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Pesante attacco di Famiglia Cristiana al pregiudicato Berlusconi

Creato il 29 settembre 2013 da Tafanus
Famiglia-Cristiana

Berlusconi-pregiudicato1

Sulla pelle degli italiani. Come sempre - Berlusconi sacrifica l'Italia ai suoi guai giudiziari e ai suoi interessi economici, indifferente al destino di milioni di italiani (di Fulvio Scaglione - Famiglia Cristiana)

Impegnato nell'ennesima fuga dalle proprie responsabilità politiche e giudiziarie, Silvio Berlusconi scarica come sempre sugli italiani il costo dell'avventura. Gli eventi di queste ore sono drammatici ma anche tipici: timoroso del passaggio parlamentare (che nelle democrazie normali è invece "sacro" e ineludibile), atterrito all'idea di dover votare contro il Governo con una sfiducia a viso aperto e sotto gli occhi del Paese, il Cavaliere butta giù tutto nel week end e senza vergogna accusa gli altri di "ricatto". Lui che da mesi scappa davanti ai processi che lo inseguono e minaccia l'Italia intera: o mi graziate e inventate per me una Giustizia speciale o sfascio il Paese.

Come si diceva: drammatico ma anche tipico. Pensiamo a quanto sta succedendo in queste settimane. Siamo sul punto di  svendere Alitalia, dopo aver speso miliardi di euro pubblici per trattenerla nel 2009 quando avremmo potuto venderla con profitto, il tutto perché Berlusconi aveva bisogno di farsi propaganda con la "difesa dell'italianità". 
E la vicenda dell'Imu? Propaganda elettorale pure quella. Anzi, propaganda al cubo: gli italiani pagavano l'Ici, poi Berlusconi impose la più gravosa Imu; nella successiva campagna elettorale si fece bello promettendone l'eliminazione; e ora che il Governo delle "larghe intese", per placarlo, ha eliminato l'Imu, scopriamo che tra Service Tax e aumento dell'Iva (perché il buco va in qualche modo coperto) pagheremo ancora di più.
Tutto sulla nostra pelle, tutto con le nostre tasche. Con le dimissioni dei servizievoli ministri che arrivano proprio mentre tutte le istituzioni economiche internazionali ci spiegano (e qualcuna quasi ci supplica) che aprire una nuova fase di instabilità significherebbe condannare l'Italia alla serie B dello sviluppo, tramutarla in un vagone impazzito del lungo convoglio che faticosamente cerca di riprendere slancio sul binario della ripresa. Un vagone che gli altri sgancerebbero volentieri.
E' il cinismo di sempre, l'interesse dell'uno e dei suoi fidi finanziato dai sacrifici dei molti. Come le leggi ad personam, che hanno stravolto il sistema della Giustizia e inquinato la vita economica (pensiamo solo alla depenalizzazione del falso in bilancio). Come gli infiniti condoni. Come gli scudi fiscali, formidabili spot a favore dell'evasione fiscale che infatti, cifre alla mano, in questi anni è solo cresciuta.
In queste ore è difficile prevedere gli esiti politici di questa vergognosa vicenda. E' più che giunto il momento, però, che la folle cavalcata del Cavaliere trovi fine. Una parola che possono scrivere solo gli italiani.

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Tafanus
Naturalmente noi accogliamo con grande soddisfazione questo articolo di Famiglia Cristiana che - e non è la prima volta - critica l'operato del pregiudicato di Arcore. Benvenuto questo articolo, perchè per i berlusconizzati di matrice catto-populista ciò che scrivono giornali e siti komunisti è robaccia priva di valore, per definizione. Più difficile ignorare i media del mondo cattolico, coi quali c'è stato, in generale, un losco endorsement reciproco.

Ora Famiglia Cristiana passa finalmente da critiche generiche - e in un certo senso inevitabili (casi "puttanopoli", barzellette sconce su malati terminali di AIDS, etc...) a critiche a tutto campo, sul complesso della ventennale lezione economica, etica, politica, ingoiata anche dal mondo cattolico, in cambio di qualche "mancetta" (esenzione sostanziale dall'ICI prima e dall'IMU poi, finanziamenti alle scuole confessionali e agli oratori, leggine di favore per gli insegnanti di religione, scelti dai vescovi "per chiamata diretta", ma pagati dalla collettività italiana, e non licenziabili, etc. etc.).

Per vent'anni il mondo cattolico ha sostenuto questo delinquente, con qualche marginale eccezione: qualche articolo di Famiglia Cristiana, qualche prete d'assalto, e poco d'altro.

Ora speriamo che il dissenso diventi più continuo (anche se tardivo), e che si concretizzi in due "atti dovuti":

  • Una dichiarazione di pentimento e di scuse (senza se e senza ma) dei media cattolici, verso i cittadini. Il mondo cattolico si scusi per aver appoggiato questo delinquente per vent'anni;
  • Azioni concrete per rinunciare ai "privilegi del crocefisso". Troppo comodo, tenersi la refurtiva ricevuta in regalo per vent'anni, in cambio di un appoggio spesso fin troppo esplicito, e lavarsi l'anima con qualche articolo di giornale.

Aspettiamo con ansia (e scarsa fede) che il mondo cattolico prenda - finalmente e sostanzialmente - le distanze da questa banda di frodatori, evasori e favoreggiatori.

Tafanus


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