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Perturbazioni cosmiche e il dio della guerra

Creato il 06 febbraio 2012 da Alessandrodecet
«Probabilmente nessuna belva ci ha mai odiato come i membri disgustati della nostra stessa razza.» (da "Davy, l'eretico" di Edgar Pangborn)
PERTURBAZIONI COSMICHE E IL DIO DELLA GUERRA
Questo articolo può considerarsi una continuazione de "La Guerra di Giove" nella quale gli antichi attribuirono la causa della fine di un'epoca attorno a 5000 anni fa,seguita da violenti terremoti,sprofondamento di porzioni di costa,la distruzione di un pianeta,e un violento cambiamento climatico,proprio a questo gigante gassoso.
PERTURBAZIONI COSMICHE E IL DIO DELLA GUERRA
Le posizioni di carote di ghiaccio e le prove per il cambiamento climatico repentino circa 5.000 anni fa sono raffigurati sopra, insieme a zone di larga-scala ritiro ghiaccio. Credit: Lonnie Thompson, Ohio State University
Tuttavia Giove non fu l'unico che in passato causò una serie di perturbazioni cosmiche,in passato anche Venere attorno ai 3600-4000 anni fa,pare che a quanto dicono le tradizioni e le mitologie dei popoli del periodo passò accanto alla Terra sottoforma di una colossale cometa causando non pochi scompigli.
Per sostenere che Venere fosse un tempo una cometa però bisogna anche provarlo con riferimenti storici.
Le antiche tradizioni dei popoli del Messico,scritte nei tempi pre-colombiani narrano che Venere fumava.”La stella che fumava,la estrella que huemeava,era Sitlae choloa,come gli Spagnoli chiamano Venere”.
Anche negli antichi Veda è detto che Venere aveva l’aspetto di fuoco con fumo.
All’apparenza la stella possedeva una coda,scura durante il giorno,luminosa durante la notte.
Gli Ebrei descrissero il pianeta in un modo molto analogo”La brillante luce di Venere fiammeggia da un confine del cosmo all’altro.”
Il testo astronomico cinese allude al passato quando”Venere era visibile in pieno giorno e,attraversando il cielo,rivaleggiava in lucentezza con il sole.”
Pare che ci siano notevoli prove di questo passaggio.
Secondo alcuni scienziati ci sarebbero le tracce da impatto di uno o più corpi celesti che sarebbero caduti nell’area del Mar Baltico circa 3000 anni fa,il Cratere del lago Umm al Binni, nell’Iraq meridionale,viene fatto risalire a 2000-4000 anni prima dell’Era Volgare,si calcola possa avere esercitato una devastante potenza che andava dai 200 megatoni di un asteroide metallico ai 800 Mt di una cometa (che esplode a quote maggiori).
Inoltre in molte aree dei fondali marini è stata constata la presenza della cosidetta argilla rossa,detta così per il colore rossastro che evidenzia la sua composizione con minerali ferrosi.
Campioni di argilla rossa al centro dell’Oceano Pacifico hanno mostrato un elevata percentuale di nikel e di radio,sebbene l’acqua dell’oceano ne sia pressochè priva.
Il Nikel è un minerale molto scarso nelle rocce terrestri,ma assai molto presente in quelle meteoriche,fatto che evidenzia da solo come tale polvere non abbia avuto origine sulla Terra ma sia precipitata direttamente dallo spazio.
Claude Schaffer,un’archeologo francese,è giunto alla conclusione che alla fine del Medio Regno un’enorme cataclisma rovinò l’Egitto e devastò con terremoti e disastri ogni luogo popolato in Palestina,Siria,Cipro,Mesopotamia,Asia Minore,Caucaso e Persia.
Una serie di catastrofi recenti sono state descritte da Schaffer come avvenute secoli dopo.
Le sue scoperte sono basate su decine,se non centinaia,di scavi in siti archeologici in tutto il Medio Oriente,coincidenti con la caduta del Medio Regno.
“Questo brillante periodo della Media Età del Bronzo,durante la quale fiorì l’arte del Medio Regno in Egitti,oltre che l’industria nella Media Età Minoica,e nel corso della quale grandi centri commerciali come Ugarit,in Siria conseguirono con notevole prospertità,vennero all’improvviso a mancare..”
