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Perché no al matrimonio con animali?

Creato il 01 marzo 2014 da Giulianoguzzo @GiulianoGuzzo

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Già immaginiamo le reazioni stizzite dei sapientoni: ma che cavolo scrivi, basta, adesso esageri, questa è pura provocazione, pur di difendere la famiglia tradizionale dici colossali scemenze. Eh, magari. Magari fossero scemenze. Magari il grillino Carlo Sibilia scherzasse. Magari quella della zoofilia non fosse la nuova frontiera del libero amore sulla quale, fra non molto, ci troveremo a dibattere e a dividerci. Infatti, posto che viviamo già in piena erotizzazione culturale e mediatica – ad un giovane, ogni anno, toccano fino a 15.000 riferimenti, battute e allusioni sessuali: più di 30 al giorno [1], con pessimi effetti sull’educazione e sul comportamento [2] – l’antichità del fenomeno non è certo una novità [3].

Ciò che è nuova, o comunque innovativa, è la tendenza a proporre quella con gli animali quale espressione di unione matrimoniale e, per dirla con Peter Singer, a superarne il tabù [4]. Del resto, storie come quella di Joseph Guiso, l’australiano convolato a nozze con un labrador femmina [5], o battaglie come quella condotta da Michael Kiosk, fidanzato con un pastore tedesco da più di otto anni e alla guida di un’associazione che raggruppa qualcosa come 100.000 zoofili teutonici [6], non fanno quasi più notizia. Difatti già lo studioso Alfred Kinsey (1894-1956), dall’alto della sua riconosciuta autorità – fu co-autore del primo vasto studio sul comportamento sessuale umano [7] ed eseguì personalmente quasi 8.000 interviste -, documentò come l’8% degli uomini e il 4% delle donne avesse avuto un’esperienza sessuale, di qualsivoglia genere, con un esemplare animale [8].

Dunque la domanda è: se queste relazioni ci sono, perché far finta di non vederle e non offrire ad esse riconoscimento giuridico? E’ forse giusto che un animale venga sedotto e abbandonato? E poi, scusate, chi siamo noi per giudicare l’autenticità o peggio ancora l’opportunità di un dato rapporto? Viviamo forse nel medioevo? No, ovvio. E allora perché non cogliere, una volta tanto, l’opportunità di rendere l’Italia un paese all’avanguardia sul fronte sia dei diritti umani sia di quelli animali? Si attendono obiezioni, a patto che non si sostenga che il matrimonio vale solo fra umani: e chi l’ha detto? Suvvia, siate moderni per davvero oppure mettevi a difendere la famiglia tradizionale: di qua o di là. Di gente evoluta part time, contro la famiglia tradizionale ma ipocritamente ostile al matriomonio con animali se ne vede già abbastanza.

Note: [1] Cfr. Cantelmi T. – Lambiase E. – Lassi S. – Mugnaini D. Erosi dai media. Le trappole dell’ipersessualizzazione moderna, San Paolo, 2011, p. 8; [2] Cfr Collins R.L. – Elliott M.N. – Berry S.H. – Kanouse D.E. – Kundel D. – Hunter S.B. – Miu A.  (2004) Watching Sex on Television Predicts Adolescent Initiation of Sexual Behavior. «Pediatrics»; Vol. 114 (3): e280 -e289; [3] Cfr. Antico Testamento, Lev. XVIII, 21,22,23; [4] Cfr. Singer P. (2001) Heavy Petting. “Nerve” on  utilitarian.net; [5] Cfr. Sealed with a kiss: Man ‘marries’ his dog in sunset ceremony – but assures guests ‘it’s not sexual’. «Dailymail.co.uk», 2/12/2010; [6] Cfr. Germania, la legge che vieta il sesso con gli animali. Ma le associazioni protestano. «Affari Italiani.it», 19/12/2012; [7] Cfr. AA.VV. Sexual Behavior in the Human Male trad. it. Il comportamento sessuale dell’uomo, Bompiani, Milano 1950; [8] Kinsey A. cit. in Greenberg J.S. – Bruess C.E. – Conklin S.C. Human Sexuality (Fourth Edition), Jones and Bartlett Publishers, LLC 2011, p. 504.



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