Piaccia o no, è il nuovo suono che avanza

Out Hud, dice nulla? Boh, forse, ma chi sono, pure? Niente, dicono, un gruppetto americano indie, dance (??). Ecco, un vecchio progetto morto e sepolto sei anni fa, a rimpianti zero, tuttavia, piacevole esperienza elettrosensoriale una volta messo il cd a girare. E chi vuole balli, io me li ascolto sdraiato…

Any way, affacciamoci sul new sound, del tipo “non possiamo per forza restare fermi”, il mondo gira, la musica anche, quindi… Prendo spunto da un ultimo concerto al Circolo degli Artisti, a Roma. Due band simili, una di Chicago, l’altra italianissima. Comincio dai Mahjongg, gli stranieri, un afro-punk-post punk-proto, molto proto electrodrumm’n'bass. Dai Talking Heads passando per Beck e poi chissà…

Gli altri, gli italici, Bologna Violenta. Anche qui, lo specchio della musica che cambia, si plasma su delle non note, entra nel campo del testo la lingua parlata, la comunicazione diviene diretta, direi che toccano appena i Bluvertigo, decisamente meno geniali ma più veloci e spazialmente spaccati tra messaggi subliminali e l’inaudita violenza sbattuta sui poveri pad di batteria.