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Piuttosto che…

Creato il 05 novembre 2014 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino

L’uso corretto e scorretto di “piuttosto che”.

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La locuzione piuttosto che viene spesso utilizzata in modo non corretto, complice la moda dilagata fin dai primi anni ’80, soprattutto nelle classi sociali più abbienti, e diffusa a sproposito dai media e da tutta quella popolazione che si è lasciata fuorviare da un linguaggio falsamente forbito. Partendo dal presupposto che piuttosto che solitamente introduce una preposizione avversativa subordinata implicita, diventa abbastanza facile comprendere che utilizzato come paragone non pone allo stesso livello i termini posti a confronto. Piuttosto che intende rafforzare un fattore a discapito di un altro, piuttosto che andare a ballare si sarebbe rotto una gamba. Tuttavia, molto spesso la locuzione piuttosto che viene invece utilizzata al posto della disgiuntiva O, ponendo due termini di paragone nello stesso grado di preferenza, mi piace il gelato piuttosto che il semifreddo (mi piace il gelato o il semifreddo). Per quanto possa sembrare semplice rilevare le differenze in frasi brevi ed evidenziate, non lo è altrettanto quando i discorsi diventano più complessi e i testi più articolati.

Eppure non è un errore da poco. Cambiare il significato a piuttosto che può generare confusione nel lettore, soprattutto quando inserito in un contesto ben definito. Vi riporto alcuni esempi direttamente tratti da un articolo apparso sul sito dell’Accademia della Crusca.

dal settimanale L’Espresso, del 25.5.2001, incipit dell’articolo a p. 35 intit. Il cretino locale (sulla fuga dei cervelli dal nostro Paese): «È stupefacente riscontrare quanti italiani trentenni e quarantenni popolino le grandi università americane, piuttosto che gli istituti di ricerca e le industrie ad avanzata tecnologia nella Silicon Valley»; naturalmente questo piuttosto che pretende di surrogare la semplice disgiuntiva, ma il lettore non edotto è portato a chiedersi come mai i giovani studiosi italiani sbarcati negli Stati Uniti snobbino per l’appunto i prestigiosi centri di ricerca della Silicon Valley. E ancora: «… di questo passo, saranno gli omosessuali piuttosto che i poveri piuttosto che i neri piuttosto che gli zingari ad essere perseguitati»: frase pronunciata dal noto (e benemerito) dott. Gino Strada nel corso del Tg3 del 22.1.2002; in questo caso, la prospettiva d’una persecuzione concentrata protervamente sulla prima categoria avrà reso perplesso più di un ascoltatore…

Come si può ben notare l’interpretazione viene fuorviata proprio dall’utilizzo errato della locuzione e i significati delle frasi assumono altre connotazioni rispetto a quanto si voleva intendere.

Proviamo a fare un altro esempio per dimostrare quanto la sostituzione della disgiuntiva O con piuttosto che possa cambiare il senso di ciò che si legge.

- A fine pasto preferisco un caffè o un amaro. In questo caso la scelta è insignificante, dal momento che caffè o amaro vanno bene entrambi.

- A fine pasto preferisco un caffè o piuttosto un amaro. Il secondo esempio fa pendere la bilancia verso l’amaro.

- A fine pasto preferisco un caffè piuttosto che un amaro. Il terzo esempio cambia le carte in tavola e il caffè viene sicuramente preferito all’amaro.

Questi tre semplici esempi fanno capire come alcune frasi possano essere male interpretate da un lettore, ponendo l’accento su un particolare diverso rispetto a quanto voleva lasciare intendere l’autore. Perché, dunque, abbiamo voluto sottolineare l’importanza di tale errore? Perché è diventato ormai di uso comune, al punto che in molti non sanno nemmeno di compierlo. Tuttavia, per un attento lettore, il fatto che qualcosa non quadri in una determinata frase diventa fin troppo evidente, anche se non se ne conoscono le ragioni. Come sempre, i nostri sono semplici consigli, sta a voi decidere che uso farne.


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