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Poesie da parete o pitture da leggere

Creato il 22 febbraio 2012 da Upilmagazine @UpilMagazine

Inaugurato lo scorso 29 maggio nel Palazzo Marchesale, il Museo d’Arte Contemporanea di Matino è già inserito a pieno titolo tra le più attive e prestigiose realtà dedicate al contemporaneo dell’Italia meridionale. A confermarne il successo non sono solo i continui apprezzamenti di istituzioni e visitatori, ma soprattutto quelli degli stessi artisti che continuano ad omaggiare il neonato museo con importanti donazioni.
Nato dalla donazione di Luigi Gabrieli (celebre artista matinese a cui il museo è dedicato) e da quelle di altri valenti artisti (Vittorio Balsebre, Enzo Miglietta e Mirella Bentivoglio), ambisce ad attrarre l’interesse di studiosi, specialisti o semplici appassionati, diventando una delle mete privilegiate del turismo culturale salentino.
Evento inaugurale tuttora in corso, la mostra “di-segni poetici”, a cura di Salvatore Luperto e Anna Panareo, ha indicato le linee guida del museo, scegliendo le sperimentazioni verbo-visuali come privilegiato ambito d’indagine e presentatosi al pubblico come una realtà dinamica, in continuo work in progress, in cui non esiste un’esposizione stabile e un ricco deposito, ma solo opere pregevoli in attesa di eventi idonei.
Tra le più significative neoavanguardie della seconda metà del Novecento, la Poesia Visiva ha racchiuso – e ancora racchiude – protagonisti di primo piano dello scenario artistico italiano e non solo. Unendo concettualismo poetico ed estetica figurativa la Scrittura Visuale ha raggiunto esiti artistici di assoluta rilevanza ed innovazione, creando opere in cui il verbo si fa immagine, in cui logos ed icona si sovrappongono, si confondono, si valorizzano reciprocamente. Servendosi di immagini polimorfiche, materiali eterogenei e supporti variabili, gli artisti verbo-visivi, sfruttano al meglio le potenzialità espressive di entrambi i linguaggi, realizzando opere coinvolgenti, di sicuro impatto emotivo oltre che di indiscussa efficacia compositiva.
Nel museo matinese centinaia di lavori tra opere uniche, grafiche e libri d’artista a tiratura limitatissima esibiscono le ricerche di artisti complessi, solo per necessità classificatoria univocamente definiti “poeti visivi”: Michele Perfetti, Lamberto Pignotti, Emilio Isgrò, Luciano Ori, Eugenio Miccini, Mirella Bentivoglio, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Nicola Frangione, Adriano Spatola, Marcello Diotellavi e tanti altri.
Un evento da non perdere, un museo da vistare, una realtà da seguire: tutto questo è il MACMA, gradito onere e meritato orgoglio della terra salentina.


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