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Perchè nella Vita facile succedono Cose dell'altro mondo

Creato il 22 settembre 2011 da Emsi
Perchè nella Vita facile succedono Cose dell'altro mondoPerchè nella Vita facile succedono Cose dell'altro mondo
La "stagione" cinematografica mia e di Roberta si era chiusa, prima delle vacanze, recuperando in dvd un film uscito nella scorsa primavera "La vita facile" ed è ripresa pochi giorni fa, andando a vedere uno dei titoli più attesi alla Mostra de Venessia "Cose dell'altro mondo"
Le due pellicole, che vedono protagonisti alcuni degli attori di grido del momento (Abatantuono, Accorsi, Favino e Mastandrea in rigoroso ordine alfabetico - e Puccini e Lodovini per le parti femminili) entrano di diritto e prepotentemente nell'inesauribile ed indiscutibile filone della "commediaallitaliana".
Peccato che la "commediaallitaliana" sia morta da decenni e che i due film siano due mezze cavolate.
La vita facile scimmiotta e prende spunto da un VERO capolavoro del cinema nostrano "Riusciranno i nostri eroi ..." con Sordi, Blier e Manfredi.
Favino avrà pure degli spunti non male e non sfigura di fronte a nomi come quelli appena fatti.
I tipici caratteri italici dell'arruffone, del sòla, del piacione e del truffatore di mezza tacca, P.F.F. riesce a renderli bene (comunque è uno dei nostri migliori talenti, questo è fuor di dubbio), mentre Accorsi e la Puccini non lasciano un particolare segno nella storia;alla fine si guarda e non lascia particolari ricordi spiacevoli o memorabili e la sensazione finale è che il film sia stato più l'occasione per una bella vacanza in qualche villaggio turistico in Africa, safari compreso.
Di sicuro peggio è "Cose del'altro mondo", omaggio-remake di "Un giorno senza messicani" di Sergio Arau.
L'idea è stimolante: cosa accadrebbe in Italia e nel nord est in particolare se, di punto in bianco, sparissero gli immigrati ?
Chi andrebbe in fabbrica, chi baderebbe ai nostri anziani ed invalidi genitori, chi porterebbe i nostri figli a scuola mentre noi giriamo per outlet col suv, chi preparebbe pizze, panini e focacce ?
Lo spunto, che al tempo delle riprese fece incazzare i legaioli perché descriveva le loro terre come un luogo razzista, ostile, aggressivo ed ignorante verso gli stranieri (perché non è così ?!? Grazie a dio non sempre e non ovunque), lo spunto dicevo, rimane tale.
Buoni propositi ma sostanza poca.
L'unico che mi è sembrato in palla è stato Abatantuono.
Riesce a rendere credibile l'industrialotto ruvido e rozzo che tuona invettive contro gli immigrati ma che poi li sfrutta in azienda e, ancor peggio, trova affetto e consolazione tra le braccia di una prostituta nigeriana.
Assolutamente fuori luogo il personaggio di Mastandrea, che parrebbe essere un commissario di polizia frustrato, imbambolato, il cui unico pensiero è scoprire quanto sia grande il pisello del nuovo compagno (di colore) della sua ex.
Ex che aspetta un bambino ma nel frattempo zoccoleggia col Mastandrea.
Il film non riesce a decidersi tra la favoletta, l'impegno sociale, la commedia di costume, spreca un bravo attore come Maurizio Donadoni e, se è riuscito ad approdare nei cinemi credo sia solo "merito" delle polemiche politiche durante il festival in Laguna.   

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