ALBA
Quelle albe guardate con l'incanto
da primo giorno della creazione
da dietro i vetri,sorbendo il caffè
che fugava l'insonnia della notte
e le colline morbide dormienti
di là dal mare,le nostre colline,
e il mare grigio e fermo nell'attesa,
e quel disco che incendia terra e cielo
quelle albe,sola,non le ho più guardate.
E l'insonnia ho nascosto fra le pieghe
di coperte disfatte,tende chiuse
e pagine di libri consumati.
Oggi complice il caldo e le zanzare
ho riaperto le tende e le persiane
che il giorno nuovo spingeva la notte
spargendo rosa ed oro tutto intorno.
Stessi il mare,di piombo,e le colline.
Un battito di ciglia ed ecco appare
miracolo di sempre e sempre nuovo:
e' un puntino di latta colorata.
E tento di impigliare il uno scatto
le rondini,impegnate in voli pazzi
mentre il sole,ora alto e prepotente
mette in fuga la notte ed il mio sonno.
Ed è un'incendio