“In tutti i siti dell’Asia occidentale,uno iato,o un periodo di estrema povertà,interrompe la sequenza stratigrafica degli strati..”
In Asia minore la fine della Media Età del Bronzo,con quella del Bronzo ultimo,fu traumatica ed evidente in “tutti i siti esaminati stratigraficamente.”
Troia,Boghazkoi,Tarso,Alis presentano l’identico quadro di vita svanita di colpo verso la fine del Bronzo Medio.
Ad Alca Huyuk la transizione dal Medio all’ultimo Bronzo venne segnata da sommovimenti e distruzioni
Sulla costa e all’interno della Siria “abbiamo trovato una netta rottura stratigrafica e cronologica del sito,fra gli strati del Medio e dell’Ultimo Bronzo,nello stesso momento in cui crollò il Medio Regno.”
Nello stesso periodo terremoti della terra causarono distruzione a Gerico,Megiddo,Beth,Shamesh,Lachish,Ascalon,Tell Taanak;gli scavatori a Gerico scoprirono che la città era stata distrutta e il muraglione che la circondava era crollato nello stesso momento in cui era crollato il Medio Regno.
Inoltre il confine Russo-Persiano mostra che non ci fu continuità fra il Bronzo medio e ultimo.
Claude Schaffer che ha riportato alla luce Ras Shamia,Ugarit,Siria,andò a Troia per poter comparare i ritrovamenti con i propri,si convinse che i terremoti e le conflagrazioni di cui aveva trovato traccia erano sincronici a quelli di Troia,a 10.000 chilometri di distanza.
Un turbamento molto potente del clima avvenne nel sub-boreale,detto Klimasturz,e avvenne alla metà del secondo millennio prima dell’Era Volgare,coincidente con la caduta del Medio Regno.
La seconda catastrofe climatica invece avvenne nel secolo successivo all’anno 800.
Studi sui cambiamenti della flora,come si vede nei pollini di alberi trovati nelle antiche paludi,svelano il quadro di un’improvvisa catastofe climatica.
R.A Daly osservò che in molti posti del mondo c’è un’uniformità di emersione degli arenili che va dai 6 ai 7 metri.
Nel Pacifico sud-orientale le isole Tutuila,Tau,Ofu e l’atollo Rose,tutte sparpagliate su 300 chilometri è evidente la medesima emersione.
Secondo Daly una forza che spinge dall’interno non sarebbe “tanto uniforme lungo una distanza di 300 chilometri.”
Nel Pacifico meridionale,isola di Sant Elena,l’emersione è di almeno 6 metri.
A Capo di Buona Speranza,caverne e terrazze “provano una recente e sensibile emersione lungo tutta l’estensione di circa 7 metri.”
Daly prosegue “Terrazze marine,che indicano simili emersioni si trovano lungo tutta la costa atlantica,da New York al Golfo del Messico,per almeno 1500 chilometri lungo la costa orientale dell’Australia,lungo quella del Brasile e dell’Africa sud-orientale,l’emersione è recente così come l’ampiezza del fenomeno.
Giudicando dalle condizioni di queste terrazze,scalinature e caverne l’emersione sembra essere stata simultanea in ogni spiaggia.”
Secondo Daly la causa potrebbe trattarsi di un’ampio abbassamento del livello del mare,”un recente abbassamento del livello oceanico” che può essere stato causato dal fatto che l’acqua tolta dagli oceani è andata ad accrescere le calotte polari.
P.H Kuenen,Università di Leyda,nel suo Marine Geology conferma le sue ipotesi compiute da accertamenti fatti da diversi ricercatori,per cui la recente modifica del livello marino è ufficiale.
Qualunque fosse la causa del fenomeno non fu ne lento ne graduale in quanto ci sarebbero linee intermedie tra quella attuale e quella di 7 metri,ma non ne sono state trovate.
Secondo Daly”l’aumento della calotta glaciale lo si riferisce grosso modo al tardo neolitico,3500 anni fa,in cui c’è stato un forte raffreddamento dell’emisfero settentrionale.”
Nel manoscritto Quiche dei Maya si narra che nell'emisfero occidentale,quando il sole si arrestò nel cielo i fiumi di mutarono in sangue.
