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Piccole donne di L.M.Alcott

Creato il 20 aprile 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Piccole donne di L.M.Alcott

Louisa May Alcott, nata a Germantown (Philadelphia), figlia di un noto filosofo trascendentalista, era la seconda di quattro sorelle. 
La famiglia si spostò a Boston nel 1834, in seguito si trasferì nel Massachusetts, dove il padre fondò una scuola sperimentale ed entrò a far parte di un club trascendentale. Nel 1840 la famiglia Alcott si trasferì in un cottage con annessi due acri di terreno lungo il Sudbury River a Concord, Massachusetts. Per un breve periodo, dal 1843 al 1844, la famiglia visse in una comunità chiamata Utopian Fruitlands, che però fallì.
Louisa ricevette un’educazione privata (tra i suoi insegnanti, gli amici di famiglia Ralph Waldo Emerson e Nathaniel Hawthorne). Fu un’abolizionista e una femminista. A causa delle condizioni economiche in cui gravava la famiglia, fu costretta a lavorare fin da giovane come insegnante occasionale, sarta, governante, aiutante e, in seguito, scrittrice. Nel 1879, la sorella più piccola, May, morì.
Divenne una sostenitrice del suffragio universale esteso alle donne e fu la prima donna a iscriversi alla lista dei votanti a Concord (Massachusetts) in un’elezione scolastica.
Morì a Boston il 6 marzo 1888.
Prolifica autrice di romanzi, non solo per ragazzi (pubblicò sotto pseudonimo romanzi gotici, rivelando una sorprendente “anima nera”), i suoi libri più noti appartengono alla serie delle Piccole donne.
La storia della vita e la carriera di Louisa May Alcott sono stati raccontati nel libro di Ednah D. Cheney Louisa May Alcott: Her Life, Letters and Journals (Boston, 1889) e, in seguito, in Louisa May Alcott (University of Oklahoma Press, 1950) di Madeline B. Stern.

Sito dell’Autore: http://www.louisamayalcott.org/

 

Serie Piccole donne:

1. Piccole donne
2. Piccole donne crescono
3. Piccoli uomini
4. I ragazzi di Jo 

 

Piccole donne di L.M.Alcott
Titolo: Piccole donne
Autore: Louisa May Alcott
Edito da: Einaudi
Collana : Einaudi tascabili. Classici
Prezzo: 9,78 €
Genere: Letteratura, Romanzo Narrativa, Classici
Pagine: 312 p.

Voto:

Piccole donne di L.M.Alcott

Piccole donne di L.M.Alcott
Piccole donne di L.M.Alcott

Trama: Crescere non è facile per le sorelle March. La povertà minaccia la loro casa e l’adorato padre è stato chiamato a combattere nella guerra di Secessione. Su di loro, però, veglia l’amorevole mamma, preoccupata per il loro avvenire e, al contempo, fiera delle loro scelte. Anche i sogni non mancano: costruire una nuova famiglia per la pacata Meg; diventare scrittrice per quel maschiaccio di Jo; vivere serenamente nella casa paterna per la dolce Beth; intraprendere la carriera d’artista per la vanitosa Amy. Realizzarli non sarà semplice, ma nulla sembra impossibile per chi conosce il segreto dell’affetto, dell’ottimismo e della solidarietà.

Recensionedi molly68

Eccoci a un nuovo appuntamento con la riscoperta dei classici. Questa volta ho riletto per voi, amici di SL, e l’ho fatto con immenso piacere, un vero e proprio evergreen: Piccole donne. Avrete notato che mi sono dilungata un po’ nella biografia dell’Autrice, ma era necessario, visto che questo delizioso e sorprendente romanzo di formazione è fatto in gran parte di materiale autobiografico, condito con una buona dose di grazia e autoironia.
La “donna dietro le piccole donne” ebbe una formazione straordinaria per il suo tempo, caratterizzata da un’impronta “rivoluzionaria” che andava ben oltre gusto, maniere e convenzioni dell’ambiente vittoriano e che salta fuori da ogni pagina delle sue storie.

