possibilità dei tablet Windows 8 convertibili o “ibridi” mi ha da sempre stuzzicato: il touchscreen, l’idea di staccare e portare via il tablet… Abituato troppo bene con i tablet Android!

Da un po’ giro con un Note 10 che mi permette di scrivere le relazioni e mi permetteva di fare tutto con un ingombro ridotto. Ormai i clienti non si sorprendono più nel vedermi tirare fuori il pennino… anzi alcuni mi hanno emulato… Ma il limite della dimensione dello schermo da 10 pollici diventava importante. Questo però mi dava la consapevolezza delle dimensioni minime necessarie dello schermo, mi ha fatto eliminare tutti i device sotto i 12 pollici.

Purtroppo se volevo un tablet grande con buon processore e memoria mi ritrovavo con poche opportunità realmente usabili. Anche perché come dicevo prima, sono abituato ai tablet, leggeri, comodi e nel panorama convertibili la parte Tablet è tutt’altro che leggera.

In generale, con un buon hardware sei sempre sul chilo di peso e comunque autonomia paragonabile ai vecchi PC.

Ma scavando scavando ero arrivato al compromesso ideale: Asus T300-LA. Bello, fatto bene, ma pur sempre un compromesso. In formazione clamshell pesava 1,9 kg e alto 21 millimetri.. Se mi portavo solo il tablet le cose non miglioravano tantissimo, visto che pesa 1,1 kg e spesso 11 mm..

In quel frangente erano arrivate anche le offerte Apple: il Mac book 13,3, in versione no Air, era di poco superiore a livello prezzo, ma con tutte le caratteristiche tranne il touchscreen, ma con quel touchpad che ha, chi se ne importava. Ma il problema restava che poi dovevo mettere su Parallels o Virtualbox per emulare Windows per far girare i gestionali e AS400… e poi mi sentivo male a tornare nella “close box” di un Mac.

Nel frattempo, arrivavano le offerte degli ultrabook. Se togliamo il touchscreen, le macchine proposte erano tutte perfette: ma il prezzo? Come fanno a costare più di un convertibile o Mac Book Air con uguali caratteristiche hardware… Con il mio budget mi potevo permettere un ultrabook che era sempre un compromesso: una coperta corta.

A quel punto compromesso per compromesso, meglio togliersi lo sfizio del convertibile. Ma qualcosa mi portava a rimandare.

Ne ho parlato diffusamente anche con l’amico Francesco Montanari: lui ha scelto il Mac, io perenne indeciso… Poi mentre stavo passando la richiesta d’ordine dell’Asus ecco arrivare una offerta meravigliosa:

  • Ultrabook 13,3 pollici con i5 4200U
  • 8 Gb di Ram e 256 Gb di memoria
  • Altezza 13,2 millimetri e 1,13 kg di peso
  • autonomia da test in rete sempre collegato 8,5 ore (che confermo!)
  • mi avanzavano anche soldi..

“Detto Fatto”: ordinato! Quale è?

Perchè ho scelto un Ultrabook

La risposta alla prossima recensione. Ho bisogno di qualche altro giorno per sentirlo completamente mio ed essere onesto.. A presto!


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