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Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – special edition

Creato il 02 febbraio 2015 da Nereia @LibrAngoloAcuto

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – special edition
Amici, che piacere essere di nuovo da queste parti!C'è stato il rischio che questa settimana non scrivessi niente. "Perché?" –  direte voi. Eh, perché questa settimana sembra che non ci siano libri dalle brutte copertine in libreria. Cioè, no. Se entri in libreria vieni praticamente investito dall'enorme quantità di libri con le copertine brutte.Qualche sera fa sono entrata in una libreria di catena, di cui non farò il nome Ibs.it, con un mio amico e all'ingresso ho dovuto quasi chiudere gli occhi per non essere accecata dalle oscenità degli young adult che luccicavano, tronfi, nelle loro orrorifiche cover plastificate. Ho proseguito praticamente a tentoni verso i libri per adulti e ho sicuramente riportato dei danni permanenti alla retina.Ma, dicevo. Questa settimana non troverete nuovi volumi dalle copertine brutte perché si dà il caso che esca solo l'ultimo libro della Sánchez. Che, rispetto ad altri libri, ha una copertina accettabile, anche se da Garzanti c'è ormai una svendita di petali e foglie dall'anno scorso che, pare, non sia ancora giunta al termine. Vi porto degli esempi, perché sennò sembra che sono la solita esagerata. Questa è la copertina di Le mille luci del mattino, ultima fatica della nostra Clara (ho messo questa immagine così potete vedere bene l'alluce che la tipa sfoggia al posto del pollice), questa invece è la copertina di Il sentiero dei profumi (che poteva essere fatta meglio, ammettiamolo), Il profumo delle foglie di limone, La voce invisibile del vento, Entra nella mia vita, Le cose che sai di me, La città delle ribelli e mi fermo qui ché non posso perdere tempo dietro il catalogo Garzanti. Poi sennò dovrei aprire una parentesi sui titoli e non ne ho voglia. Comunque, sto tubrinio di foglie, parchi, alberi e piste ciclabili finirà prima o poi, mi auguro.Comunque, dato che il mercato italiano non ci offriva granché, ho deciso di metter su un'edizione speciale di questa rubrica. Siori e siore, vi presento Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo foreign edition!
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – special editionDunque, Tide è il secondo volume della trilogia di Sarah Midnight scritta da Daniela Sacerdoti, che è italiana ma pubblicata in Inghilterra. Questa ragazza con gravi problemi agli arti superiori, le labbra rifatte da un macellaio e un più che pronunciato strabismo di Venere è Sarah Midnight, per l'appunto, cacciatrice di demoni dalla nascita. Il motivo per cui indossi una camicia da notte non è ben chiaro, come non lo è il mare? il deserto? la strada? che le fa da sfondo. La testa inquietante che vedete tra le scogliere (??) in alto a destra e che aleggia lì, poggiata proprio sul nulla cosmico, non è la versione maschile di Mirtilla Malcontenta ma Nicholas il quale, dice la scheda, è enigmatico e a quanto pare proprio irresistibile. Ora, la trama è più o meno inesistente proprio come lo sono i fantasmi nella storia, quindi non riesco a capire perché a sto poveraccio gli hanno tagliato la testa e lo hanno reso trasparente. Il fatto che si trovi sulle montagne, o scogliere o semplicemente rocce forse si tratta di un indizio. Il vero mistero, però, è come sia possibile riempire 416 pagine di nulla perché, io ve lo dico, sono logorroica ma 416 pagine so' proprio tante pure per me. Comunque, per fare un favore all'umanità e contribuire alla scienza, ho preso questo libro e anche il primo della trilogia. Ché, ecco, io sono curiosa e poi i fantasmi me so' sempre piaciuti, se lo sono per finta ancora meglio. Poi l'effetto 3 di spade sul titolo è una roba così di classe che non ho saputo resistergli. Tranquilli, non preoccupatevi voi non amanti della lingua inglese, la Newton Compton ha iniziato a pubblicare la nostra Sacerdoti qui in Italia. Contenti? Io na cifra.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – special editionA parte che adesso voglio sapere da voi cosa cazzo avrà mai fatto di male Nicholas, decapitato a ogni piè sospinto e messo sempre sulla cima di qualche cosa. E poi, lei chi cavolo è? Non è la tizia di prima, sebbene presenti gli stessi problemi fisici agli arti superiori e la stessa identica e brutta, bruttissima, camicia da notte. Doveva esserci un'offertona al mercato, un 3x2 o anche un "Signora, se ne porta via dieci le regalo cinquanta euro". E poi cosa fa? Annega? Il corpo non è nemmeno sfumato, è tranciato di netto in mezzo al nulla... Vabbè, ma io ancora che mi stupisco e sto qui a parlare di una copertina che presenta solo la testa di uno dei personaggi. La scheda parla addirittura di alcune amiche di Sarah che, ragazzi, io non so proprio da dove siano uscite fuori dato che nel volume di prima non se ne faceva menzione. Ma, ad ogni modo, la cosa più importante è il riferimento alle "antiche foreste della Polonia", quindi ecco spiegati gli alberi che reggono la testa del povero Nick. Mi fa piacere notare che almeno non è più nella sua versione fantasma, poveraccio. Non so voi ma ci vedo tanta Leggereditore in questa copertina, ho avuto un déjà vu tra uccelli pipistrelli e persone decapitate...
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – special editionE niente, poi girando qua è là su Amazon trovi la ragazza piovra con la camicia e l'angelo con le mutande da centurione in un'unica copertina. Non solo, in un unico romanzo! Ma, dico, scherziamo? È imperdibile.
Joey W. Hill scrive solo libri poporno che spesso includono due vampiri e una donna, lo schiavo della regina dei vampiri, angeli e sirene (??), angeli e piovre.
Quindi, la piovra in camicia si chiama Mina – poi mica ho capito se è una piovra. Idee? Suggerimenti? – e pare sia innamorata del centurione David, nato da un essere umano e un angelo. Vabbè, sentite, la trama non me la ricordo tutta, quando guardo questa copertina vengo distratta dalla pioggia torrenziale, dal centurione in mutande che è chiaramente Mitch di Baywatch con una saetta (??) in mano, dal font del titolo, da quella doppia W nel nome della scrittrice che, non so perché, sembra troppo più grande delle altre lettere.
Le ali di Mitch, poi, emettono luce per caso? Non capisco quel vortice più chiaro perché è solo da un lato... Forse è il vento, l'aura, la luce divina? Ma poi dove diavolo stanno, sospesi nel nulla nel bel mezzo di una discarica a cielo aperto? Scusate, quello sulla sinistra è un mucchietto di monnezza? Mi pare un materasso abbandonato a me... Io comunque non voglio saperne niente, qui c'è la scheda, vedete un po' voi se volete davvero leggervela, c'ha pure il coraggio di costare 15 dollari sta cagata.
Al prossimo lunedì e, nell'attesa, mille cascate di teste mozzate e seducenti piovre in camicia per voi!

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