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Pilatus la montagna delle leggende e dei record

Da Veronica Addazio @SvizzerAmo
Pilatus

In cima al Pilatus. Lo sguardo spazia sul Lago dei Quattro Cantoni e su tutto l’altopiano della Svizzera Centrale

Cambiano le montagne ma la filosofia svizzera della loro fruizione rimane sempre la stessa: la massima accessibilità grazie a ferrovie di montagna, impianti a fune e sentieri ottimamente tracciati e segnalati. Il Pilatus, dietro Lucerna, non fa eccezione.

Già solo il nome evoca qualcosa di misterioso. “Pilatus“, da Ponzio Pilato perché una leggenda narra che su questo monte sia stato sepolto il famoso personaggio del Vangelo e che il suo spirito vagasse per le cime. Una leggenda talmente radicata che, fino al ’500 era addirittura proibito salire in cima. Per fortuna questo divieto è stato abolito perché ci si sarebbe persi un panorama splendido che domina Lucerna, il lago e la Svizzera Settentrionale ma, soprattutto perché non sarebbero potuti essere realizzati i quattro chilometri della Pilatus Bahn, la ferrovia a cremagliera più ripida del mondo.

La ferrovia a cremagliera più ripida al mondo

Pilatus Bahn

A bordo della Pilatus Bahn

In alcuni punti la pendenza raggiunge il 48% che, detto così significa poco ma per farvi un’idea questo dato significa che per ogni 100 metri lineari se ne fanno 48 in salita. Se ci si siede davanti e si guarda fuori dal parabrezza si vedono i binari che si arrampicano quasi verticali, un po’ come quando si sale sulle montagne russe, Istintivamente viene un po’ di timore ma la sicurezza della marcia è garantita da un triplo sistema frenante e da un sistema di cremagliera unico al mondo detto Locher dal suo inventore che, praticamente, àncora il vagone al binario.

Il punto di partenza è Alpnachstad, che si raggiunge da Lucerna in una ventina di minuti di treno oppure con il battello in circa 50 minuti. Entrambi i mezzi fermano proprio di fronte alla stazione del Pilatus. La salita è lenta, massimo 15 chilometri all’ora e si compie in una trentina di minuti. Inizialmente si passa tra prati e boschi per poi arrivare sulla parete dell’Eselwand, brulla e scoscesa. I treni si succedono a poca distanza l’uno dall’altro e durante la salita si vedono i convogli precedenti arrampicarsi sulle rocce sulle quali spiccano, rosso su grigio.

Una galleria panoramica con una vista straordinaria

Una volta in cima ci accoglie la nuova stazione con la galleria panoramica chiusa da grandi vetrate che collega i due alberghi, quello nuovissimo, il Bellevue e lo storico Pilatus Kulm con il suo ristorante dedicato alla Regina Vittoria d’Inghilterra che qui vi soggiornò. In realtà il Pilatus è una larga cresta con tre cime: il Tomlishorn (2’132 metri), l’Esel (2’118 metri) e l’Oberhaupt (2’106 metri).

Sono tutte facilmente raggiungibili con brevi passeggiate non impegnative; il primo percorso è un po’ più lungo, circa 35 minuti di cammino, passa dalla valle dell’eco e dal sentiero dei fiori. Il secondo e il terzo sono più brevi, una decina di minuti, e il panorama a 360° domina sulle tre famose montagne dell’Oberland: Jungfrau, Monch ed Eiger, sul Säntis in Appenzell, su sei laghi e, in fondo, fino alla Foresta Nera. Nella roccia è stata scavata una galleria, il Drachenweg che ha diverse finestre e fa tutto il giro.

Ci sono due percorsi, uno più facile di circa 500 metri pianeggiante e uno, continuazione del primo, più lungo e difficile per la presenza di alcune scale molto ripide che portano sulla cresta. A metà percorso si diparte un sentiero che scende al Klimsehorn dove, isolata in mezzo ai prati è stata eretta una cappelletta.

Il dragone della montagna

Dragon Ride

Dragon Ride, la nuova funivia del Pilatus

Il dragone è il simbolo del Pilatus fin dal Cinquecento. In effetti, se si guarda dall’alto, il Lago dei Quattro Cantoni, con le sue ramificazioni, il percorso sinuoso ne ricorda il corpo, la testa e le corna. E Dragon Ride, è il nome della nuova cabina panoramica della funivia che scende a Fräkmüntegg, prima tappa sulla strada del ritorno.

Qui sono stati ricavati una pista di bob estivo, il più lungo della Svizzera con i suoi 1.350 metri di curve, controcurve e gallerie e un parco avventura con diversi percorsi tra gli alberi dove ci si arrampica, si superano ostacoli, discese con la corda e così via, tutto in sicurezza imbragati e saldamente assicurati da moschettoni a cavi d’acciaio.

Il secondo tratto della discesa, in cabinovia, porta alla stazione intermedia di Krienseregg dove c’è Pilu-Land, un parco dedicato ai bambini più piccoli, rimanendo nella cabina si giunge alla stazione a monte di Kriens, da dove, con una breve passeggiata si va a prendere l’autobus N°1 che riporta al centro di Lucerna.

Info: www.pilatus.ch/it


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