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Podismo: Paolo Bert e Patrizia Pensa sul trono della Tre Rifugi della Valpellice

Creato il 13 luglio 2014 da Sportduepuntozero
podismo - trail tre rifugi val pellice - foto Diego Barbieri

3 Rifugi Valpellice – Foto Diego Barbieri

Domenica 13 luglio 2014. Per tutto il mondo il giorno della finale dei Mondiali di calcio in Brasile, la terza della storia tra Argentina e Germania. Ma per le montagne torinesi anche la data del trail “Tre Rifugi della Valpellice“, appuntamento tradizionale del pinerolese giunto quest’anno alla 39esima edizione. Percorso e modalità di gara analoghi a quelli del 2013, con partenza e arrivo nella piazza di Bobbio Pellice e prima parte del percorso diversificata tra gara lunga (54 kilometri) e “breve” (34 km). La prima con più di 3000 metri di dislivello positivo, passante per i colli Barant e Manzol e per i rifugi Barbara, Granero e Jarvis. Qui il ricongiungimento dei due tracciati, con le ultime salite e la discesa finale passante per Crosenna, per il colle Content e per l’Alpe Giulian.

Asfalto e sterrato, sentieri nei boschi e piste a cielo aperto, passaggi vicino a ruscelli, cascate e vicoli delle borgate, pendenze e falsopiani. La “Tre Rifugi della Valpellice” è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di corsa e camminata in montagna (oggi 326, di cui una decina proveniente da Francia, Australia e Scandinavia), per la varietà dei percorsi e per i panorami alpini che offre. Un evento che da praticamente quattro decenni sa coinvolgere i paesi della valle, portando i loro abitanti sul luogo di partenza (alle 7) e di arrivo.

L’edizione 2014 maschile della prova più faticosa ha visto il trionfo di Paolo Bert, classe 1978, 12 volte campione del trail e detentore del record, stabilito nel 2012 in 6 ore e 1 minuto. Queste le sue parole al traguardo: “questa gara ha per me un sapore speciale, perché sono di questa valle e perché fin da bambino venivo ad assistere alla manifestazione. È un evento molto sentito qui, anche negli anni in cui si partiva dal rifugio più in quota non era difficile trovare un folto pubblico anche alla partenza, sempre fissata al mattino presto”.

Oggi Paolo ha chiuso in 6h09’51”; il nuovo personal best non è arrivato, ma la gioia è comunque piena: “proprio per il legame che ho con la “Tre Rifugi della Valpellice” cerco ogni anno di arrivare ben allenato e preparato. Ormai conosco bene il tracciato; anche oggi non ci sono stati problemi, ho corso con le gambe e con il cuore e gli applausi all’arrivo sono stati come sempre una bella soddisfazione”. Seconda piazza per Claudio Garnier (6h41’03”), terzo gradino del podio per Massimo Depetris (6h53’09”).

La vincitrice della classifica femminile è stata Patrizia Penso, lecchese classe 1964 che da una decina d’anni si cimenta in ultramaratone e corsa in montagna: “ho cominciato per prova, correndo sulle montagne vicine a casa mia; poi la curiosità si è trasformata in passione e da allora non ho più smesso. Oggi è andata molto bene, questo trail è davvero suggestivo, con i suoi passaggi in una natura pressoché incontaminata. Sono soddisfatta anche per il crono (8h03’48”), ho gareggiato con il timore di essere ripresa dall’atleta dietro di me ma ho mantenuto concentrazione fino a tagliare per prima il traguardo”.

La gara di 34 km maschile è stata vinta da Maxim Ioan (3h37’37”), seguito da Fabio Bonetto (3h40’45”) e Franco Paolo Bruno (3h54’41”); tra le donne primo posto per Daniela Bonnet (4h40’51”), che ha preceduto Chiara Bertino (4h53’50”) e Samanta Odino (4h56’37”).


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