«Oggi la strategia di Mediaset prevede l'esclusiva assoluta sulla Champions League. Poi mai dire mai: dipende da come va il mercato, dalle offerte che possono arrivare». Pier Silvio Berlusconi esclude, almeno per il momento, che la Coppa dei Campioni possa entrare in uno scambio con Sky
Piuttosto, spiega rispondendo alle domande dei giornalisti alla presentazione dei nuovi palinsesti a Cologno Monzese, la società stima di guadagnare «centinaia, centinaia, centinaia di migliaia di abbonati» proprio puntando sulla Champions come contenuto esclusivo da sfruttare su tutte le piattaforme, «digitale terrestre e Internet sicuramente. Il satellite? È una possibilità che abbiamo».
Il vicepresidente di Mediaset si dice comunque «soddisfatto» dell'esito della partita sui diritti contro «un gigante abituato a dominare», sottolinea senza citare Sky. Dopo il colpaccio sulla Champions, fronte su cui «ci siamo trovati a dover competere», Mediaset ha «subito un attacco diretto sul digitale terrestre» da parte della tv di Murdoch. «Le regole dicevano che i pacchetti A e B non si potevano acquistare insieme. Noi abbiamo fatto un'offerta massima accompagnata da altre solo difensive».
Dalla battaglia sulla serie A «Premium esce più forte di prima, con la Champions in esclusiva dal 2015 e le partite delle otto squadre più forti del campionato, che coprono il 90% dei tifosi, nel periodo 2015-2018». Certo, la prossima sarà «una stagione ottima per l'offerta free, con la Champions e l'Europa League, più complicata per Premium, ma dalla stagione successiva ci rifaremo».
Già costretta ad affrontare tagli da 620 milioni negli ultimi due anni, legati all'efficientamento dei costi, Mediaset punta ora a «coprire e se possibile superare» i costi dei diritti del calcio «mixando la conquista di nuovi abbonati e l'aumento dei prezzi degli abbonamenti. È una sfida coraggiosa - sottolinea - ma le stime ci dicono che si può fare».