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Polemiche inutili, a volte

Creato il 29 agosto 2011 da Fabio1983
Un amministratore locale, se è il caso, deve manifestare anche contro il governo centrale retto dal proprio schieramento politico. Non può esimersi, altrimenti verrebbe meno il suo impegno preso con la comunità: essere il rappresentante di ogni cittadino. La premessa è doverosa per tentare di capire a chi giovi un certo tipo di dialettica. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato tra i più agguerriti oggi a Milano durante la manifestazione dell’Anci contro la manovra varata a Ferragosto che conterrebbe, salvo modifiche, tagli agli enti locali e l’accorpamento dei piccoli comuni. Tutte cose che all’Anci non vanno bene. Questo uno dei passaggi più caldi di Alemanno: “Se i tagli non vanno via dovremo portare davanti a palazzo Chigi i disabili e le persone che vanno alla mensa della Caritas”. Ecco, secondo il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli, “vedere Alemanno che manifesta sulla manovra economica contro il governo del Pdl guidato da Silvio Berlusconi è davvero ridicolo”. Miccoli ha commentato ancora così: “Alemanno è parte integrante del Pdl e prima dello scandalo Parentopoli che lo ha azzoppato sperava di diventare il vice di Berlusconi al posto di Fini. Ora, con i sondaggi suoi e del Pdl in picchiata, pensa di rifarsi una nuova immagine politica facendo dimenticare da dove proviene. Ma questa è una strategia incoerente e da furbettino. Se Alemanno è davvero contro questa vergognosa manovra economica e contro il Pdl, che l'ha voluta sostenendo il governo Berlusconi, esca da questa maggioranza. Anzi, lo aspettiamo il prossimo 6 settembre allo sciopero generale indetto dalla Cgil contro questa manovra e contro il governo Pdl che l’ha voluta”. Questa presa di posizione appare molto più pretestuosa dei calcoli politici di Alemanno, che pure non mancheranno. E un partito di governo, quale è il Pd, non può cadere in amene banalità da quinta elementare. Sono altre e certamente più responsabili le istanze che Miccoli doveva presentare. Avrebbe potuto mettere alle strette il sindaco, fargli domande scomode. E invece si è limitato a dargli del furbettino, epiteto che per ragioni diametralmente opposte può essergli rivolto altrettanto. Alemanno ha fatto il suo dovere (a torto o a ragione che sia) anche se Miccoli finge di non saperlo.

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