Nel papiro Ipuwer,l'egiziano,si narra che "il fiume è sangue" scrivendo anche che "il flagello è si tutto il paese.Il sangue è dovunque"
La sommità della montagna Tracia ricevette il nome di "Haemus",e Apollodoro riferisce la tradizione dei Traci secondo cui la cima della montagna ricevette il nome da "un flutto di sangue che vi discese".
L'Epopea Finnica del Kalevala descrive come nei giorni dello sconvolgimento cosmico il mondo venisse coperto di "Sangue Rosso.".
I tartari Altai narrano di una catastrofe quando "il sangue traformò il mondo in rosso."
Il Mar Rosso,ricevette tale nome,non per mezzo di un'alga rossastra,ne tantomeno per un tipo di canna(le canne non crescono in acqua salata),ma per effetto della polvere rossastra che tinse le acque di rosso.
Dal centro dell'Oceano Pacifico sono state rinvenute tracce di argilla rossa i cui campioni avevano"un contenuto eccezionalmente alto di radio e nikel" di cui l'acqua del mare ne è praticamente priva.
E' quindi evidente che il nikel derivi dalle moltissime piogge di meteoriti del passato,in una quantità tale da essere centinaia di volte superiore il normale."Le stime parlano di 10.000 tonnellate al giorno".
La stessa cosa vale anche per la Cina settentrionale,in cui nel villaggio di Choukoutien,vicino a Pechino,è stata trovata una tale quantità di ossa animali frammisti a quelle di esseri umani in caverne e fenditure rocciose.
Questo assemblaggio di ossa conteneva le ossa di un'eschimese,un'europeo e un melanesiano,morti a causa dei crani fratturati.
I fossili sono stati ritrovati impastati in uno strano terriccio rosso che si trova esteso su tutta la Cina settentrionale,prodotto combusto probabilmente di un'intesa pioggia di meteoriti nell'atmosfera.
Una simile traccia è rinvenuta anche a Malta,in un'antico sito archeologico trovato ripieno di resti umani.
Ecco quanto riporta l'archeologo maltese Anton Misfeld "L'accumulo di resti umani nell'ipogeo di Hal Saflieni,non sarebbe stato il risultato di una sepoltura rituale,ma le ossa sarebbero state trascinate nel labirinto dall'azione su una matrice di terra rossa e terriccio."
Le ossa sarebbero state ritrovate frantumate e fracassate con carcasse di animali di ogni genere.
Secondo una ricerca pubblicata su Le Scienze,il deserto del Sahara si sarebbe formato attorno a 4000 anni fa a causa di un lieve cambiamento dell'asse terrestre,che porto ad un clima più caldo e secco.
Sempre stesso periodo el nino e forti terremoti che hanno posto fine alle culture pre-incaiche.
Stessa cosa vale per anomalie nel campo magnetico registrate nei minerali metallici nella zona di Israele.
Se la Terra passasse accanto ad un corpo celeste delle dimensioni di Venere,subirebbe ognuno di questi fenomeni,sollevamento delle acque degli oceani,a causa della sua attrazione gravitazionale,maggiore di quella lunare,rallentemento della crosta terrestre con conseguente attrito con il mantello che convertirebbe l'energia cinetica in calore,con effetti termici anche in superficie;estesi terremoti e attività vulcaniche;disturbi nel campo magnetico terrestre e rallentamento del nucleo a causa del forte campo magnetico esterno ecc.
Ovviamente averrebbero anche importanti alterazioni dell'asse e modifiche dell'orbita terrestre,per non parlare di una massiccia di pioggia di meteoriti rilasciati dalla coda della cometa,che viste le proporzioni descritte,non avrebbe certamente causato effetti trascurabili.
Ebbene ci sono prove anche di questo.
In Arabia si trovano almeno 28 terreni chiamati "harras",ricolmi di pietre spezzate e bruciate,la maggior parte di essi nella metà occidentale del deserto.
Alcuni di detti terreni hanno un diametro di 150 chilometri e occupano un'area di 10.000 km quadrati,con le pietre che giacciono l'una accanto all'altra,tanto densamente ammucchiate che è quasi impossibile transitare,le pietre non sono di origine vulcanica,tuttavia sono accuminate e nere di bruciature,sebbene nell'area non ci siano vulcani.