La trama, universalmente nota, ruota attorno alle vicende della famiglia March: quattro sorelle, sotto l’ala protettiva di una mamma a suo modo “moderna” (ricordate che il romanzo è stato scritto nel 1868), crescono, sognano, s’innamorano insieme, cercando di restare unite, nonostante le avversità, e affrontando la vita in modo semplice, godendo delle piccole cose quotidiane, circondate da numerosi ed efficaci personaggi. Come nella vita “vera”, fatti tristi gettano la loro ombra sulla spensieratezza delle ragazze, ma è proprio nelle situazioni negative che la solidità del loro rapporto si esalta, aiutandole a superare ogni difficoltà e facendole diventare da bambine delle piccole donne. Questa storia è un inno alla gioventù e alla sua bellezza, alla libertà e alla spontaneità, una voce fuori dal coro, all’epoca in cui fu scritta.

little women

I genitori March, infatti, non sono rigidi né repressivi, ma affettuosi e poco convenzionali e soprattutto all’avanguardia nell’incoraggiare nelle proprie figlie iniziativa e spirito di indipendenza.
Ecco allora delinearsi le individualità delle quattro sorelle che, lungi dall’apparire datate o poco credibili, sono personaggi anticonformisti e indimenticabili: a poco a poco scoprono chi sono e cosa potrebbero diventare coltivando i loro sogni, sviluppano una propria personalità e costruiscono il loro futuro, donne in boccio ma già forti, in un mondo di uomini (i quali, a ben guardare, restano sullo sfondo).
Bell’anelito libertario, per un “romanzo per signorine”, con una punta di femminismo.

Ma torniamo alle ragazze March. Sono così diverse caratterialmente e nel modo di affrontare i problemi, hanno aspetto, attitudini, interessi e caratteristiche psicologiche così varie da consentire a qualsiasi lettore di scegliere la sorella a lui più affine: Jo, scrittrice, intellettuale, anticonformista, irruenta e vivace, battuta pronta e grinta da vendere (chiara proiezione della personalità dell’Autrice); Meg, femminile, assennata e dolce; Amy, capricciosa, frivola, dallo spirito artistico e creativo, attratta dal lusso e dalla ricchezza, ma al tempo stesso schietta e sincera; Beth, introversa, amante della musica, tenera e fragile, generosa e altruista. Quattro tipi psicologici molto diversi, ma che si completano, descritti con misura e sobrietà esemplari, assolutamente verosimili e attuali.
Anche i personaggi secondari sono caratterizzati con gusto perfetto, dotati di uno spessore che li rende vivi e familiari (come il signor Lawrence e persino la bisbetica zia March).
E non posso non confessarvi che Laurie è stato il mio primo amore letterario (mai capito perché Jo lo molli per poi sposare il professor Bhaer!).

piccole donne
Con la sua scrittura godibile e spontanea, Louisa May Alcott ci narra con formidabile spirito pratico (e utilizzando tutti i possibili registri del sentimento, dall’ironia alle lacrime) una vicenda che mantiene ancora oggi la sua freschezza e la cui lettura è capace di scaldare il cuore, appassionando, divertendo, commuovendo. L’autrice fa un’analisi a tutto tondo del mondo femminile e grazie alla sua narrazione asciutta ed essenziale non cade mai nel tranello della retorica o del patetico. 

Il romanzo, infatti, racconta di valori vivi e attuali. Il dovere, l’amicizia, la solidarietà, la stima reciproca, il rispetto per le individualità e le inclinazioni sono concetti universali e senza tempo, che la Alcott propone al lettore in modo serio ma mai noioso e questa è sicuramente una delle chiavi di lettura del successo ottenuto in quasi due secoli. 
L’happy ending è d’obbligo, ma senza essere stucchevole. Il cinema e la tv hanno reso più volte omaggio a questa storia (c’è persino un anime), ma senza mai eguagliarne la freschezza e la spontaneità. Molto buona la versione del 1994, della regista Gillian Armstrong, con un cast niente male (Susan Sarandon, Winona Ryder, Claire Danes, Kristen Dunst, Gabriel Byrne, Christian Bale), del quale vi propongo un estratto.

 httpv://www.youtube.com/watch?v=qZv3NizM24c&feature=fvst

In conclusione, ho un segreto da rivelarvi. Tanti anni fa, nel gioco dell’immedesimazione nelle sorelle March io ero Jo: aspirante scrittrice, romantica, ribelle, anticonformista. Beh, sappiate che qualcosa di Jo March me la porto ancora oggi nel cuore: la ferma intenzione di non rinunciare ai miei sogni.

Consiglio finale: leggete (o RI-leggete) questo romanzo. 


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