Pesca a spinning: Scacco alla Regina !

L’inverno è il periodo più propizio per la cattura della spigola, e chi pratica lo spinning in mare questo lo sa bene. Oramai l’inverno è alle porte e la spigola comincia ad accostare a terra. Le prime piogge e le basse temperature portano la spigola a predare a pochi metri dal bagnasciuga e per insidiare questa preda una tecnica è proprio lo spinning. Innanzitutto se vogliamo pescare  da terra è bene recarsi su punti di pesca dove pensiamo di trovare la spigola, è importante essere liberi da materiale ingombrante come sacche e borse, ed avere con noi il minimo di attrezzatura necessaria (canna e mulinello e un range di esche da “provare”). Se già abbiamo avuto delle gradite sorprese in passato nella zona di pesca che andremo a battere possiamo continuare ad utilizzare gli artificiali conosciuti, viceversa si possono fare diversi lanci provando esche diverse. Per la cattura della spigola gli artificiali più usati sono sicuramente i cucchiaini, le esche siliconiche bianche che rappresentano pesciolini o calamari, il rapala testa-rossa che dà sempre ottimi risultati e poi una lunga serie di minnow dai colori e dalle molteplici forme. Lanciare  dove l’onda si rompe e crea la schiuma è forse il punto migliore per catturare la nostra preda, perché è proprio lì che la spigola va in caccia, stimolando i suoi istinti primitivi. Lo spinning è una pesca che ha bisogno di molto lavoro di braccia, bisogna lanciare e poi lanciare e lanciare ancora, ma se il pesce non è attirato dal movimento dell’artificiale o dai colori è probabile che non sentiremo nessuna mangiata, ma se qualcosa attrae la sua curiosità, allora ne vedremo delle belle.

una spigola pescata a spinning foto A. Semola