Tali pietre sono di origine meteorica e la loro scarsa erosione evidenzia che precipitarono in sciami in tempi recenti,probabilmente in concomitanza con l'impatto avvenuto nel Mar Baltico.
Tale cataclisma venne nel corso delle generazioni dimenticato e lo shock subito entrò nelle memorie del popoli come una sorta di amnesia collettiva,un fenomeno molto noto di chi se ne intende in psicanalisi,un profondo trauma viene volutamente dimenticato e viene trasferito nell'inconscio collettivo dove continua ad agire sotto altre forme come violenza ecc.
Disastri e perturbazioni in seguito rimossi, rielaborati e infine ricordati dall’umanità come metafore e allegorie, in base a quel fenomeno psicanalitico noto come "amnesia collettiva".
Un'esempio lo possiamo trovare all'inizio del secolo scorso nella stessa area del Baltico colpita dall'impatto di 3600-4000 anni fa,nella quale durante il trasito ravvicinato con la Terra dalla cometa di Halley provocò insterie di massa.
Nei giornali si leggeva notizie come:
-le donne terrorizzate si rifugiarono in cantina e vi rimasero per giorni e giorni
-gli uomini si diedero alla follie bevendo fiumi di vodka
Nonostante le prove fornite in un dibattito ho notato che esse non sono nemmeno state prese in considerazione,ma considerando le coincidenze avvenute tutte in un'unico periodo,si continua ad affermare che non ci sono prove al riguardo,e cosa curiosa non una delle prove scientifiche fornite sono state confrontate o contestate ma allo stesso modo in cui molte persone contestarono Immanuel Velikovsky,senza nemmeno leggere il libro,sono stato insultato anche pesantemente,seppur non ci fosse nessuna critica costruttiva,qui si tratta di ignorare i fatti,anche se gli insulti non cambiano l'andamento delle cose,ma provano solo una grande stupidità da chi me li ha posti.
Venere finì di stabilizzarsi nella sua orbita presente dopo un incontro con il pianeta Marte: amorazzo di cui si parla spesso nella mitologia.
Questo incontro spostò Marte dalla sua orbita; ad intervalli di 15 anni anche Marte venne a passare vicino alla Terra. Nel 747 e nel 687 a.C. Marte si avvicinò tanto che ci fu una ripetizione delle catastrofi precedenti.
Della seconda serie di cataclismi, le testimonianze sono molto meglio conservate, perché era l’epoca dei profeti ebraici. Quegli antichi ispirati furono astronomi di prim’ordine nonché poeti e veggenti; seppero predire con precisione due sconvolgimenti del loro tempo.
Amos venne messo a morte per le sue tristi predizioni, ma la catastrofe avvenne puntualmente; il Re Ozia era all’altare quando si aprì un grande squarcio nel Tempio di Salomone per il tremar della terra.
Quella calamità fu soltanto un preludio.
“Il giorno fitto di notte” preannunciato da Isaia scese sul paese; “la terra”, come dice la Bibbia, fu “interamente rotta”. Ed allora il lungo dramma biblico raggiunse il suo culmine nella distruzione dell’esercito di Sennacherib, nemico d’Israele.
È descritta nel modo più laconico nel Libro dei Re: “E accadde che quella notte venisse l’Angelo del Signore, che colpì negli accampamenti degli Assiri centocinquantamila uomini; e quando il Re Sennacherib si levò di buon mattino, ecco che non c’erano che corpi di morti.”
L’identico racconto, è ripetuto nel Libro delle i Cronache, nel Talmud ed in altre fonti antiche.
Evidentemente la morte simultanea di diecine di migliaia di guerrieri non poté essere dovuta ad un’epidemia; questo massacro spettrale avvenne in una nottata.
a Bibbia dice: “Una raffica scese dal cielo, sull’accampamento di Sennacherib”.
La causa della morte delle schiere nemiche è spiegata nel Talmud con la penetrazione di masse gassose nell’atmosfera, che in certe zone asfissiavano ogni respiro.
Ancora una volta un fenomeno del genere non poteva essere locale, e non lo fu: il fuoco nel cielo ed i gas caduti sulla Terra sono riferiti anche dai Libri di Bambù della Cina, nelle iscrizioni Maya ed in testimonianze di altre parti del mondo.
