Magazine Diario personale

Poi ci sono quelli che l’avevano capito

Da Chiagia

Tra le categorie di persone che da sempre soffro ci sono quelli che l’avevano capito prima.
Avete presente la soddisfazione di un finale a sorpresa di quelli dico MA NO MA DAI MA FIGURATI?
Quelle soluzioni che la nostra generazione – assuefatta alle narrazioni banali e prevedibili – adorano tanto che a volte basta una mezzo rovesciamento per fare di un film o di un libro un fenomeno di culto?
Ecco, sappiate che – come per ogni cosa bella della vita – ci sono anche lì quelli che rovinano tutto.
Ti dicono “Ma come, si capiva benissimo già dal risvolto di copertina” oppure “Era tutto chiaro dai titoli di testa”.
E io, invariabilmente, odio.
Ai tempi dell’Università c’era una futura medica lucchese che sosteneva che “Assassinio sull’Orient Express” si intuisca dai primi capitoli.
No.
Poi, col tempo, ci sono stati gli “smontatori” dei Soliti Sospetti e del Sesto Senso.
No.
E ora è il turno dell’ultimo film di Tornatore, bello al di là del geniale meccanismo costruito dal regista ma comunque non abbastanza originale per impedire al cretino di turno di dire che si capiva tutto “dalla prima telefonata”, ovvero prima ancora che tutti si fossero seduti al cinema.
No.
E anche ammesso che il cretino di turno che non si aspetta i finali sia io, non ditemelo.
Lasciatemi nella mia incredulità, lasciatemi fare OOHH quando succede il colpo di scena.
E dopo non ditemi che l’avevate capito.



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