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Pneumatici, piccole indicazioni per la scelta

Da Motociclistidatavola
Eccoci, anche se non siamo tecnicamente dei guru un paio di indicazioni le diamo sempre volentieri. Specialmente quando impattano sulla sicurezza. Di gomme abbiamo già parlato nel post sulla sicurezza e nel vademecum sulla sicurezza (se interessati chiedetelo a [email protected]).
Veniamo alle gomme. Come già detto altre volte, sono l’elemento che ci tiene incollati a terra, che ci permette di piegare e rimanere in piedi.
Vediamo alcune semplici cose.
Intanto, per scegliere le gomme, la cosa fondamentale è pensare cosa ci dobbiamo fare. Le gomme possono essere morbide, intermedie o dure (codice A,B o C). La differenza la fa la quantità di Zolfo nell’impasto, giusto per far vedere che abbiamo studiato…..
Quali sono le differenze, riassunte in breve: le gomme morbide durano di meno, offrono maggiore tenuta e scaldano prima (attenzione, scaldano prima ma non è detto che la loro temperatura d’esercizio sia più bassa, la differenza è importante….), le gomme dure sono più rumorose, hanno maggiore durata e, a parità di altre condizioni, tengono un po’ meglio la temperatura.
Quindi, tagliato con l’accetta, gomme più dure per km e turismo, gomme morbide per guida sportiveggiante.
Altro aspetto importante, la pressione. Rispettate sempre la pressione consigliata, controllatele spesso. Ricordate che una gomma non nel giusto range di pressione avrà comunque un comportamento diverso dallo standard. Mediamente le gomme “sgonfie” o troppo gonfie durano meno (sgonfie molto meno, troppo gonfie un po’ meno dello standard) e si usurano in maniera diversa.
Sugli pneumatici ci sono mille sigle, vi riporto solo che le quattro cifre che seguono la sigla DOT indicano la settimana e l’anno di produzione. Ad esempio, DOT 0711 sono gomme fabbricate fra il 14 ed il 18 febbraio scorso (settimana 07 anno 2011).
Ancora, molto importante è valutare anche disegno e profilo. Il disegno è quello del battistrada, può essere molto liscio, per uso su pista, con scanalature per far defluire la pioggia oppure addirittura tassellate. Il profilo indica la “curvatura” dello pneumatico ed è un indicatore di come la gomma si comporterà in piega, di quanto “butterà giù” la moto. Questo influenza molto il nostro stile di guida, se il profilo è molto appuntito il comportamento sarà più sportivo e meno “facile”.
Ultima annotazione, le gomme possono usurarsi oppure invecchiare. Le gomme usurate si riconoscono guardando il battistrada, quelle vecchie invece sono un po’ più difficili da vedere.
Dio fatto il battistrada potrebbe anche presentarsi bene, la gomma vecchia però potrebbe presentare crepe, si scalda con più fatica, è indurita. Quindi se dopo aver percorso qualche km andando con prudenza la gomma fatica ad andare in temperatura, può darsi che sia vecchia. Una gomma vecchia non è sicura.
Un giorno un manico mi ha detto che le prime “scaldate” di una gomma sono le uniche che la gomma fa realmente al 100%. Quindi fate sempre attenzione.
Ah, quanto durano le gomme? Indicativamente, le sportive sui 6.000, quelle un po’ più dure sui 12.000.
Cambiare un paio di gomme non costa una follia, tenetele sempre a posto, mi raccomando.
Queste brevi note non hanno lo scopo di essere esaustive ma solo di attirare l’attenzione su un elemento tecnico di grande attenzione poiché fortemente legato alla sicurezza.
Su internet o dai vari gommisti troverete sicuramente più informazioni per la vostra scelta.

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