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Piuttosto ci vo scarza…

Creato il 15 marzo 2012 da Melly @MElly

Piuttosto ci vo scarza…Durante l’esame di storia del costume e della moda, io e la mia professoressa stavamo discutendo sul fatto che indossare il busto nell’800 fosse una forma pura di maschilismo ed affermazione del ruolo maschile nella società europea: la donna non era altro che una bambolina fragile, non adatta a lavorare (e ci credo, provateci voi con il busto!!) il cui ruolo, dunque, restava il classico vittoriano “angel in the house”. Il busto veniva usato sia come strumento di esaltazione di un armonioso e sensuale corpo femminile, sia come tremenda gabbia sociale. Io stavo discutendo su quanto fosse ai limiti della civiltà imporlo alle bambine, stavo riportando fatti accaduti di donne uccise dalla morsa del busto, di organi interni spostati, spiaccicati, quando lei, spavalda e geniale, mi fa: perchè le scarpe di oggi non possiamo considerarle nipoti del busto (ricordandomi che il busto nelle occasioni ufficiali era necessario per permettere alla donna di stare ore ed ore in piedi)? Fermiamoci un attimo e pensiamo. Pensiamo ai tacchi, i nostri amati tacchi a spillo… per quanto assurdi e dolorosi noi li amiamo; gli uomini e addirittura anche altre donne non ci capiscono, si chiedono come facciamo a camminarci, ma noi non demordiamo. Però a tutto c’è un limite. Vedo spesso ragazze taccate che camminano a gambe piegate come dei tirannosauri e la moda di questa p/e proprio non ci aiuta…scarpe scomode, volgari, morse per i nostri piedi fatte da illimitati tacchi a spillo muniti di maxi plateau, colori sgargianti accozzati tra loro come un patchwork fatto da una talpa; zeppe piatte, sneakers con zeppa, sandali da cubista. Sono una fan del brand PrimaDonna ma in questa stagione mi ha delusa.. eppure sarebbe bastato abbassare di un paio di cm in meno su zeppe e plateau per renderle scarpe armoniose e femminili. Qui invece vedo alcune scarpone che fanno concorrenza a quelle indossate da 30enni badanti polacche in cerca di vecchio marito ricco italiano, altre invece è roba che ci fa rimpiangere il buon gusto delle cubiste anni ’90 o le nostre amate scarpe dell’Onix comprate nel 1998. Peccato perchè in alcuni modelli forme e colori non mi dispiacciono per nulla…

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Piuttosto ci vo scarza…
Si, ok, sono di moda ma.. rendiamoci conto che sono oggettivamente esagerate e troppo alte. La scarpa dovrebbe accompagnare la camminata, il tacco dovrebbe rendere sinuoso l’andamento delle gambe, lo sculettare del sedere. Le scarpe sono da secoli oggetto di amore femminile perchè ci fanno sentire sensuali, magnifiche; sono l’accessorio chic che completa anche la mise più povera. Molte delle proposte che vedo nelle vetrine di oggi sono, come ha detto appunto la professoressa, espressioni di volgarità, sessismo occultato e derisione. Sono scarpe rozze, pesanti sia in termine letterale che figuarto e rendono un macigno la donna e i suoi movimenti. E Prima Donna Collection non è la sola…

Piuttosto ci vo scarza…

Max Kibardin

Piuttosto ci vo scarza…

Ursula Mascaro

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Asos

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Santoni

Piuttosto ci vo scarza…

Andrea Morelli

Piuttosto ci vo scarza…

Giuseppe Zanotti

Piuttosto ci vo scarza…

Isabel Marant

Piuttosto ci vo scarza…

Marc by Marc Jacobs

Insomma, quasi quasi rimpiango l’assenza del busto nei nostri guardaroba…

Sharamelo!


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