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Pitti fragranze 2011:..un sabato da raccontare

Creato il 11 settembre 2011 da Dominga
PITTI FRAGRANZE 2011:..UN SABATO DA RACCONTARE 
  Una sola giornata al Pitti Fragranze è davvero pocco tempo per avere una visione globale degli espositori(quasi 200),ma l'importanza è esserci stata,ed ogni volta è acquisire una visione globale  della cultura del profumo e un pò di quel fascino che solo l'arte del bello e del buon gusto sa incantare.Inoltre,la ricchezza del programma fiorentino prevede ,a giornata ,una serie di eventi/conferenze stampa/incontri che ti aprono la testa e il cuore attraverso un connubio di parole e odori,per capire quale modalità essi trovano per far scuotere e fluire le nostre emozioni.E se poi,a catturare la nostra attenzione (specie i nostri occhi)sono anche i bejoux nell'area Charm della stazione Leopolda comprendiamo bene che il tempo al Pitti è davvero tiranno.
  Il primo incontro in sala conferenze è stato intitolato PROGETTARE IL BENESSERE,un'idea di Silvia Robertazzi,con la collaborazione di Annalisa Rosso,(CA,AT CASA)e ha visto l'intervento di alcune maestrie tra cui la creatrice di profumi giappo-americana Yosh Han,l'architetto Marco Ferreri,il professor Paolo Inghilleri e la straordianaria presenza dell'artista  giapponese Sachiko Ito(flower designer)con il suo flower artshow live,ovvero un'installazione di  originalissimi bouquets composti da fiori ma anche da aromi,sapientemente assemblati,frutto di geniale creatività ed espressione shock di polisensorialità.A tale proposito,dopo l'installazione,il pubblico,su invito dell'architetto Ferreri,ha avuto l'onore di calpestare giardini immaginari ad occhi chiusi perchè bendati,cercando di conivolgere solo il nostro olfatto e venendo  trasportati dalla nostra fantasia più libera. 
  Yosh Han ci ha raccontato dell'importante relazione tra odori e natura,l'intrinseca connessione di [feel & scent],e ha posto l'accento sull'aspetto dell'individualità di un profumo.Ella ha poi presentato una piccola kermesse delle sue creazioni olfattive,da White Flowers,fiorito complesso(ovvero la globalità del fiore,dalle sue foglie al suo stelo,oltre alla sua essenza odorosa),chakra del cuore e numero 1 e color navy,un fiorito fresco,(gelsomino sambac,violetta,tea rose,rosa del marocco,gardenia,fresia,tuberosa egiziana e petitgrain..)a Sottile,bouquet di tea rose e mughetto,così un'innocente e velata bellezza,invitando a scoprire [how i feel in the moment],a come è possibile cambiare le vibrazioni delle nostre corde emotive,fino ad arrivare all'anteprima del suo ultimo sforzo creativo,Sombre Negra.Con grande sorpresa viene distribuito in sala un'originalissima touche a sentir composta da una spatolina verde con all'estremità un baffo nero imbibito della sua fragranza.Ma non è tutto:la stessa Yosh ha invitato tutta la platea a chiudere gli occhi e immaginare di percepire com un flusso chakra l'essenza di black shadow dapprima sotto la pianta dei piedi,proseguendo attraverso le gambe e per tutto il corpo fino alla completa invasione.Il riusultato di questo esperimento? Il nostro corpo è stato trasportato da Sombre Negra come in una transfiguazione in un posto più nascosto,immaginario,la parte più incognita,o privata di noi,la parte più dark,più oscura,nell''atmosfera delle nostre emozioni più recondite[transaromation].(http://www.eaudeyosh.com/)
  L'intervento di Marco Ferreri è stato quello del racconto di un suo viaggio in motocicletta,fatto di odori,da quello boschivo e umido della sua pianura padana,a quello fresco e rigenerante delle colline,fino al caldo-solare-salato accordo vicino al mare.