La sera che precedette la distruzione dell’esercito, secondo la Bibbia, l’ombra del Sole tornò indietro di dieci gradi. Un eguale fenomeno è riferito in Cina ed altrove; e tutti concordano sulla data del 23 marzo del 687 a.C.
Quali variazioni del moto terrestre risultarono da tali collisioni appena mancate e dai successivi riassettamenti, che si estero per un periodo di 200 anni e anche più?
Molti popoli antichi avevano calendari precisi.
Prima del 747 a.C. gli Israeliti, gli Egizi, i Maya, i Cinesi ed altri usavano calendari basati su 12 mesi di 30 giorni ciascuno con l’anno di 360 giorni.
È improbabile che un errore di cinque giorni passasse inosservato, perché dopo pochi anni vi sarebbe stato un netto cambiamento dell’epoca de raccolti.
Nel 747 a.C. venne introdotto nel Medio Oriente un nuovo calendario di 365 giorni, e durante il settimo secolo a.C. tutti quei popoli aggiunsero cinque giorni ai loro calendari.
Sarebbe da chiedersi per quale motivo,un mondo a malapena distiguibile nel cielo sia diventato il Dio della Guerra in numerose culture indipendenti tra loro.
Gli antichi monumenti rappresentano il dio Marte in maniera piuttosto uniforme; quasi sempre Marte è raffigurato con indosso l'elmo, la lancia o la spada e lo scudo,raramente con uno scettro talvolta è ritratto nudo, altre volte con l'armatura e spesso ha un mantello sulle spalle. A volte è rappresentato con la barba ma, nella maggior parte dei casi, è sbarbato. È raffigurato a piedi o su un carro trainato da due cavalli imbizzarriti, ma ha sempre un aspetto combattivo.
Gli antichi Sabini lo adoravano sotto l'effigie di una lancia chiamata "Quiris" da cui si racconta derivi il nome del dio Quirino, spesso identificato con Romolo. Bisogna dire che il nome Quirinus, come il nome Quirites, deriva da *co-uiria, cioè assemblea del popolo e indicava il popolo in quanto corpus di cittadini, da distinguere con Populus (dal verbo populari = devastare), che indica il popolo in armi.
Marte divenne il Dio nella Guerra non solo per via del suo avvicinarsi alla Terra,ma a causa del terrore che esso portava nei popoli,spingendoli alla guerra contro gli altri.
Il pianeta Marte nelle iscrizioni Babilonesi del VII secolo prima dell'Era Volgare è rappresentato come il "più violento tra gli dei."
Nel periodo delle perturbazioni cosmiche le guerre furono spaventose.
Gli Scizi calarono dalle pianure del Dnieper e del Volga verso Sud;i Greci lasciarono le loro sedi in Micene e intrapresero l'assedio di quella che oggi si suppone sia Troia;i re Assiri mossero guerra in Elam,Palestina,Egitto,e di là del Caucaso;gli Ionici e i Dorici si sparsero per le isole;i Latini furono spinti dai nuovi arrivati nella Penisola Appenninica;i Cimmeri errarono dall'Europa attraverso Bosforo fino in Asia Minore;gli Sciiti attraversarono il Caucaso giungendo in Asia.
Resta da porsi una domanda.
Per quanto tempo Marte interferì con la Terra?

Fonti:
Our Mobile Earth,Daly
Story of Jericho,J.Garstang
Stratigraphie Comparèe,Claude Schaffer
http://expianetadidio.blogspot.com/2011/12/la-pioggia-di-ruggine.html
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Il_Sahara_si_sarebbe_formato_4000_anni_fa/1292069
,http://www.exploratetide.com/pages/posts/i-terremoti-ed-el-niF1o-distrussero-le-prime-culture-pre-incaiche1263.html
http://www.wired.com/wiredscience/2010/12/magnetic-copper-slag/
http://www.edicolaweb.net/am_0124.htm
Echoes of ancient Cataclysm in Baltic Sea,Haas A. Peekna A. Walker E.R
http://it.wikipedia.org/wiki/Marte_%28divinit%C3%A0%29#Epiteti

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