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perchè non un Papa inglese…in avvenire..?

Creato il 24 giugno 2012 da Gianpaolotorres

perchè non un Papa inglese…in avvenire..?

 

Papa Wojtyla aveva sicuro personalità da vendere,tra i diciotto anni ed i ventisei ,quando divenne sacerdote, gli toccò vedere un po’di tutto di quanto  l’uomo sappia dare di sé dei suoi peggiori istinti, ed ebbe da lavorare come un mulo per evitare la deportazione sotto gli occupanti nazisti.

Si dovette fare furbo per non essere ammazzato,come si dice,ed è una scuola che non si dimentica.

Rotto quindi l’isolamento sul papato ad uno straniero,gli elettori hanno optato poi per un Papa che più che tedesco è bavarese,cioè cattolico romano,per antica tradizione.

Lunga vita a Benedetto,ma in tempi di crisi come oggidì,non puoi affrontare situazioni così volatili senza avere la necessaria freschezza e soprattutto il tempismo di adattarti ai fronti che cambiano in continuazione.

La cosiddetta società laica come termine opposto a quella clericale non frequenta più le chiese se non tra i molto anziani,mi dicono che è un fenomeno piuttosto normale in tutte le religioni,ovvero che lo studio e la maggiore conoscenza portano ad essere meno influenzati dal pensiero religioso,eppure le religioni hanno fatto la storia dell’uomo sotto molti aspetti etici e morali,ed una guida religiosa forte potrebbe riportare il mondo verso una maggiore cautela nell’affrontare certi aspetti materiali a noi vicini.

Con ciò non voglio dire che sarà una crisi lunga, non lo posso neppure immaginare,ma i valori in gioco sono talmente importanti per le famiglie che se pur la ruota del destino girasse al bello anche già oggi,ci vorrebbero dei begli anni prima di vedere tornare l’allegria del pre-crisi del 2008.

Tutti infatti hanno la tendenza a domandare agli stati quel conforto materiale che reputano di avere pagato con le loro imposte.

Potrebbero avere anche ragione come avere pure torto.

In fondo se mi guardo dentro e penso agli anni dedicati al mio lavoro impiegatizio non posso fare a meno di notare come sì mi sia rotto le balle a più non posso in certi periodi di stress,ma che pure quando non ce la facevo più mi mettevo a riposo medico, e me ne stavo a casa a rilassarmi con lo stipendio che correva grazie alla mutualità della cassa previdenziale.

Ovvero io pago e si serve un altro,lui paga e mi servo io.

Qui di problemi internazionali ce n’è un sacco da risolvere,e non solo economici.

C’è anche il modo di fare quello che si vuole tra i 27 soci dell’Unione,indipendentemente se gli altri sian d’accordo o meno,cioè chi è conforme applica la norma,chi non lo è, se ne frega.

Ma secondo voi vi pare una cosa dettata dal buon senso?

Allora tanto valeva non unirsi per non essere mai in sintonia tutti insieme,o neppure sognarla una unità politica sovranazionale.

E’ certissimo che siamo stranieri gli uni agli altri,iniziando con le lingue che parliamo,ma prima di risolvere il tema della povertà,della disoccupazione e la mancanza di fantasia di un mondo laico dove tutto si esprime tramite un godere falso, espresso solo in valori monetari e di apparenza, dovremmo andare in riunione pensando già dapprima non di fare solo con la nostra testa ma bensì di metterci nel punto di vista dell’altro, dandosene ragione del perchè.

Questa sarebbe l’umiltà richiesta per risolvere le situazioni difficili,e non l’arroganza del dire sono il più forte e fate come dico io.

Nei secoli passati la Chiesa aveva un’influenza più importante per coloro che si sentivano oppressi dagli Stati?

Non lo posso giurare,certo che la Chiesa ha avuto molte funzioni di mediazione tra le parti laiche,è intervenuta nel sociale come anche nella politica secondo i ruoli che le competevano,dai vecchi paesi dell’est a quelli dell’ovest ha offerto rifugio,assistenza ai meno fortunati,conforto,ma guardando i numeri dell’esercito rimastole,cioè dei religiosi e religiose che portano l’abito,paiono solo più ormai ad un esercito di professionisti quali ci sono rimasti oggidì sostituendo la leva obbligatoria.