Egli ha poi parlato di arredi olfattivi,dove il prfumo entra in gioco per esaltare alcuni aspetti della nostra vita quotidiana,l'odore di pane sfornato che accompagni la realizzazione di una torta nella nostra cucina,a quello  che inviti l'ingresso in uno spazio/vano della nostra casa,ai semplici gesti di sveglia e sonno.Egli parla dell'odore che siamo,l'odore che vorremmmo essere e l'odore che nascondiamo.
 
  Paolo Inghilleri,antropologo,cita a tale proposito il viaggio a Pistoia di J.Cage,un esempio di come ogni elemento sonoro che costruisce il suo pellegrinaggio venga fissato all'interno di una costruzione musicale(dal suono del treno a quello delle voci dei passeggeri,ecc.),offrendo uno spunto per un simile tentativo con gli odori.[Come un profumo "non di casa mia"può tradursi in un paesaggio d'ispirazione/infiltrazione della nostra storia olfattiva,fatta degli odori con cui siamo cresciuti?]:egli azzarda così un ulteriore spunto creativo-sperimentale sulla base di una recente ricerca sulla luce ,quando questa cambia a seconda dell'umore di ciascuno,tentando lo stesso esperimento attraverso gli odori.
 Si cita a tale proposito un leggendario Duchamp che si fece ritrarre nel suo avatar femminile sulla boccetta del profumo,in senso provocatorio,e come un omaggio a tale inventina di non-marketing ma pura espressione creativa è stata offerta anni dopo da Vezzoli in Greed ,e come l'odore sia basic ,sulla ricerca primordiale con accostamenti impensabili di materie prime e odori,dal vino, al petrolio, alla glicerina in un'altra recente installazione d'arte contemporanea.
 Infine,si citano esempi di estrema ricerca sperimentale dove un profumo possa essere anche disarmonia,espressione di stati d'animo quali paura,morte,disUtopia (Yosh Han).E abbiamo ascoltato con molto interesse ed emozione la descizione che la flower designer Sachiko Ito ha dato dei suoi bouquet: Mattino(rosa, basilico,salvia e fiori d'arancio),Tranquillità,(iris,menta,rosa bianca),Colpo di fulmine(fresia,rosa di giardino,fiori bianchi e tuberosa),Luna di spezia  ,(betulla.rosa rossa,peperoncino,foglie di ulivo).Delle composizioni strabilianti e profumatissime quelle create live per noi,un esempio di ispirazione olfattiva attraverso un puzzle di colori,odori,aromi e contaminazioni.
 Un incontro quello di Progettare il Benessere che si è tradotto in esperienza diretta attraverso tutti i sensi,per comprendere come la polisensorialità confluisca a tale esperienza,per sfruttare il nostro corpo alla ricerca dello stare bene,di una prossima tecnologia o progettualità che parli anche di odori per rappresentare il nostro ambiente.
 Nel piazzale all'ingresso del Pitti Fragranze è stato possibile ammirare l'estrema rappresentazione di una casa odorosa,fatta solo di fiori ,da parte di uno staff di paesaggisti olandesi,gli Atelier Gras,come grido ecologico per una vita più sana e più semplice.
  Il secondo incontro della giornata ha visto alternarsi alcuni grandi profumieri e operatori del settore,da Emilie Bouge del brand Brecourt a Simon Brooke erede dello storico brand dell'eleganza inglese Grossmith,all'italianissimo (veneziano)e geniale Lorenzo Dante Ferro,uno dei cento profumieri al mondo,il quale ha difeso "l'italianità" del fare i profumi con cenni sulla storia del profumo in Italia e con la presentazione del suo ultimo capolavoro,'AMORVERO',ora distribuito da Campomarzio70 a Roma.
