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Perché Il cavaliere oscuro-Il ritorno non mi è piaciuto

Creato il 20 settembre 2012 da Siboney2046 @siboney2046

**ATTENZIONE IL POST CONTIENE SPOILER ED E’ LUNGHERRIMO**

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Ebbene sì, devo ammettere che Il cavaliere oscuro-Il ritorno non mi è piaciuto. Forse le mie aspettative erano troppo alte, ma, per come erano state ampiamente superate in Il cavaliere oscuro, qui mi aspettavo almeno un pareggio. Ammetto che appena uscita dalla sala ero ancora galvanizzata dalle immagini e ho pensato “bello”, senza, tuttavia, l’entusiasmo del capitolo precedente. Poi, riflettendoci su e lasciando marinare il tutto, sono arrivata alla conclusione che non mi è piaciuto.
Non è un preciso e grave aspetto a farmi ‘bocciare’ la pellicola,  è più una sommatoria di piccoli particolari che mi hanno lasciato l’amaro in bocca. Ve ne dico alcuni, in ordine sparso, come mi sovvengono.
Troppo Bruce Wayne e poco Batman, per iniziare. Parliamoci chiaro, io AMO Bruce Wayne, l’avrei sposato fin da piccola nonostante il suo ambiguo vizietto di travestirsi. Ma che mi frega, hai presente? Milionario, affascinante, figo (I love you, Christian Bale!!!), spregiudicato, bello e dannato (e senza rischio di suocera). Come fai a non amarlo?! Però qui lo vediamo macilento, azzoppato, sporco, depresso e povero. E già qui mi dico: ma questo NON è il mio Bruce Wayne! Poi hai Batman. Anche lui non è più invulnerabile (che non si può, eccheccazzo, è Batman, lui può tutto, lui vola, lui è figo anche vestito da topo volante, lui ha la Bat-mobile!), viene fregato da una donna in tutina aderente e pestato ed esiliato dal cattivo di turno: non si può! Mi crolla il mito! Io ho capito che lui ha la crisi esistenziale perché la ex (morta) lo ha scaricato, la città lo odia, ha il cattivo più cattivo di sempre alle costole, ma lui è Batman [per chi non lo avesse ancora capito, è Batman!!]!!
C’è poi Gotham City che io ho sempre immaginato come una città estemporanea, delocalizzata dal mondo e sempre e rigorosamente al buio. E qui che succede? Si vede quasi sempre di giorno e ti arriva nientepopodimenoche l’esercito degli Stati Uniti d’ America. Eh no, eh! Che c’entra, Gotham City è una ridente città malavitosa fuori dal qualsiasi territorio nazionale. E’ la San Marino americana con più criminalità, non puoi ficcarmi il nazionalismo americano anche qui!
Le donne. Una inspiegabilmente insipida Marion Cotillard che si rivela il cattivo più cattivo di tutti, ancora più cattivo del cattivo più cattivo di tutti che è pure muscoloso e con la maschera secondo il trend autunno/inverno/primavera/estate di Darth Vader. Non è convincente se non all’inizio inizio quando spegne il milionario arrampicatore con una bella battuta, poi stop. Ci sia e non ci sia è la stessa cosa. Già meglio Anne Hathaway alias Cat Woman che sicuramente mi piace di più nella versione zoccolona in lattice che in quella di fidanzatina d’America. Ad ogni modo trovo il suo personaggio poco contestualizzato all’interno della storia: si poteva fare di più, fratelli Nolan, eh! Lei è Cat Woman, cazzo, tutte noi sogniamo l’agilità di un gatto e il fisico di una modella di Victoria’s Secret per poter indossare una tutina aderente e tacco 13 e tirarcela per tutta la città!
Bane è cattivissimo (e gonfissimo: mamma mia Tommy, mi fai stare in pensiero, ti saltano le coronarie un giorno o l’altro, più verdurine a cena!), è vero, ma non ha lo spessore del personaggio di Joker nel precedente episodio. Beh, ammetto che era pressoché impossibile strutturare un personaggio così bene come quello del perfetto Joker di Heath Ledger, quindi qui possiamo anche chiudere un occhio.
Per il resto ho trovato poco interessante l’idea di far chiudere il cerchio dei tre episodi andando a ripescare anche la Setta delle Ombre (di cui mon amour, a digiuno dal primo episodio, mi ha chiesto se si trattasse di un’associazione per alcolisti… solo un Veneto doc la può capire questa!) totalmente accantonata nel secondo episodio. Cioè, si può anche fare, ma l’ho trovata un po’ buttata lì, non mi ha convinto.
E poi troppa troppa azione, ma non quella bella come dico io, ovvero come quando Batman, dopo il forzato esilio, ricompare vittorioso sulle strade di Gotham in sella alla Bat-moto e prende tutti i cattivi. No, troppa azione senza Batman e questo non mi piace!
Per me Il cavaliere oscuro è perfetto: ha tensione emotiva, azione, struttura, sentimenti, riflessione. Il discorso di Joker a Harvey Dent in ospedale sul caos è perfino poetico e quello di Batman al commissario Gordon in chiusura è un pezzo degno da eroe di tragedia greca (se volete tutta la mia teoria sui personaggi cinematografici in linea con l’eroe della tragedia greca basta che mi fate sapere, ma non so se la cosa proprio vi stuzzichi). Qui certi dialoghi mi sono apparsi quasi sconclusionati, inconsistenti. In certi momenti mi sembrava di vedere uno di quei pedanti film apocalittici e non certo di quelli post-apocalittici alla The Road (gran film, ma solo per stomaci duri!).
Insomma, io mi rendo conto che dopo aver fatto due capolavori come The Dark Knight e Inception una piccola flessione ci può stare, mica si può essere sempre geniali, però forse era meglio pensarlo  un po’ meglio, no?
Io almeno la penso così.

Voi cosa ne pensate?


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