Magazine Internet

Perché la gente non è stupida: basta avere la voglia di spiegargli cos’è il web 2.0, e che anche loro possono farne parte

Da Paz83

 

Perché la gente non è stupida: basta avere la voglia di spiegargli cos’è il web 2.0, e che anche loro possono farne parte

(immagine da qui)

Qualche anno fa nessuno mi avrebbe concesso più di cinque minuti di attenzione sull’argomento, e comunque avrei dovuto intavolare io la discussione, ma oggi le cose sembrano un po’ cambiate.

Negli ultimi due mesi mi è capitato, girando e spargendo volantini del barcamp che si terrà a Modena questo sabato, di essere più volte fermato da ragazzi che chiedevano informazioni sull’evento, su cosa fosse, e su come si sviluppasse. Molti apparivano entusiasti, alcuni cadevano dalle nuvole, perché ammettevano che oltre facebook non si erano mai spinti più di tanto in la, e scoprire che c’è tutto un mondo attivo oltre i recinti di FarmVille o dei gruppi scemi li lasciava increduli. In tanti mi chiedevano se anche loro avrebbero potuto iscriversi, venire, ascoltare, magari porre qualche domanda. Ma lo chiedevano quasi con pudore, quello di chi non è abitutato ad una partecipazione attiva e non sa esattamente come rapportarsi.

Se non avessimo fatto e sparso in giro i flyer dell’evento, per pub, bar e locali, probabilmente molti di loro non avrebbero intercettato la cosa, o incrociandola su internet l’avrebbero probabilmente sorpassata senza farci più di tanto caso. Il fatto è che non puoi pretendere di parlare alla gente del web 2.0 se questi non hanno la minima idea di trovarcisi già dentro da tempo. Bisogna, con umiltà, uscire dalla porta di casa della rete, andare in strada e avvicinarli gentilmente nel mondo reale e poi invitarli ad entrare con noi, spiegandogli con calma e nel modo più semplice per quanto possibile. Per questo, quando Laura e Valentina mi hanno detto, all’inizio di questa avventura, che avevano preparato dei flyer io sono rimasto entusiasta.

L’idea di riuscire a coinvolgere anche gente estranea all’argomento, oltre agli habitué, interpretava appieno il senso dell’evento. Laura e Valentina non sono mai state addentro come tutti noi che bazzichiamo questa realtà tutti i giorni (e forse è per questo che è balzata loro l’idea dei flyer) eppure hanno tirato su questo barcamp dal nulla, informandosi, ingegnandosi, stressandosi, a volte amareggiandosi, ma senza mai rassegnarsi. Spesso pretendiamo che la gente ci capisca a priori, e ce la prendiamo quando questo non succede. Li accusiamo di non fare lo sforzo di capire, li additiamo come retrogradi quando non ci seguono, non ci appoggiano nelle nostre “battaglie”, rinfacciamo loro di non voler uscire dal recinto, eppure molto spesso noi facciamo la stessa cosa, talvolta in maniera anche molto snob.

La cosa bella è stata poter confrontarsi con molta gente che non aveva la minima idea di cosa stessimo parlando, ma che voleva sapere, voleva capire. Alcuni di loro probabilmente saranno dei nostri, magari in un angolino in disparte, altri magari no, altri in queste settimane hanno aperto un account twitter, si sono incuriositi, mi hanno scritto qualche mail per capire cosa fare e come e se anche non verranno al barcamp sono sicuro che prossimamente cominceranno a indagare queste realtà, magari coi loro tempi, ma è pur sempre un inizio. Perché la gente non è stupida, basta avere la voglia di spiegargli cos’è il web 2.0, e che anche loro possono farne parte.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :