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PICCOLI MOSTRI CRESCONO di Fabrizio Foni

Creato il 07 giugno 2010 da Paolo Franchini

PICCOLI MOSTRI CRESCONO di Fabrizio Foni

DAL 9 GIUGNO IN LIBRERIA

Cronache delle curiosità, della bizzarria, dell’orrido e del portentoso; narrativa avventurosa, di anticipazione scientifica, all’insegna della suspense della paura, del raccapriccio, dello stupore; esempi ora pietosi di virtù, ora di spietata bestialità: una casistica variopinta e multiforme, cangiante dal rosa al nero, per una sola e ben forgiata “macchina” dell’editoria.

Sorta nel 1899, a cavallo tra Otto e Novecento, la “Domenica del Corriere” rappresentò una svolta per l’editoria periodica italiana. A differenza delle testate precedentemente varate, il giornale milanese fu il primo, come dimostrano le tirature, a catalizzare l’immaginario dell’intero Paese, dando vita a un prodotto davvero popolare, per il “signor Tutti”.

Con le coloratissime copertine e quarte, realizzate dall’abile Achille Beltrame, con resoconti drammatici e attraverso avvincenti racconti e romanzi a puntate, firmati da autori famosi ma anche da semplici lettori, la “Domenica del Corriere” fu l’equivalente e al tempo stesso un’anticipazione della televisione, la porta d’accesso per una cronaca spesso romanzata, e per una narrativa capace di amplificare sulla carta le inquietudini e le esigenze del pubblico nostrano, e non solo.

Perlopiù estromessa dagli studi letterari, la rivista merita di essere riscoperta come pionieristica nave scuola del fantastico, del mistero, dell’avventura nostrani, prima del fumetto, del cinema e della televisione, in sintonia con le testate analoghe che apparivano in Europa e con i pulp americani.

Con sguardo attento e rigoroso, questo saggio prende in esame gli aspetti salienti del primo anno di vita della “Domenica”, mettendone in luce la già spiccata propensione al sensazionale: mostruose creature, avvistamenti di sirene, morti che ritornano in vita, le storie di Sherlock Holmes (che divenne noto al pubblico italiano proprio dalle pagine del settimanale), enigmi del cosmo, casi di telepatia, reincarnazione e spiritismo. E poi fachiri, cannibali, fenomeni umani o animali della fiera e del circo, supplizi e omicidi crudeli, invenzioni stupefacenti. Un tipo di ricetta che sarebbe stato sfruttato con successo per molte altre decadi.

Fabrizio Foni (1980), lavora con una borsa di post-dottorato all’Università di Liegi. La sua tesi di Dottorato ha vinto la sesta edizione del premio Lama e trama. Tra i suoi contributi: Alla fiera dei mostri. Racconti pulp, orrori e arcane fantasticherie nelle riviste italiane 1899-1932 (Tunué, 2007), le antologie Il gran ballo dei tavolini. Sette racconti fantastici da «La Domenica del Corriere» (Nerosubianco, 2008) e Ottocento nero italiano. Narrativa fantastica e crudele (Aragno, 2009, assieme a Claudio Gallo). Con Luciano Curreri ha curato Un po’ prima della fine? Ultimi romanzi di Salgari tra novità e ripetizione (Sossella, 2009).

Perdisa, collana Walkie Talkie
Eur.16,00 – Pagg.249
Isbn 978 88 8372 490 9
Con riproduzioni di copertine



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