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Piccola dea di Rufi Thorpe

Creato il 06 maggio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Piccola dea di Rufi Thorpe

Domani nelle librerie Piccola dea, romanzo d’esordio di Rufi Thorpe, finalista del Dylan Thomas Prize 2014 e del Flaherty-Dunnan.

A dispetto dei luoghi comuni, il rapporto più intenso per le giovani donne non è quello con il primo amore. È quello con l’amica del cuore. Ed è ciò che Piccola dea intende far vedere: Lorie Ann e Mia, in riva all’oceano della California, sdraiate al sole a scambiarsi segreti, mentre provano a schiarirsi i capelli con il succo di limone, di questa amicizia ne sanno qualcosa. Diversissime tra loro, eppure unite come sorelle, crescono complici e spensierate: non passa giorno senza che l’una sappia nell’intimo cosa nasconde il cuore dell’altra. Siamo nei festosi anni Ottanta, e all’inizio di questa loro storia, che durerà per altri vent’anni, Lorie Ann e Mia si fanno una confidenza che scotta e che impone una decisione complicata: hanno sedici anni e sono rimaste incinte. Mentre Mia è la bulla, scostante, con una famiglia sgangherata, Lorie Ann è la perfezione, quella che tutti invidiano: per la sua bellezza solare, il carattere aperto e generoso, la vita serena avvolta da una famiglia unita. Se la biologia c’entrasse col destino, e la scelta coraggiosa di Lorie Ann di non abortire, all’opposto dell’amica, dovesse venire premiata, avrebbe dovuto essere lei quella baciata dalla fortuna e dal successo. Invece, anno dopo anno, Lorrie Ann scivola in tutt’altra esistenza, e a Mia, pienamente realizzata, non resta che documentare, e interrogarsi sulle ragioni per cui la sorte abbia riservato alla sua “divina” amica un percorso tanto accidentato. Definito in patria un debutto stellare, il romanzo Piccola dea di Rufi Thorpe mostra, con uno stile vivido e graffiante, la profondità dell’amicizia, la natura ambigua della maternità, dell’amore e della lealtà.

Rufi Thorpe
 Rufi Thorpe è nata in California e vive a Washington D.C. Questo è il suo primo romanzo, finalista del  prestigioso premio letterario Dylan Thomas Prize 2014 e del Flaherty-Dunnan. Il debutto è stato acclamato dalla  critica americana come una delle rivelazioni dell’anno.




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