  Emilie Bouge ha introdotto la sua lecture sulla scelta essenziale e sul valore che hanno per lei le materie prime e l'approccio assolutamente individuale delle sue formulazioni.Ci ha fatto subito annusare alcune singole materie prime,come la Rosa di Grasse,che risale a 25 anni fa,preziosa e inimitabile,rarissima e splendida,facendoci subito capire cosa significa per lei la ricerca pregiata delle materie prime e facendoci apprezzare la loro autenticità.Abbiamo poi accostato due mouillettes con due tipologie diverse di Limone di Sicilia e Limone dell'Argentina  ,giallo,salato,intenso il primo,più verde e lievemente acidulo il secondo.Il Limone di Sicilia è nella sua Eau Blanche,["a sunny feeling of Capri,a kind of true message of human living,..an explosion of emotions out of ourselves"],mentre la rosa rossa è in Amoureuse,un fiorito fruttato,il soffio di eterna giovinezza,spirito ardente e senso di libertà assoluta,con gelsomino sambac e accenti di pesca e lampone.Si cita inoltre Haràm,orientale-legnoso-speziato,con il pregiato Patchouli e una miscela di balsami,"l'erotismo più sensuale che dimora in lei". 
E.B.sottolinea come EMOZIONE + PERSONA sono al centro della creazione di un profumo,ma che il vettore del vero trasporto emotivo è dato dal CONTESTO,perchè esso riporta al coinvolgimento degli altri sensi e dei ricordi.
  Simon Brooke ha raccontato la sua family story attraverso delle slide con immagini del ricettario originale salvatosi dalle fiamme del 1940 e che ha portato nel 2007 alla rinascita del brand Grossmith(1845-2011),grazie  alla sua volonta,quella di sua moglie e dell'amicizia e collaborazione professionale di Roja Dove,mentore e profumiere e dell'ultima con Melania Carestia per la rinascita di Betrothal,("romantic,precious,fresh"Rosa di Maggio, Gelsomino , Ylang Ylang e Cedro),ricreato in occasione delle nozze reali del principe William e Kate.
 E infine prende la parola Lorenzo Dante Ferro,che rispolvera cenni storici per ricordare i lumi della profumeria veneta e fiorentina dei secoloi d'oro, da Renato Bianco,capostipite della profumeria fiorentina,i cui famosi guanti profumati lo portarono al successo parigino tanto da ricordarlo come Renato le Fiorentin,a Ferro,un cognome veneto ed Eustacchio Celebrino da Udine(1551) che stampò un libro"Opera IX"per varie composizioni odoristiche per fare bella ciascun donna ",a Giovan Ventura Rossetti,veneto,che scrisse "Notarissimi trattati per fare i profumi".Egli menziona dell'origine di Acqua Admirabilis(1700) di Gianpaolo Feminis,che varcò le Alpi fino in Basile e poi giunse in Colonia,aprendo lì la sua prima boutique,e il quale nipote Farina battezzò in seguito come Acqua di Colonia(fiori d'arancio,bergamotto,limone,lavanda,rosmarino,ambra grigia).E altri spunti di riflessione sono sulla Psicologia del profumo e sul potere "geolfattivo"(termine coniato da sua moglie presente in sala)degli odori e delle materie prime.
  Arriva quindi il momento più atteso,quello di gustare il suo AmoVero,(mandarino ,rosa damscena e giacinto,un pizzico di tuberosa)creato per la moglie del proprietario del lussuosissimo hotel Hassler di Trinità dei Monti a Roma,un profumo che come egli stesso dice "nasce  in primis come un abito sartoriale,come un brano musicale,come una dedica, fa riferimento alle canne d'organo,alla tastiera o pentagramma(=la bilancia dl profumiere),alla ricetta del profumiere(=la composizione musicale),per creare sillogismi con l'arte del comporre musica,la sua è una vera [Musica per il naso ]e aggiungerei [Musica senza tempo!.]
Presto pubblicherò tutte le foto per arricchire queste che sono le impressione a freddo del mio breve soggiorno a Firenze.

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