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Perché non mi piacciono i libri di inglese

Da Lastanzettainglese
Perché non mi piacciono i libri di inglese

French easy

Non mi piacciono i libri di inglese, anche quando ben fatti restano pur sempre dei libri nati con l’intenzione di insegnarti l’inglese, e l’idea di imparare l’inglese o un’altra lingua straniera sui libri non la condivido più ormai da tempo.

Tutti i libri di mia figlia sono in inglese e non di inglese, e rappresentano un pezzo della letteratura in questa lingua. E se sul mio scaffale ci sono Ugo Foscolo, Ariosto, Dante ecc. sul suo ci sono Eric Carle, Dr. Seuss, Julia Donaldson e anche altri autori meno noti che hanno scritto e pubblicato i loro libri in inglese.

Lei cresce e cambiano i suoi interessi, ma nella sua mente sono ben impresse le immagini, le parole e lo spirito dei libri del Dr. Seuss, per esempio, e quando ne ha voglia ne prende uno dallo scaffale e se lo sfoglia: nota nuovi particolari, ripete le parole che ricorda, fa domande, e magari un giorno ci scriverà pure una tesi di laurea o qualcosa di simile.  Potrebbe accadere lo stesso anche con i libri di inglese? Non credo.

Vi riporto un brano tratto da Realbooks News una rivista in cui si parla di “realbooks”, ovvero dei libri in inglese scritti per i bambini inglesi, e di come siano adatti ad essere letti anche  ai bambini non di madrelingua inglese:

 [...] if children have experienced the fun of REALBOOKS in their programme, the stories, rhymes and songs, will probably remain in deep memory for life. If these children have their own copy of a favourite REALBOOK, it most likely will become a treasure. It will be read and re-read, and probably will be sitting on the child’s bookshelf, even after he has moved on to secondary school or University.


Archiviato in:libri in inglese per bambini Tagged: libri in inglese, realbooks

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