In teoria dovrebbero essere in pochi ma molto efficienti e ben pagati.

Non credo che nessuna delle due espressioni sia valida per la Chiesa di oggidì.

La Chiesa ha perso per strada un sacco di vocazioni che si sono rivolte al godereccio trasmesso alla tv,altro che voler fare dei sacrifici o sentirsi dei volontari chiamati dalla voce divina per trasmettere a chi ne ha bisogno un modello alternativo di vita.

Le vocazioni si consolidano forse negli emisferi dei paesi più poveri,dove l’abito ti dà quello status sociale che ha sempre avuto anche da noi quando arrivavi a riconoscere un prete dall’abito,che è cosa ormai difficile,salvo per i preti e le suore anziani.

Infatti vannno ora vestiti come i “barbudos” di Fidel Castro di una volta,dicono, per farsi sentire più simili alla gente,o per spendere di meno per vestirsi,aggiungerei io,le elemosine son scarse,le spese elevate, e bisogna arrangiarsi un pò in tutto.

Personalmente ritengo che il prete o la religiosa abbiano un abito da difendere,se pur poi sono come noi per tutto il resto della nomenclatura,e degli scandali non ne voglio fare qualunquismo alcuno,esistono in ogni ambiente e soprattutto resistono in ogni gruppo sociale,ma di solito sono le mosche bianche,e non ne farei un dramma quando la maggioranza è sana..

Celibato o meno,donne preti o meno,buona gestione o meno,innovazioni o meno,la Chiesa non decide mai o solo all’apparenza,molto poco trapela al di fuori dei corridoi.Anche loro avranno le loro correnti interne influenzate da un porporato e l’altro, ma per noi che siamo lontani paiono niente affatto d’accordo sulla rotta da prendere per dare uno scossone ad una barca che è sempre ancorata in porto.

Quello della conservazione e dell’immobilismo.

Pare al congresso di Vienna del 1815 con Metternich dopo Napoleone e la rivoluzione francese,quello della così chiamata restaurazione.

Tutto deve restare o tornare come prima.

Il motto di Vienna fu il seguente,ed è ancora valido per molte società…

« Gli abusi del potere generano le rivoluzioni; le rivoluzioni sono peggio di qualsiasi abuso. La prima frase va detta ai sovrani, la seconda ai popoli. » Klemens von Metternich

Ma come prima.. o immobili nelle proprie posizioni.. sino a quando?

La gente sente la necessità di avere un prete vicino od una suora in certi momenti,ma bisogna prima avere il permesso dei superiori,che è una bella scusa per dire..non ho tempo..ho da fare..sono tutto solo..o tutta sola…con mille altre priorità.

Allora ci vuole umiltà anche nella chiesa,e domandarsi se chi ti viene a cercare l’hai compreso o meno,e se sei in grado prima di tutto di metterti nel suo punto di vista prima che nel nel tuo.

Allora signori religiosi avete fatto tutto bene o appena appena,o così così, e cosa si può fare per darsi una mossa?

A noi capita di volervi dare un parere.

Eleggete un Papa inglese.

Un bel anglosassone che si faccia una birretta in compagnia al bar,e che non impari mai a parlare l’italiano così da non capire quando lo mandate a stendere come si fa anche tra preti e porporati,voglio dire.

Abbiamo nuovamente bisogno dei britannici sul continente per pareggiare molti equilibri andati a pezzi.

Gli Inglesi la sanno lunga per aver girato il mondo ,son gente di mare,hanno avuto delle forti influenze un po’ dovunque con la spada e col commercio, e sono secoli su secoli che mancano all’appello del papato.

L’ultimo inglese fu Adriano IV,nel 1100,e pure l’unico britannico,era figlio di un monaco.E passò alla storia per il suo zelo riformatore,una malattia britannica.

Non solo, ci faremmo migliori amici degli anglicani e degli americani,ne avrebbero vantaggio tutti.

Il Papato non può restare monopolio dell’Italia solo perché l’abbiamo in casa.

Come vedete in giro son ben graditi gli stranieri che portano nuove idee e nuove linfe e molte novità di importazione specie quando son già state sperimentate altrove.

Quale miglior opportunità di avere un Papa inglese?

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