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Pina 3D

Creato il 16 novembre 2011 da Veripaccheri
Pina 3D PINA 3D
regia di Wim Wenders

Pina Baush è stata tra le più importanti e note coreografe mondiali di balletto.
Nata nel 1940 e da poco scomparsa (2009), Pina Baush è legata al teatro-Danza, termine adottato negli anni '70 da alcuni coreografi tedeschi per indicare una forma d'arte diversa dal balletto e dalla danza moderna e che include elementi recitativi.
Nel 1973 fondò il "Tanztheater Wuppertal Pina Bausch", il corpo di ballo per il quale curò personalmente corografie e formazione. I suoi spettacoli riscossero fin da subito grande successo, con riconoscimenti in tutto il mondo. Pina rivoluzionò il balletto, diede ad esso un nuovo codice espressivo ed una nuova forza. Il balletto diventò vita reale, forza e fragilità, trasformazione.
"La novità del suo lavoro non consiste tanto nell'invenzione di nuove forme e nuovi gesti, da riprodurre uguali a se stessi, quanto nell'interpretazione personale della forma che si vuole rappresentare, entrambe sostenute dal concetto basilare del rapporto (che è della danza così come di ogni forma di vera arte) tra fragilità e forza .
Un altro elemento di novità è costituito dall'interazione tra i danzatori e la molteplicità di materiali scenici di derivazione strettamente teatrale - come le sedie del Café Müller - che la Bausch inserisce nelle sue composizioni.
Da citare anche il rapporto interpersonale che seppe sempre intracciare coi suoi allievi, basato su un rapporto di reciproco rispetto e di affetto mai gridato ma profondissimo. " (da Wikipedia)


L'intenso ed emozionante documentario di Wim Wenders, Pina, mette in scena le testimonianze dei ballerini che hanno lavorato negli anni con Pina Baush. I loro ricordi ricostruiscono il profilo di Pina Baush e ciò che lei è stata per loro e per il mondo dello spettacolo.
Pina vive ancora oggi nelle coreografie che i suoi danzatori portano avanti e sviluppano, vive nella vita di coloro che ne portano avanti il messaggio umano ed artistico.
Un corpo di ballo, quello di Baush, che divenne presto una famiglia, un luogo franco dove trovare un nuovo linguaggio per sè e per esprimere l'inesprimibile, per ritrovare la propria voce.
I ballerini, emozionati, commossi, molto partecipi al progetto, offrono loro stessi ed i loro ricordi per omaggiare una delle più innovative artiste della danza contemporanea.
Il corpo possiede un proprio linguaggio che non ha necessità di parole. Le loro tstimonianze sono ora ricordi ora stralci di danza, movimenti e colori.
Alle tante e toccanti testimonianze si alternano momenti di ballo ed estratti di interviste a Pina Baush.
Assai apprezzabile il lavoro di Wenders che ancora una volta riesce a sposare, con discrezione e originalità, la propria creatività e il proprio acume alla profondità espressiva delle coreografie della Baush ed alla intensità umana dei protagonisti.
Consigliato a tutti. Non importa se non si è preparati in fatto di danza o teatro, questo doc saprà stupirvi e regalarvi emozioni lucide e violente, che arriveranno al cuore senza passare della parola.
Non sappiamo spiegarci i motivi ma molte emozioni ci nascono in cuore portandoci consapevolezza profonda.
Pina Baush comprese questo magico meccanismo e scelse la via diretta del corpo e delle tante forme di comunicazuine alternative alla parola per mettere in scena le proprie opere.
magia della vita.
Pina Baush riuscì a dare un nuovo linguaggio a ciò che nella parola non può essere espresso.

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