Piattaforma petrolifera al largo della Puglia, ecco come il Corriere dà la notizia

L’avvio della procedura di valutazione ambientale presso il ministero viene segnalato con un avviso pubblico legale, anzi con quattro avvisi uguali della stessa notizia, che non viene spiegata, almeno sull’edizione di ieri del Corriere, bensì affidata a una costellazione di messaggi pubblicitari su temi simili.
Il risultato è che i problemi legati al progetto, che riguarda un’estensione di 742 km quadrati a circa 50 miglia marine al largo di Vieste, non vengono dichiarati: anzi si moltiplicano messaggi rassicuranti, stavolta non con avvisi legali bensì pubblicitari. La piattaforma, se si farà, sarà troppo vicina alla costa oltretutto in una zona turistica di notevole valore e potrà causare abbassamento del terreno, effetti sismici, pericolo di perdite, che sono la normalità, danneggiando oltre che il turismo la sicurezza e la salute. Chi scrive non ritiene che ci siano compensazioni ambientali possibili.
Il Corriere, testimoniando l’estrema debolezza dell’editoria italiana, preferisce glissare, anche se in altre circostanze ha avuto la forza di dare notizie fastidiose per i petrolieri.
Sarebbe normale se i politici si opponessero. L’avvenire non è il petrolio italiano, di bassa qualità tanto che di solito non se ne ricava nemmeno benzina.

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