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Piazza Affari, i titoli bancari in sofferenza

Da Pukos
Piazza Affari, i titoli bancari in sofferenza

La Borsa milanese non brilla

Vola il comparto del lusso con Tod’s, Ferragamo e Moncler, per Luxottica l’ennesimo massimo assoluto. Giù il comparto bancario.

Saranno state anche prese di beneficio, ma la discesa dei titoli bancari italiani, in una giornata che ha visto la Borsa di Francoforte e quella di Parigi guadagnare oltre due punti percentuali è, per usare un eufemismo, molto sospetta.

Cosa farà ora il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco? Egli infatti si trova ora ad accollarsi l’80% (non noccioline!) del rischio per l’operazione di Qe annunciata ieri da Draghi, dopo che nei giorni scorsi aveva rigettato nella maniera più netta una tale ipotesi.

“I rischi vanno condivisi dall’eurosistema nel suo insieme” aveva tuonato Visco, pena la “frammentazione” dell’Europa. Che significano hanno le parole Comunità europea e Unione europea?

L’unico a non essersi accorto di questo “schiaffo” che la Germania ha voluto dare ai “partner” (ma quali partner! Ai sudditi) europei, è stato Renzi che, forse distratto da cose più importanti (Fassina e Civati) ha accolto la Merkel con tutti gli onori.

Ed ecco allora che il nostro comparto bancario oggi ha dovuto subire una vera e propria debacle: Banca MPS (-5,31%), Banco Popolare (-4,74%), Ubi Banca (-3,47%), Bper (-2,72%), BpM (-2,21%), Unicredit (-2,09%), Mediobanca (-0,27%), in controtendenza soltanto Intesa Sanpaolo (+0,23%).

Ovviamente hanno fortemente indebolito il nostro Ftse Mib (+0,24%) che si è salvato dalla freccia rossa proprio con uno sprint finale dovuto probabilmente agli acquisti “ritardatari” dopo la seduta della vigilia.

Male anche Saipem (-3,75%) ed A2A (-1,44%).

In grande spolvero, invece, il comparto del lusso, in particolare performances d’eccellenza per Tod’s (+6,67%), Ferragamo (+5,12%) e Moncler (+4,04%).

E che dire dell’ennesimo record storico di Luxottica (+2,76%) che non si è accontentata di superare per la prima volta in chiusura quota 50 euro, ma ha oltrepassato anche i 51 euro.

Sesto rialzo di fila per Azimut (+3,30%) tornato sopra quota 20 euro, non accadeva dallo scorso mese di settembre.

Ma concludiamo segnalando un altro titolo che sta vivendo un momento magivo, mi riferisco a Stmicroelectronics (+3,20%) che ha messo a segno la nona seduta rialzista delle ultime dieci, arrivando così sui massimi del 2013, ora è pronta a dare la scalata verso quota 8 euro.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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