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Piano paesaggistico della toscana in bilico

Creato il 19 marzo 2015 da Carteinregola @carteinregola

Solo pochi mesi fa avevamo festeggiato l’approvazione della nuova Legge per il governo del territorio della Regione Toscana del Presidente Rossi e dell’Assessore Anna Marson. Ma a poche settimane dalla fine della consiliatura, si riaccende la  battaglia tra le ragioni della tutela e quelle degli interessi  privati,  questa volta  per il nuovo Piano Paesaggistico. Con un insolito (ma forse ormai ci dovremmo abituare)  fronte bipartisan PD-Forza Italia, che vorrebbe snaturare il Piano a suon di emendamenti, contrapposto a  quello di centinaia di cittadini, intellettuali, associazioni e comitati (ma anche  la CGIL Toscana) che hanno moltiplicato gli appelli in difesa di un provvedimento per la tutela del Paesaggio che dovrebbe essere preso a modello dagli amministratori di tutta Italia. Almeno da quelli che antepongono l’interesse pubblico e collettivo a quello  delle potentissime lobbies… [Pubblichiamo l’appello del Comitato per la Bellezza e la risposta a Carteinregola del Presidente Rossi]

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Appello: Non lasciamo “uccidere” il paesaggio toscano*

Il Consiglio regionale della Toscana sta decidendo in questi giorni se dare ad una delle regioni più ammirate in Italia e nel mondo un piano paesaggistico degno, cioè rigoroso, avanzato, che tuteli in modo attivo, secondo l’art. 9 della Costituzione, quello straordinario patrimonio stratificato nei secoli e nei millenni. Oppure se approvare un piano che di fatto accoglie le istanze espresse da quanti vogliono proseguire nello sfruttamento speculativo delle coste, delle colline, delle zone boschive, delle cave, dei bacini fluviali, “uccidendo” quel mirabile palinsesto millenario…

(> leggi il testo completo dell’appello con le firme )

(> Vai a una parallela petizione on line  – appello e petizione saranno poi unificati)

LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE ENRICO ROSSI  A CARTEINREGOLA: Ringrazio Voi e gli altri cittadini che mi avete scritto. Vi rispondo con piacere fornendovi le ultime novità riguardo all’impegno della Regione Toscana per coniugare, attraverso il PIT (Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di piano paesaggistico), la salvaguardia del territorio con la promozione dello sviluppo. Non dobbiamo mai dimenticare che il meraviglioso e unico paesaggio della Toscana è una ricchezza non può essere classificata come un bene monumentale e immobile, ma rappresenta il frutto del secolare rapporto tra la natura e il lavoro dell’uomo. Vorrei ricordare che siamo l’unica regione che ha approvato una legge che blocca il consumo di territorio e vieta le costruzioni in tutte le aree ad alto rischio idraulico. Noi abbiamo deciso di lavorare per la tutela, la rigenerazione e la riqualificazione del nostro patrimonio paesaggistico. Adesso siamo impegnati a fare un bel piano del paesaggio: questo è il nostro obiettivo. Ne abbiamo discusso prima con la società toscana e poi con il ministro Fraceschini. Vogliamo portare in approvazione in Consiglio il piano paesaggistico entro la fine di questa legislatura.
Desidero quindi rassicurarvi sul fatto che la Toscana sarà la prima e unica regione ad approvare un piano che contenga sia la parte vincolistica che precise direttive per gli ambiti territoriali della nostra regione, a cui dovranno conformarsi gli strumenti urbanistici dei Comuni.
Il nostro dovere è quello di regolare questa materia in modo da ridurre la discrezionalità e aumentare le certezze. Chi sogna di poter fare qualunque cosa in nome del progresso resterà deluso, chi vuol proibire qualunque cosa perché vede in ogni cambiamento un peggioramento resterà ugualmente deluso.
Ogni nostra scelta sarà per la tutela della Toscana e per il benessere dei suoi abitanti perché, come ho avuto più volte modo di dire, assumersi le responsabilità di governo del territorio è una grande sfida che richiede di interpretare fenomeni complessi, di trovare equilibri tra interessi diversi e spesso contrastanti ascoltando le (buone) ragioni di tutti, ma allo stesso tempo tenendo ferma la propria responsabilità che è quella di promuovere lo sviluppo e la salvaguardia di tutta la Toscana.

Con i miei più cordiali saluti,
Enrico Rossi

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