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Pillole di recensioni: Prometto di sbagliare, Tutte le volte che ho scritto ti amo

Creato il 09 settembre 2015 da Mik_94
Ciao ragazzi, come state? Mi accorgo che la normalità è tornata dal chiacchiericcio che questa mattina sento fuori. Da casa vedo la stazione degli autobus e, dai paeselli circostanti, uno sciamare di ragazzi impressionante. Per chi fosse tornato a scuola, allora, un grande, grande in bocca al lupo; pensavate li facesse solo Gianni Morandi? Per gli altri, o almeno per me, la normalità sono lezioni sempre più vicine e la Autunnale. Sto preparando l'ultimo esame del secondo anno e, prossimamente, notorete la cosa anche voi: commenti brevi, probabilmente, per letture semplici e veloci. Si parte già da oggi con due novità che non mi hanno rubato molto tempo; il primo – atteso caso editoriale – non è quel che sembra; il secondo – primo volume di una duologia – è invece proprio come sembra e, quando non c'è voglia di impegnarsi, va anche bene cosi. Per entrambi, devo ringraziare gli uffici stampa.
Ps. Ricordate, sì, che domani è l'ultimo giorno per votarmi ai Macchianera? Pillole di recensioni: Prometto di sbagliare, Tutte le volte che ho scritto ti amoTitolo: Prometto di sbagliare Autore: Pedro Chagas Freitas Editore: Garzanti Numero di pagine: 399 Prezzo: € 16,90 La mia recensione: Mi affido alla recensioni brevi quando il libro è semplice e carino e una parola di troppo potrebbe togliere le poche sorprese a un lettore interessato. O, come in questo caso, quando il romanzo non è un romanzo e la recensione non può essere una recensione. Dopo una raccolta di racconti fantascientifici – del tipo che non apprezzo, purtroppo, e non sono in grado di giudicare –, quest'anno la storia si ripete con Prometto di sbagliare: il caso editoriale che, dalla vicina Spagna, si attendeva dalla scorsa primavera. Prima di leggerlo, un'intera estate in mezzo e qualche estratto, in rete, che incuriosiva. Si parlava, infatti, dell'esordio di successo di Pedro Chagas Freitas, ma nessuno sapeva di cosa parlasse, paradossalmente. Risponderò, dunque, alla domanda che mi facevo anch'io e che, forse, vi siete fatti almeno una volta anche voi, incrociandolo in libreria: qual è il fulcro di questo volume che, a suo favore, ha una copertina stupenda e tanta pubblicità? Nella sinossi, cenni alla storia di due vecchi amanti che, in un bar, s'incontrano e si scoprono ancora innamorati. Prometto di sbagliare racconta la loro, di storia, e non solo. Ogni vicenda non si protrae per più di qualche pagina e cercare il filo che le lega, più o meno invano, è la missione di un lettore che si aspettava altro. Il punto è che, per quanto oneste e ben formulate, le vicende – raccontate da traditori e traditi, uomini e donne, bambini e adulti, compagni felici e partner scontenti – costituiscono scene autosufficienti. Spesso molto emozionanti, con la passione a nudo e i sentimenti esposti nella loro ambiguità, ma adatte – con gli aforismi e l'amore percepito a 360° gradi – a chi apprezza una prosa poetica e l'arte dell'indugiare, del tergiversare. Io, lettore istintivo e materiale, non saprei come leggerlo, se non inserendolo tra un romanzo e l'altro, in cerca di respiro. Un racconto d'amore al giorno avrà pure i suoi benefici? Commentato in una rubrica che nel nome ha le pillole, Prometto di sbagliare non è di certo una pillola amara, anche se c'è chi al dolce dichiararsi preferisce pur sempre - come me - il gusto agrodolce dell'inconfessato.
Pillole di recensioni: Prometto di sbagliare, Tutte le volte che ho scritto ti amoTitolo: Tutte le volte che ho scritto ti amo Autrice: Jenny Han Editore: Piemme Freeway Numero di pagine: 365 Prezzo: € 16,00 Il mio voto: ★★★ La recensione: Lara Jean ha sedici anni e ha creduto di amare cinque ragazzi. Niente di significativo, anche se ha custodito le lettere d'addio che ha scritto loro, quando il cuore le faceva male ed era in vena di struggimento. Non le ha mai spedite. Finché, un giorno, il suo nascondiglio segreto viene violato e ogni lettera arriva al destinatario. Dopo la trilogia iniziata con L'estate nei tuoi occhi, Jenny Han, per metà coreana e vintage come il suo alter ego, torna in libreria con Tutte le volte che ho scritto ti amo. Dalla sua, una copertina fresca e una sinossi che promette una spassosa commedia degli equivoci. Cosa succederebbe se le persone per cui hai sospirato in segreto si presentassero tutte alla tua porta? In realtà, pur con uno stile lieve e un'ironia che non guasta, questo young adult è nel classico triangolo amoroso che andrà a parare: dei cinque ragazzi – tra chi si è trasferito altrove e chi ha fatto outing – soltanto due si presentano da Lara Jean per avere spiegazioni. Peter, belloccio ma autoironico, legato alla protagonista da un'amicizia smarrita; Josh, il vicino di casa un po' nerd, fresco ex ragazzo della maggiore delle sorelle Song. Per togliersi dalla testa il secondo, che ama ancora ma non può avere, formare perciò una coppia per finta con il primo, che per tutto il tempo vorrà attirare le gelosie di una sua passata fiamma. Nonostante un'idea dal vago potenziale destinata a un risaputo sviluppo - pensavo, prima di leggerlo, a una versione politicamente corretta della comedy Scrotal Recall -, la Han non sfufa e raramente fa sollevare gli occhi al cielo. Perché il suo romanzo è disimpegnato e leggero come un The Duff; per nulla melodrammatico. Non si prende mai sul serio, e tra una protagonista dalle famiglia ingombrante e due pretendenti per cui si fa ugualmente il tifo, la lettura scorre via in un giorno e risulta più piacevole del previsto – pace fatta, certo, con l'imbattersi in un poligono amoroso (anche se un po' diverso) e una traduzione frettolosa. Peccato allora per il finale aperto; leggo che la storia degli amori di Lara Jean è stata divisa in due libri, e dico che spreco; con qualche pagina in più e una struttura diversa, sarebbe entrata a pennello in un romanzo solo. Di quelli divertenti, rilassanti, da ombrellone, che ora che è autunno e sei sotto esami ti fanno rimpiangere la maledettissima distanza dal mare.

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