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PlayStation VR Worlds - The Heist - Provato

Creato il 22 marzo 2016 da Lightman

PlayStation VR Worlds - The Heist - Provato

GDC 2016

Durante la GDC 2016 abbiamo potuto provare The Heist, uno dei giochi inclusi nel pacchetto PlayStation VR Worlds, che propone varie esperienze ludiche pensate per essere fruite con il visore Sony.

PlayStation VR Worlds - The Heist - Provato
PlayStation VR Worlds - The Heist - Provato

Alessandro "Neon" Mazzega prende confidenza fin da tenera età con pad e tastiera e si appassiona rapidamente al mondo dei videogiochi, lavorando come giornalista sulle principali realtà online e occupandosi di sviluppo, attualmente in Forge Reply. Bassista fallito, ha ormai venduto lo strumento per passare dietro al microfono, sia per cantare che per condurre il podcast Gaming Effect. Cercatelo su Facebook, su Twitter e su Google Plus.

Nel corso dell'ultimo anno e mezzo sono state molte le tech demo per PlayStation VR prodotte da Sony nel suo studio londinese. Inizialmente si trattava di esperienze meramente dimostrative, fatte prima provare agli addetti ai lavori,e solo in seguito aggiunte al software fornito con i kit di sviluppo. Alcune sono poi state abbandonate, mentre le migliori hanno avuto un susseguirsi di iterazioni atte a renderle adatte al grande pubblico. Tale sforzo ha quindi portato alla nascita di PlayStation VR Worlds, un pacchetto che verrà reso disponibile al lancio del visore di Sony, permettendo quindi di avvicinarsi alla Realtà Virtuale con prodotti brevi ma interessanti, scoprendo tutte le potenzialità di quello che a tutti gli effetti viene definito come un nuovo media. Tra queste esperienze una delle principali è sicuramente The Heist, che abbiamo già avuto modo di provare in passato ma che mai come questa volta è apparsa solida e divertente.

In fuga

Al titolo The Heist è stato apposto un sottotitolo che risponde al nome di una serie storica: The Getaway. Appena indossato il visore e le cuffie si fa presto a capire il perché: una voce con un fortissimo accento britannico proviene dalla nostra destra, mentre siamo trasportati dentro ad un furgone in fuga su una tangenziale poco trafficata. Si respira effettivamente aria di rapina e il nostro compagno, alla guida del mezzo, ci avverte: potremmo essere inseguiti. Ci guardiamo rapidamente intorno e grazie ai due controller PlayStation Move proviamo ad interagire con il cruscotto: un bicchierone con tanto di cannuccia, abbandonato in un angolo, l'aletta parasole con un fotografia osé, il vano portaoggetti pieni di caricatori. La sensazione di essere davvero al posto del passeggero è buona e la sceneggiatura non fa che dare il proprio contributo, visto che il nostro compagno commenta ogni azione, esortandoci ad esempio a non bere da quel bicchiere, visto rimasto su quel ripiano per giorni. Tempo quindi di prendere confidenza con i controlli e tutti i sospetti si dimostrano fondati: una moto di grossa cilindrata affianca il furgone, lo supera e inizia a rallentare, tentando di fermarlo. Il nostro amico alla guida non si fa però intimorire e non solo accelera, avvicinandosi alla motocicletta, ma la sperona, facendo volare il corpo del pilota sul parabrezza. Ne nasce una breve colluttazione che fa volare l'uomo sull'asfalto, mentre il parabrezza si incrina in tantissimi punti, bloccando di fatto la visuale. Il nostro socio sfonda il vetro con un paio di pugni ben assestati, mandandolo in mille pezzi a passandoci poi al volo una mitraglietta. Ecco quindi che ci ritroviamo al centro dell'azione, sparando raffiche per bloccare altre moto che compaiono ai bordi del campo visivo. Due sono le caratteristiche che colpiscono maggiormente: la necessità di ricaricare l'arma e la possibilità di sparare liberamente in tutte le direzioni. Ogni volta che finiscono i colpi, infatti, basta afferrare un caricatore con la mano libera, infilandolo nel calcio della mitraglietta con un rapido movimento dei polsi. L'azione viene molto naturale anche se non si è mai maneggiata un'arma nella realtà, segno che la disposizione dei tasti di PlayStation Move ben si adatta al contesto e il tracciamento dei controller nello spazio funziona molto bene, con un latenza ridottissima che favorisce il senso di immersione. Sempre con la mano libera è poi possibile aprire la portiera in corsa, sporgendosi poi di lato per provare a sparare alle gomme di un altro furgone che si affianca al nostro.

Anche in questo caso il movimento è assolutamente naturale e la sensazione che si ottiene è molto fisica, segno che è stato fatto un buon lavoro anche in termini grafici. Sparando invece verso il lato guidatore, il nostro autista si tirerà rapidamente indietro, esortandoci a stare attenti visto che un solo colpo potrebbe essere fatale. Questo dimostra come la scrittura di un'esperienza in VR sia anche più importante dell'aspetto visivo. Rispetto alle prove precedenti The Heist è molto migliorato, in quanto la mole poligonale è più alta, l'interno del furgone è molto più dettagliato e la strada, benché un po' spoglia, rende meglio l'idea di una metropoli che fa da cornice alla nostra fuga. Peccato che la demo non sia ancora completa e che si interrompa improvvisamente con un fade al nero, con il più classico dei "to be continued" che compare nell'angolo inferiore destro del campo visivo, obbligandoci a smaltire l'adrenalina accumulata.

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