Indaffarata ad estirparla,
quest’anno mi sono soffermata a guardarla con occhi diversi ed ho deciso che l’avrei risparmiata.
Con caparbietà si è conquistata un posto nel bosco-giardino e mi sono ricordata che al Chelsea Physic Garden di Londra l’avevo ammirata sostenuta da un tepee, gli inglesi da tempo hanno fatto entrare in giardino tante umili spontanee.
Veccia montana o Vicia cracca secondo corretta nomenclatura latina, è una legiminosa rampicante tra le più vistose per via dei bellissimi fiorellini a grappolo blu/violetto. Cresce spontanea in molti luoghi e per garantirle sopravvivenza anche nei terreni più inospitali le sue radici corrono in profondità alla ricerca dei nutrimenti essenziali. Difficile liberasi di lei, se arriva in giardino è meglio guidarla e lasciarla crescere per il suo aspetto attraente, essendo annuale nel giro di poco tempo i suo fusti disseccano lasciando a terra una miriade di semi prodotti dai baccelli che germoglieranno la primavera seguente.