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Petronilla, ossia Amalia Moretti Foggia

Creato il 01 luglio 2011 da Crjcrj

Amal vs Petronilla, ovvero: il medico-cuocaSecondo appuntamento per il vostro “Tipo da spiaggia” :-D

Se il calcio vi ha fatto venire l’orticaria”, quest’oggi vi propongo di salire in soffitta, per tornare ai primi del Novecento: cercate un numero de La domenica del corriere, lo so che ce l’avete anche voi! Sfogliatelo ed ecco la firma del personaggio di oggi: il Dottor Amal (nome maschile perché la direzione del giornale pensò che sarebbe stata maggiore la sua credibilità), ovvero, la cuoca Petronilla, ossia Amalia Moretti Foggia , 3° medico-donna d’Italia; una modernissima donna d’altri tempi, una femminista ante-litteram, una donna coraggiosa, animata da uno spirito volitivo, che ha saputo combattere e riflettere liberamente in un periodo in cui questa autonomia di pensiero, non era ancora così normale.

Una delle prime a laurearsi in medicina all’ università di Padova, specializzandosi poi a Bologna; pioniera, durante la prima guerra mondiale, nel promuovere a Milano una sorta di assistenza sanitaria d’ emergenza, facendosi carico della salute pubblica e curando operaie, prostitute e mogli maltrattate nella Poliambulanza di Porta Venezia.

Amal vs Petronilla, ovvero: il medico-cuoca
Perché allora avventurarsi tra le pagine de Le voci di Petronilla? Forse per la voglia di scoprire come una donna “padrona della propria vita” abbia saputo combinare le sue caleidoscopiche intuizioni aprendo la strada alla medicina e alla culinaria nel giornalismo. Le sue rubriche e i suoi ricettari, paragonabili alla versione al femminile di quelli dell’Artusi (giusto per sfatare il mito che le donne stanno in cucina e gli chef nei ristoranti a dettare il passo nei gusti degli italiani) sono i precursori delle rubriche gastronomiche dei media di oggi e dei volumi di ricette che scalano le classifiche dei best seller.

“Fu in quel periodo che mi innamorai della cucina, o meglio mi innamorai della capacità del cibo di unire, dissolvere le nubi, placare gli animi, sancire accordi. [...] E il mio amore di parlar della cucina era ed è – insieme a tante altre maniere – il mio personale mezzo di battaglia. Il mio apostolato culinario si basa sul recupero della dignità del cucinare e della sua funzione rasserenante. Favorire il sedersi a un comune desco per condividere non solo il pane, ma valori comuni, perché mangiare insieme è diverso che mangiar seduti accanto”

PS. Una chicca: la scelta del nome Petronilla: pura autoironia ispirata dal personaggio femminile della celebre striscia Arcibaldo e Petronilla pubblicata in Italia dal Corriere dei Piccoli, per mano della fantasia di George McManus

 


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